a chi dice che la mafia è solo al sud . esempio di mafia in toscana

 dal forum di ammazzatecittutti.org       

Salve,
vi ho scritto per farvi leggere quello che mi è successo in questi 7 anni di imprenditoria agricola. credo che il mio scritto possa essere esauriente per identificarsi nella mia persona...un 25enne che investe il proprio denaro in quello in cui crede, ma che deve rinunciarvi, perchè il mondo va da tutt'altra parte assieme alla sua ipocrisia.
mi chiamo L.. E., nato a La Spezia , . coltivatore ed imprenditore agricolo ancora per poco dai primi mesi del 2004. 2000 e 2002 comprato 5 ha di terreno agricolo. attrezzatura e trattori in seguito. allevo cinte senesi (maiali). non ho tuttora un annesso agricolo. insomma tutto incustodito. nel dicembre 2003 mi accorsi dell'errore da parte del comune nel cambiamento della destinazione urbanistica da agricolo-forestale a forestale dei miei terreni agricoli che si presentavano già puliti con autorizzazioni del corpo forestale dello stato. questo errore prontamente evidenziato alla P.a. mi ha impedito di potermi costruire volumetrie rurali. hanno sistemato le cose dopo più di due anni di lotte da parte mia. ho presentato domanda legge 440/78 e L. R. 53/79 terre incolte abbandonate o insufficientemente coltivate al comune di Rosignano. ho sbagliato perchè dovevo presentarla alla provincia di Livorno. il comune se non era per il mio continuo pressing, non me l'avrebbe mai detto. nel febbraio 2006 l'ho presentata alla provincia. nel novembre 2006 me l'hanno quasi totalmente rigettata. l'unico terreno concesso è stata una particella, la 126, che era allo strutturale messa come agricolo-forestale (zona EB). identificata come insufficientemente coltivata dalla commissione provinciale.(ricordatevi questo passaggio). le motivazioni del rigetto sono due:
- i terreni non posso essere assegnati, perchè ritenuti dalla legge regionale toscana 39/00 boscati.
- i proprietari hanno manifestato la volontà di rimetterli a coltura.
la seconda motivazione è assurda. se non lo fanno non posso goderli io, perchè la domanda è stata rigettata. infatti nessuno si è mosso fino ad oggi.
la prima motivazione invece è molto contestabile. i terreni ad occhio nudo si presentano come la particella che potrebbe essermi assegnata (la 126). certe particelle sulle quali non vi è la procedura di assegnazione risultano acquisite nel 2003 attraverso una sentenza di usucapione. pertanto io dico, dato che per essere considerato boscato un terreno deve essere stato abbandonato per almento 15 anni, come è possibile tutto ciò per questi terreni quando l'usucapione prevede un utilizzo di 20 anni? altre particelle risutano acquisite nel 1993, e sulle quali sicuramente alla provincia è stata, successivamente all'acquisizione, presentato un piano di sviluppo rurale a loro riguardante. dalle fotografie aeree della provincia del 1996 si vede infatti un intervento di pulizia attorno agli olivi. per il resto dei terreni considerati boscati, io dico che in base alla L. R. T. 39/00 è previsto un piano colturale ad opera del proprietario o del possessore di diritto (cioè io con la legge 440/78, etc...). i miei terreni di proprietà risultavano simili a questi e previa autorizzazione del corpo forestale dello stato li ho ripuliti per insediarvi una piantaggioni di olivi. perciò rientrano nella legge dei terreni incolti abbandonati o insufficientemente conltivati che ha la finalità di ripristinare aree improduttive. se la particella 126 è ritenuta dalla commissione proviciale insuff. coltivata le altre tuttalpiù potranno rientrare nel concetto di incolte o abbandonate, ma non certamente bosco ceduo. oltretutto aggiungo che se ci fosse (cosa che c'è) un esiguo bosco ceduo nell'insieme dei terreni interessati, rientrerebbe nel contesto di utilizzo, come per esempio un ricovero delle mie cinte senesi. cosa diversa sarebbe se io avessi chiesto solamente un bosco ceduo. allora si che sarebbe stata da rigettare. ma il bosco ceduo, calcolabile tra l'altro dalle visure del catasto, risulta una percentuale piccola rispetto all'insieme dei 7 ha e più richiesti. non c'è pertanto un oggettivo impedimento alla accoglibilità della mia domanda. tutte le leggi hanno al loro interno articoli che mi consentono l'applicazione delle leggi stesse.
Ho da denunciare anche una fideiussione ordinata dalla provincia non dovuta. danneggiamenti ad opera dei cacciatori, tutelati dalla legge venatoria toscana, e danneggiamenti causati dalla omessa manutenzione della rete sita a fianco della strada poderale di un mio vicino latitante. del resto lì risultano tutti latitanti. certi nominativi al catasto sono di deceduti. pensate voi chi lo stato va a tutelare.
Chiedo un vostro aiuto. se vedete che la cosa può essere difficile da portare avanti, ma basta che me lo diciate. provvederò a tutelarmi da solo, come del resto ho sempre fatto.

