20.6.09

Benvenuti!



Certo, in Italia, qualcuno vorrebbe dedicare questa giornata ai "respingimenti" piuttosto che al rifugiato. Brava gente, che va in chiesa "e si fa anche la comunione, e poi se vede un marocchino per strada vorrebbe dargliele con un bastone", cantava Jovanotti. Brava gente che sfila(va) al Family Day e invoca rigore morale, ma che non prova nessun imbarazzo di fronte a un degrado che, partito dalle ragazze del Drive In, è giunto fino all'"utilizzatore finale" . Dov'è il problema? Le donne sono solo corpo e i "negri" non li vogliamo. E, di fronte all'assordante silenzio del Vaticano, i padri comboniani lanciano un monito-provocazione: "Potrebbe capitare anche a te". E propongono, nientemeno, che permessi di soggiorno in nome di Dio. Forse la brava gente che va in chiesa e si fa la comunione storcerà il naso.

Potrebbe capitare anche a te. A noi. Di espatriare, di fuggire, di evadere un sistema che sta strangolando anche le nazioni cosiddette "ricche". Di allontanarsi da guerra, disoccupazione, fame. Per la prima volta nella storia umana, denuncia la FAO, 15 milioni di persone soffrono la fame anche nei Paesi sviluppati. E il Documento ideologico della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza (cui hanno aderito, di recente, Rania di Giordania e Laura Pausini: grazie di cuore!) rincara la dose: "Con il solo 10% del denaro destinato alle armi si potrebbe risolvere la fame in tutto il pianeta".


Ben vengano i permessi, allora. E, se siete stanchi di sentir parlare di ronde nere e verdi, ben venga la costituzione, in ogni città, delle ronde nonviolente. Organizzarle è semplice. Basta mettere insieme gente matta, volonterosa e pacifica e lasciare spazio alla fantasia: cartelli e cartelloni, pentoloni e pentolini... Sfiliamo, danziamo, abbracciamo, baciamo il prossimo, non importa. Ognuno può esprimere come meglio preferisce la sua voglia di donare affetto e calore al prossimo, il suo bisogno di quotidiana pace, nonviolenza cittadina, rispetto e tolleranza. L'idea è venuta agli amici della Marcia Mondiale di Palermo, che chiedono di segnalare dove e quando si costituirà la vostra (nostra) "ronda nonviolenta". Ecco dove si può comunicarglielo: sicilia@theworldmarch.org.


Ben venga anche il consueto appuntamento col Fjestival delle Diversità, alla Cascina del Parco Nord il 26 e 27 giugno (sarà presente Giorgio Schultze, il programma dettagliato qui). Taluni ci vorrebbero tutti omologati, invece noi amiamo l'iridescenza, anche perché non abbiamo ancora capito cosa in realtà significhi "diverso" e soprattutto da chi.


Ben venga, naturalmente, anche il mio amato Renato Zero, anima portante della Corale per l'Abruzzo che si terrà oggi allo Stadio Olimpico di Roma. "Per noi privilegiati è il momento di dare", spiega Renato in questa intervista. Il cantautore è riuscito ad assemblare musicisti di prim'ordine, da Fossati a Piovani, da Morricone a Trovajoli, a Pino Daniele, alla Mannoia (c'è anche Gigi D'Alessio, vabbè). Quest'ultima fra l'altro, assieme alla già citata Pausini e ad altre signore della canzone come Nannini, Pravo, Consoli, Berté, Arisa, L'Aura, Carrà e moltissime altre, praticamente tutte - c'è persino Nilla Pizzi! - si dividerà tra la Capitale e Milano, visto che domani sarà qui, per la versione femminile del concerto, dal titolo Amiche per l'Abruzzo.


L'Abruzzo, trascorsa la fanfara emozionale, pare infatti aver ancora bisogno d'aiuto, e meno male che qualcuno ce lo ricorda, sia attraverso gli spettacoli, sia grazie a Internet, perché se dessimo retta a certi tg penseremmo di abitare nel mondo di Barbie.



Ultimo, ma non in ordine d'importanza, è un "ben venga", anzi, un "bentornato" a Ivan Della Mea, in una dimensione più aerea e impalpabile, tanto quanto le sue canzoni erano sanguigne. Era un omone eppure faceva tenerezza, Ivan, l'operaio della canzone accanto. Ho voluto ricordarlo con un suo brano non universalmente noto, ma secondo me molto adatto ai tempi attuali.



I ragazzi dell'Iran? No, quelli meritano un post a parte. Al tempo. Per oggi ho concluso. Che dite? Ah, già, dimenticavo che si vota ancora per qualcosa. Ballottaggi? Ho già ballato. Se invece desiderate una posizione articolata e "seria", eccone una degli umanisti sul referendum. Per conto mio, e poco m'importa se verrò tacciata di qualunquismo, m'immedesimo totalmente nel Pasquale Amitrano da Matera immortalato da Carlo Verdone. E mi regolerò di conseguenza.





7 commenti:

compagnidiviaggio ha detto...

GRANDE

donlucap ha detto...

