28.4.09

Pietro Atzeni fra terra e cielo

  Intervista   al cdv   Pietro  Atzeni pietroatzeni.splinder.com/  autore  della racolta  poetica  fra terra  e cielo 

PREFAZIONE : Se il mondo fosse un’altalena ci staremmo bene sospesi, tra terra e cielo… e potendo scegliere, queste poesie sarebbero una vertiginosa spinta verso l’alto. Si toccano punte emozionali di diverse sfumature, piccoli segmenti dello stesso colore a cavallo tra un rosso ed un verde, tra un rosa ed un carta-da-zucche-ro. Si sogna, tra queste pagine, e ci si chiede spesso quell’eco lontana, quell’eco certa, da dove provenga. Questa silloge di poesie scritta da un canzoniere dell’anima quale è Pietro Atzeni, segue una linea volutamente senza punteggiatura, perché tu, lettore, possa metterci la tua, così come, spingendo l’altalena ci metterai la tua energia, la tua forza, le tue stesse mani. L’eco continua e so che anche voi lo sentite. Proviene da sogni francesi di Prevert, in “E io…” dove si respira l’aria di una prima colazione colme di solitudine e tristezza; da parole onomatopeiche di Montale in “Il tuo sorriso” e “Armonia nel meriggio assolato”; e tutto ciò si attacca con saliva e sudore su uno stile personalissimo che rende Atzeni un paracadute per i nostri sogni migliori, che non cadranno mai dall’altalena perché potranno, grazie a queste poesie restare sempre pronti a realizzarsi. Un canzoniere che diviene occhio critico dei nostri tempi, riflesso mai convenzionale dell’amore e delle passioni umane e “lupo solitario” che ulula la sua natura ad un mondo di sciacalli.






1) di solito prima si scrive sul blog e poi si fa un libro . tu hai fatto il processo inverso come mai ?

La mia passione per scrivere si perde nella notte dei tempi della mia vita quando ancora internet era nella mente degli dei e carta e penna erano i protagonisti incontrastati assieme alla macchina da scrivere.
2) raccontaci le tue giornate le tue abuitudini il tuo lavoro e il tuo svago
La mia giornata tipo inizia molto presto. Sono un dipendente pubblico che gira in lungo e in largo la vecchia provincia di Cagliari da Pauli Arbarei a Uta da Ussana a Gesico, perciò ogni mattina sono in piedi già dalle 5 e mezza per poter prendere servizio in orario. Rientro a casa alle tre del pomeriggio e dopo aver portato Sally a fare una breve passeggiata finalmente pranzo. Poi finalmente mi riposo. Verso le cinque sono davanti al computer o per scrivere o per vedere dai miei amici blogger cosa accade nel mondo. Poco prima delle 19 porto fuori Sally a sfogare le sue immense energia e poco più tardi delle 20 rientro e il computer torna ad essere il protagonista o per scrivere o per visitare i blog. Poi ceno, guardo un film e mi metto nanna. Questa è una mia giornata tipo.
3) per fare poesia ( o letteratura e\o arte ) è necessario essere infelici e nostalgici ?
Non credo che per fare poesia necessariamente si debba essere infelici o nostalgici. Credo invece che per fare poesia o letteratura il presupposto principale sia quello di avere qualcosa da dire nel senso che la vita deve averti insegnato qualcosa e questo qualcosa vuoi condividerlo con gli altri.
4) hai avuto una eduicazione religiosa ?
Sì ho avuto un’educazione cattolica, poi certe esperienze mi hanno allontanato dalla chiesa ma non da Dio che ritengo di poter sentire senza mediatori.
5) a leggerti e conoscerti ( solo via web pr il momento   ) resta colpiti dalla tua passione per la musica e l'esoterismo
Musica e esoterismo mi appassionano ma non più di altre cose meno comunque della ricerca sul mondo che mi circonda per interpretarlo e possibilmente contribuire a cambiarlo in meglio. Certo capisco che entrare nel mio blog e sentire musica 24 ore su 24 possa anche dare quest’idea e capisco che vedere il titolo del mio romanzo “Il mistero delle 99 tavolette d’argilla rossa” possa dare l’idea di qualcosa di esoterico, ma ti assicuro che questo libro è tutt’altro che esoterico. Esoterico è il pretesto per narrare i nostri giorni ma il fine è per mostrare al mondo, mi si perdoni, come nel Candido di Voltaire quello che il mondo è. E’ un libro che va oltre Gomorra e oltre la Casta, che in una incalzante e coinvolgente storia gialla mostra che tanto la criminalità quanto la politica sono gestite da un potere occulto che ne tira le fila a proprio piacimento facendo ricadere la colpa su capri espiatori di comodo, la politica e la criminalità per l’appunto.
6)come mai questo titolo onirico ?
“Tra terra e cielo” edizioni cinquemarzo è la mia raccolta di poesie, perché, mi chiedi, questo titolo? La risposta è presto data, perché noi siamo un atomo di cielo caduto in terra e vorremmo spiccare il volo coi nostri sogni verso l’alto ma la gravità, e cioè la vita di tutti i giorni ci ancora a terra