Cordiali saluti.

P. s. Oltretutto sottolineo che nella zona in cui opero riscontro una illegalità piuttosto evidente (concorrenza illegale) e nessuno dice niente, quali: lavoro nero, anche di clandestini, abusivismo edilizio e comportamenti che travalicano le misure di igiene pubblica, consiglieri comunale che con la mia stessa superficie agricola hanno già edificato due magazzini e due appartamenti e le loro volumetrie figurano sui mappali ancor prima di essere approvati i progetti, e ditte aperte da dipendeti del comune che hanno avuto permessi per edificare in zone a rischio idrogeologico che ad un altro mai sarebbe permesso (per quest'ultima deve ancora verificare del "tutto"). La mia lotta continuerà con segnalazioni a "mitraglia". Però mi sento un pò Don Chisciotte.



per  ulteriori approfondimenti  direttamente  dalla pagina  di facebook  del protagonista 
www.facebook.com/notes.php?id=1455164241

Commenti

anonimo ha detto…
sono esteban laquidara.

nel link in basso potrete leggere anche la risposta del presidente della regione toscana Claudio Martini

in riferimento alla mia vicenda

compagnidiviaggio ha detto…
dopo aver eltto questa storia un mio amico su fb mi ha inviato wquesta proposta


Ciao sono Filippo Palmieri, e sono stato il primo ad interessarsi alla storia di Esteban. Il mio progetto è quello di attuare una proposta di legge su iniziativa popolare che possa opporsi allo strapotere delle aziende municipalizzate nella gestione della cosa pubblica. Noi riteniamo che proprio questa commistione tra pubblico e privato sia la vera Mafia nel nostro paese: ciò permette una solidarietà malata tra i due ambiti in modo che possano fare i propri interessi, i loro, mica quelli di un povero cittadino come Esteban Laquidara. La nostra battaglia deve essere in difesa dell'articolo 97 della costituzione, di un principio che deve essere alla base della gestione della Cosa Pubblica, ovvero quello della imparzialità delle istituzioni. Siamo nel paese delle case fatte con cemento e acqua, dei mostri ecologici e ambientali, FACCIAMO Sì CHE LA NOSTRA POSSA ESSERE LA PRIMA GENERAZIONE A VEDERE UNA NUOVA ITALIA. BLOCCHIAMO QUESTA MAFIA!!!
anonimo ha detto…
risposta del Martini in data 23.04.2008.-


"Firenze, 18.04.2008


Al Sig. Laquidara Esteban


Alla Procura della Repubblica di Livorno




Gentile Sig. Laquidara,


Ho visto la sua lettera di richiesta di "risposta politica" alla sua situazione inerente la difficoltà nello svolgere attività di impresa agricola nei terreni di sua proprietà in Provincia di Livorno.


Non ho la possibilità evidentemente di scendere nel merito delle singole circostanze da Lei esposte e per le quali sussisterebbero a suo dire gravi danni alla sua attività per effetto di abusi di potere, mancate autorizzazioni o arbitrarie interpretazioni delle norme da parte degli enti competenti.


Ho già provveduto a richiedere agli uffici della Regione Toscana una relzaione su quanto esposto al fine di verificare eventuali procedimenti di natura amministrativa lacunosi o incompleti, o per verificare l'esistenza di altri strumenti verso i quali richiamare la sua attenzione di imprenditore agricolo.


In relazione alle sue considerazioni finali ho il dovere di chiedere la fiducia nelle istituzioni locali e di invitarla a rivolgersi anche agli strumenti a disposizione del cittadino per segnalare il cattivo funzionamento delle pubbliche amministrazioni come per esempio il Difensore Civico, istituto preposto a tale specifica funzione.


Eì tuttavia piuttosto evidente dalla sua lettera come siano in primo piano piuttosto che carenze amministrative delle vere e proprie forme di illegalità sulle quali non posso fare altro che inviare anche da parte mia la sua documentazione alle competenti autorità giudiziarie al fine di compiere tutte le valutazioni e accertamenti del caso.


Cordialmente

Claudio Martini

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