Pensieri pasquali (con ruota di scorta ridicola)

Su richiesta di diversi amici, accetto di fare da tramite per coloro che sono stati colpiti dal terremoto in Abruzzo. Bisogna aspettare che finisca l’emergenza perché c’è il rischio di buttare via molte risorse e aiuti, come l’esperienza insegna. Di un governo che dovrebbe dimettersi in blocco perché ha allentato tutte le leggi di sicurezza per favorire i profitti, ha condonato l’incondonabile, ha devastato e devasterà ancora di più perché lontano dalla logica di tutela dell’ambiente, io non mi fido. In queste ore quasi tutti i ministri stanno facendo passerella perché sono vicine le elezioni. Bravo Franceschini che è andato di nascosto, quasi in punta di piedi senza farsi riprendere da alcuno. Vedo i lestofanti già pronti a saltare sulla macchina della spartizione compresi gli aiuti. Berlusconi non vuole aiuti esterni, da vero tronfio e gonfio megalomane di bassa statura.

Noi abbiamo un punto privilegiato di osservazione in Abruzzo: don Aldo Antonelli che vive ad Avezzano e di cui ci fidiamo ciecamente. Egli saprà indicarci come fare e muoverci, quando passerà l’emozione del momento e molti andranno via. Noi ci faremo vivi quando comincerà la normalità. In questo momento di emergenza gli interventi sono sufficienti. Prepariamoci per il futuro che è dietro l’angolo.

Chi volesse seguire questa pista e , in modo particolare, chi si fida, può partecipare servendosi del seguente conto bancario intestato alla mia parrocchia, avendo l’accortezza necessaria di mettere come causale unica per tutti: “Terremoto Abruzzo”. Il conto corrente è il seguente:

Di seguito gli estremi bancari della Parrocchia:

Banca: Banca Intesa-San Paolo P.za Dante 44 - 16123 Genova

Intestato a: Parrocchia S. Maria Immacolata e San Torpete. P.za San Giorgio 16128 Genova

CODICE IBAN: IT53 C 03069 01470 00000 58404 70

CAUSALE. “Pro Terremoto Abruzzo”.

Darò conto fino al centesimo a ciascuno che avrà un e-mail o fornirà un recapito.



Per finire chiediamo che i parlamentari:

1. Decurtino il loro stipendio del 50% per tutto il tempo della ricostruzione dell’Abruzzo colpito.

2. Facciano l’election day, devolvendo i 500 milioni di euro risparmiati all’Abruzzo.

3. Rinuncino al 75% delle spese elettorali per la ricostruzione dell’Abruzzo.

4. Nei prossimi giorni il parlamento deve decidere sulla proposta del governo di impegnare 14 miliardi di euro da qui al 2026 per acquistare gli aerei da guerra F 35. IL governo e il Parlamento rinuncino alla guerra e celebrino la vita, se è vero che gli sta a cuore come hanno finta con Eluana: dirottino tutta questa montagna di soldi alla messa in sicurezza dell’Italia che è seduta su un vuoto sismico. Berlusconi dica meno scemenze e per una volta tanto faccia una cosa seria, una cosa utile. Non è andato a Onna, il paese più colpito per paura di contestazioni. Che grande capo di Stato! La sua immagine e quella della sua sempre impeccabile capigliatura prima di tutto.

Paolo Farinella, prete - Genova

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