Non sono affatto d'accordo. Non sono d'accordo che quando le cose vanno male la Chiesa è sempre quella che ne ha colpa, non sono d'accordo che quando la Chiesa parla e dice cose che non mi piacciono deve tacere e quando dice cose che mi piacciono dovrebbe dirle di più.


Non sono d'accordo con il qualunquismo di chi sputa sempre addosso a coloro che - quasi soli - si occupano dei più poveri. Ma tutti coloro che sono buoni a parlare poi le mani se le sporcano ogni tanto?


La Cei si è battuta contro i respingimenti, in modo chiaro e netto. Negarlo è falso ed ideologico.


Scusa lo sfogo, ma non ne posso più che la Chiesa venga considerata la pattumiera delle nostre frustrazioni.

compagnidiviaggio ha detto...

non ti biasimo

pitunpi ha detto...

Facciamo le ronde che gliene mandano tante alle ronde nere, verdi e di tutti i colori che, se arrivano a sera, è un miracolo.

Pensa: si risolverebbe anche il problema della disoccupazione... due piccioni con una fava.

donlucap ha detto...

... ed oggi anche il Papa si è chiaramente schierato...

dannytusc ha detto...

Il prete è stanco di questo qualunquismo, di noi ignorantacci atei che blateriamo senza sporcarci le mani, che ce l'abbiamo col santo Padre, così per partito preso. Eh certo la Chiesa è scomoda a volte, perché non ci permette di abbandonarci ai nostri lussi sibaritici. Questo pensa il prete.

Gli consiglio umilmente, da povera donnicciola figlia di Eva peccatrice quale sono, di evitare gli insulti, specie a gente che non conosce. S'informi un po' presso anche presso Giuseppe stesso, ma anche in vari siti, tra cui MenteCritica, se sono una che "non si sporca le mani".

E lo informo pure che, incredibile ma vero, vado a Messa e faccio anche la comunione, ma non picchio i marocchini per strada, non voto Berlusconi come vorrebbe Ratzinger e la Cei (confermo tutto quanto ho scritto) e non credo che gli omosessuali (pardon, i sodomiti, come li chiamate voi) siano la causa di tutte i mali dalle Guerre Puniche in poi.

Gli consiglio di leggersi ben bene le lettere di un suo confratello, "certo" Paolo Farinella (biblista coi controfiocchi) che ho postato spesso qui; curiosamente scoprirà che anche lui è indignato verso una Cei che, al di là di qualche innocuo e demagogico fervorino, nulla sta facendo di serio contro un governo razzista, anticristiano, misogino, corrotto e prosseneta.

Vi ricordate la bagarre ai tempi dei Dico? Hanno fatto cadere Prodi! L'ha persino ricordato Mastella nelle sue "memorie", vantandosene. E Cossiga: "Tra un pio cattolico e un dongiovanni (io userei un altro termine) la Chiesa sceglie il secondo, se le garantisce i suoi interessi". Non è casuale se la Chiesa di Ratzinger oggi è seguita soprattutto dagli "atei devoti", orrendo ossimoro che designa quanto di più lontano dal cristianesimo possa calcare la faccia della terra.

Per non parlare dello scandalo imperdonabile del riaccoglimento dei lefebvriani, dello schierarsi a favore della penalizzazione dell'omosessualità, dell'innominabile campagna contro il preservativo in Africa, e potrei citarne a bizzeffe. Non sono una superficiale relativista: conosco molto bene, per averli letti e commentati, gli scritti di Ratzinger (compreso un discorso del 2004 in cui indicava che un cristiano può essere in comunione con la Chiesa anche se favorevole alla pena di morte, ma giammai verso l'aborto, che del resto è punito con la scomunica latae sententiae non applicabile invece nei casi di mafia, che sono a discrezione del vescovo). Lo scempio dei casi Welby ed Englaro (e sta' tranquillo, don Luca: sono contraria all'eutanasia molto più di voi, ho anche intervistato una ragazza la cui sorella versa in stato vegetativo permanente). La lontananza, insomma, da quelli che sono i VERI poveri. Poi, certo, c'è anche un'altra Chiesa: c'è sempre stata. Che vuoi farci? Al tuo Ratzinger io preferisco i "relativisti" Zanotelli, Milani, Mazzolari, Lazzati, "persino" i cardinali Martini e Tettamanzi, quest'ultimo spesso oggetto di volgari ingiurie da parte dei legaioli soprattutto milanesi.

A un mio post contro i mercanti d'armi è stato commentato che, se cominciassimo a volerci bene tra noi, le guerre finirebbero. Sì, certo. E l'autore di queste massime mi dà della qualunquista? Niente meno.

P.S.: Chiedo anch'io scusa ai lettori, e mi dichiaro disponibile al confronto, magari in una sede più adatta. Ma anch'io non ne posso più.

anonimo ha detto...

P.S.: Fra l'altro il don Luca manco si è accorto che avevo esordito con un elogio dei padri comboniani. Lasciamo stare... Intanto godetevi questo link. Pare che, finalmente, "Famiglia Cristiana" si sia svegliata. Probabilmente B. sta per cadere davvero, altrimenti non avrebbero fatto motto.


D.


http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/barlusconi-famiglia-cristiana/barlusconi-famiglia-cristiana.html

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