7) che ne pensi di questo che ha detto ( vedi il  mio vieo  )  su  fabio soriga http://www.youtube.com/watch?v=JdtOdDco_6A c'è una spocchia intellettuale \ un parlasi adosso o un vanagloriarsi come dice oltre  a me  un alto spirito libero il poeeta e fotogragfo mario pischedda ?
Ho sentito l’intervista di Soriga e devo dire che siamo agli antipodi. I miei modelli partono dalla vita vissuta ma non cercata, quella vita vissuta che ti cade addosso tanto nelle piccole cose di tutti i giorni quanto nelle grandi cose e a volte può anche travolgerti. Trovo che ci sia già abbastanza da narrare con questi presupposti e che non ci sia assolutamente bisogno di cercare di suscitare il particolare almeno se si vuole narrare oltre che per sé stessi anche per gli altri.

8) se fossi stato uno scrittore del fra 1800 e il 2000 chi avrestoi voluto essere e quale opera avresti voluto scrivere ?
Domanda da un milione di dollari. Ho preso da tanti, Bertrand Russell in testa. E poi, sempre in filosofia, daVoltaire, Shopenhauer, Nietzsche e da altri ancora. In poesia ho adorato Baudlaire Verlaine, Leopardi, Foscolo, Manzoni, Jimenéz Tagore e tanti altri; nella narrativa ho adorato Dostoevskij, Tolstoi Gogol, Turgenev, Balzac, Flaubert, Stendhal e tanti altri. A turno avrei voluto essere ciascuno di loro e tanti altri.

9) secondo te forma più efficaceper parlare di mafia anzi mafie ed altre cose che no vanno èquella del saggio o quella letteraria ?
“Il mistero delle 99 tavolette d’argilla rossa”, che si presenta come una storia fantastica al di là del tempo, si appoggia su fatti realmente accaduti ma essendo un romanzo può prescindere dal vincolo della cronaca rigorosa. E’ un libro che dimostra come la mafia sia un qualcosa di connaturato nel nostro paese e non solo in Sicilia o Campania, infatti quasi tutta la storia si svolge in Sardegna. E con questo credo di aver anche risposto anche alla domanda .

10) progetti per il futuro
Il seguito del mio primo romanzo è ormai pronto, credo che lo pubblicherò alla fine di quest’anno o al massimo ai primi del prossimo. Un libro non è sufficiente per narrare argomenti così importanti come la mafia e meno che meno di quella che ruota attorno alle istituzioni.
11 ) fammi tu una domanda .
Posso farti una domanda? Sì? Ma non tiferai mica la Juventus?

Non piu`  dopo  gli scandali   dello scudetto  palesemente  comprato  nel  1996/7 del doping  e di calciopoli   . Ma  sono sempre  stato un tifoso anomalo  , perche`   odio  moviole   e salotti    sul calcio  guardavo anche le  partite dele altre  squadre   e  giudicavo   imbecille  chi  esce  a strombazzare  o   fa insulti pesanti quando  la  tua  squadra perde . Adesso  guardo il calcio  , ma senza  tifare  nessuno/a  in particolare 

12 ) t'accade ( almeno da quelle poche poesie che ho letto nel tuo blog o che tu hai messo nel mio \ nostro blog ) di pensare alla fine di tutto per dirla come  il poeta   Andrea zanzotto veci che spetta la morte
 
Alla fine di questa nostra vita lasceremo tutto qui, vecchi e, purtroppo, giovani. Quindi che senso ha affannarsi dietro miraggi che rimangono tali anche nella migliore delle ipotesi e cioè anche se acchiappi quello che ritieni il tuo sogno materiale? Abbiamo bisogno di poco, se non proprio per essere felici, per essere almeno sereni, ma questo poco ci viene negato da una cultura del consumo alla quale veniamo abituati senza scampo sin da piccoli, perciò le cose diventano le protagoniste incontrastate in questa nostra vita, la dominano e annichiliscono l’anima. L’uomo spirituale tende a scomparire per essere sostituito dall’uomo “cosa”, questo è il termometro del nostro grado di civiltà! Pochi eletti senza scrupoli, che fanno il bello e il cattivo tempo su questa terra, tendono a perpetuare questo stato di cose per mantenere il loro dominio delirante. Non è più tempo di tirarsi fuori dalle responsabilità, questo nostro mondo prenderà la strada che noi sapremo dargli.


1 commento:

soffiodimaggio ha detto...

Splendida intervista. PIetro e' un grande scrittore, ma prima ancora una grandissima persona.


Eulalia