Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
2.4.09
che tristezza
Una notizia, di poche ore fa, ci informa dell'ennesima strage di innocenti.
Chi sa, e non fa niente per evitare la strage, è un assassino?
E' un orrore di cui siamo semplici e incolpevoli spettatori?
Chi è l'assassino, e chi lo arma?
Cosa siamo diventati?
Un articolo della Costituzione riconosce la salute come diritto fondamentale dell'individuo e "garantisce cure gratuite agli indigenti".
E' ancora così?
Tutti gli individui sono uguali, ma alcuni sono meno uguali degli altri?
Il Parlamento italiano vuole trasformare i medici in delatori?
Non nega, ciò, il diritto di tutti ad essere curati?
Cosa siamo diventati?
Non è un problema di Destra o di Sinistra. Non fa male ricordarlo.
Con la "Turco-Napolitano" prima, e con la "Bossi-Fini" poi, hanno dimostrato di vedere le cose più o meno allo stesso modo: i migranti sono criminali, spacciatori, stupratori, e, nell'ipotesi migliore, "ci servono perché fanno i lavori che noi non vogliamo più fare".
Esseri umani alla stregua di aspirapolvere: fanno ciò che non abbiamo voglia di fare. Sono utili e costano poco!
Chi spenderebbe una lacrima quando affonda un carico di aspirapolvere?
Cosa siamo diventati?
Non ci consoli il fatto che quelle leggi non le firmeremo noi. Quelle leggi interpretano il senso comune di una società abbrutita, intollerante, distratta, insensibile, crudele coi deboli e servile coi forti. La nostra.
Non ci consoli il fatto che la società è tale perché indottrinata con armi di distrazione di massa, stordita da grandi fratelli, fattorie dei deficienti, isole dei cretini, mentani, riotti, e mariedefilippi. Se abbiamo ancora coscienza per comprendere che così è, ma ancora nulla facciamo per evitare la mattanza degli innocenti, ancor più siam colpevoli.
Nulla ci consoli. Perché quei polmoni che si riempiono dell'acqua del Mediterraneo (fermatevi un istante, e immaginate quei momenti), quelle carni straziate dalle torture nelle prigioni dell'"amico Gheddafi", quelle dignità calpestate nei campi di concentramento italiani, sono di esseri umani come noi. Di esseri umani come noi. Innocenti quanto noi, forse più. Non dimentichiamolo.
Cosa siamo diventati?
Cosa possiamo fare? Nulla, possiamo fare...
Se gli aspirapolvere affondano sono un costo, se i migranti non affondano sono un costo... Al massimo, quando va bene, riusciamo ad organizzare intorno a loro il business della carità... Che però costa... Quanto vogliamo spendere per loro? Molto meno di quanto spendiamo in creme e cosmetici, in macchine di lusso, o in viaggi e vacanze, naturalmente.
Cosa possiamo fare? Nulla, possiamo fare...
E se diventassimo solidali? E se, semplicemente, li trattassimo come esseri umani che, per ragioni di cui pure abbiamo non piccola responsabilità, si spostano in cerca di una esistenza migliore, fuggono da guerre, fame, carestie?
Semplicemente. Senza compatimenti, senza paternalismi, senza clamore: accoglierli sapendo che tra loro, come tra noi, sono gli onesti e i disonesti; accoglierli col rispetto che si deve ad ogni vita. Semplicemente.
Quanto costa tenere in piedi degli enti inutili come le province (è solo un esempio tra migliaia che si potrebbero fare)?
Quanto costerebbe essere semplicemente solidali con chi chiede solo di non essere affogato, torturato, incarcerato, e, se sopravvive, rimandato indietro?
Perché ci accaniamo contro i migranti e non contro gli enti inutili e parassitari?
Non è nemmeno un problema di soldi.
E' solo un problema di civiltà. Di umanità.
Cosa siamo diventati?
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Domenica, 5 aprile, dalle 10 alle 13, in piazza San Cosimo, a Cagliari, torna LA PIAZZA DELLA SOLIDARIETA'.
In segno di lutto, drappi, fiocchi, nastri neri, "vestiranno" i banchetti delle associazioni.
Per ricordare i morti dell'ultima strage annunciata, di tutte le stragi che si ripetono, nell'indifferenza di tanti, ogni giorno, nel Mediterreneo.
Durante la mattinata, si terrà una sperimentazione autogestita del Teatro Immagine, tecnica del Teatro dell’Oppresso ideato dal brasiliano Augusto Boal, già praticato anche in Italia, sul tema “Migranti”.
Al banchetto del Comitato Sardo di Solidarietà (Co.Sa.S.) saranno presenti i medici volontari dell'Associazione che ribadiranno la loro contrarietà alla proposta di legge che dà al medico la facoltà di denunciare i migranti cosiddetti irregolari. In collaborazione con la SIMM (Società Italiana di Medicina della Migrazione), sarà distribuito del materiale informativo.
La Piazza della Solidarietà invita gli operatori della sanità, le cittadine e i cittadini sensibili, e, naturalmente, tutti i migranti, a partecipare all'iniziativa, per dimostrare che una parte, speriamo non piccola, di società è fortemente contraria, e lo denuncia con forza, all'accanimento xenofobo con cui si perseguitano esseri umani che non si son macchiati di alcun reato.
Venite, domenica mattina, a La Piazza della Solidarietà.
Le associazioni della Piazza:
actionaid, aifo, amnesty international, amici di nico, amici di sardegna, amici di viviana, amici senza confini, arci, avo, cagliari social forum, ciclofucina sella del diavolo, cisv sardegna, citta' ciclabile, cittadinanza attiva, cosas, deggo, emergency, ingegneria senza frontiere, lav lega antivivisezione, los quinchos, luna d'oriente, mani tese, movimento verde, oipa, oscar romero onlus, parada italia, pastori per, rete radiè resch, sardegna palestina, servizio civile internazionale, shiatsu do onlus, sinergia femminile, solidando, sucania, uaar
Info:
tel. 335 6993969
e-mail piazza_solidarieta@katamail.com
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