Pare essere esploso definitivamente il caso delle attrici molestate nel mondo dello spettacolo.
Fa schifo?
Sì, moltissimo. Ed è ingiusto, profondamente ingiusto.
È solo nel mondo dello spettacolo?
No, è in ogni settore, fare carriera, perlomeno in Italia, è spesso dover scendere a compromessi, schifosi. Quasi sempre è constatare autostrade aperte per i figli di, i parenti di, i protetti di. La fanno da padrone un mondo di corruzione e di favori speciali, dove il merito è immancabilmente mortificato e i sogni fatti a pezzi. Vivere è farsi un culo pazzesco e prendere sberle in faccia, a ripetizione, provare scoramento, disincanto, sentirsi falliti e fuori posto. Vivere è incattivirsi, adeguarsi, fare come fanno tutti o continuare a prendere sberle. Non c'è nessuno scandalo da tutte queste confessioni che emergono, come non c'è scandalo nell'avere scoperto lo schifo nel mondo folle delle ballerine. Si è portato a galla ciò che covava bellamente sotto la cenere, da sempre. Lo è in ogni settore, professionale e artistico.
Fa schifo? Fa molto schifo. Fa davvero schifo.
Sarebbe molto più coraggioso sentire le confessioni di tutte le persone che hanno accettato compromessi, che si sono adeguate e così hanno fatto carriere da urlo.
Quello sarebbe davvero coraggioso.
Sentire la tal dei tali dire che ha fatto un pompino e dato il culo, sentire Caio accettare cose immonde, ecc. Non c'è nessun coraggio reale nel raccontare di essere state persone integre, se ne va fieri. Ci vuole coraggio ad ammettere che il proprio successo è figlio di vergogna e nessun merito, dimostrare di essere un pessimo esempio, di essere stati puttane e puttanieri, senza scrupoli, per convenienza, di avere i peli da iena nello stomaco.
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