4.1.23

Ci vuole passione per raccontare una storia degna di essere raccontata è il caso del libro e poi documentario Balentes - I Coraggiosi di Lisa camillo

chiacchierando con un mio amico con le servitù militari della sardegna ho scoperto Balentes – I coraggiosi film documentario della regista Sardo - Australiana Lisa Camillo Satta Uno scioccante ( soprattutto per chi non è informato o sa poco ) documentario d’inchiesta sull’uso segreto dalla NATO dell’uranio impoverito in Sardegna e sui suoi effetti devastanti sugli animali e sulle persone. Disponibile su iTunes e Amazon Prime Video qui







di cui trovate qua sotto il trailer



e   qui il  libro 

UNA FERITA ITALIANA


 Di cui ecco una breve sintesi 
Quando Lisa Camillo, antropologa e regista sardo-australiana, torna in Sardegna dall'Australia, dopo 18 anni di assenza, con suo orrore trova che la sua terra nativa e' decimata da misteriose bombe. Nel suo viaggio scopre dei bombardamenti segreti della NATO che hanno avuto conseguenze devastanti sulla popolazione locale umana e animale.


Ora da alcune ricerche in rete in particolare da https://www.cinemaitaliano.info/ ecco alcune informazioni
Sinossi: BALENTES è un documentario che racconta la Sardegna di oggi in modo obiettivo e disincantato, senza nascondere le sue gravi difficoltà, le speranze e


alla base  nato  del monte  limbara 




fallimenti della sua storia recente. BALENTES porta all’attenzione del pubblico soprattutto internazionale, il caso emblematico della Sardegna, isola unica al mondo e territorio vassallo per eredità storica. Ricchissima di risorse appetibili, di bellezze naturali e tradizioni genuine rimaste più o meno intatte nei secoli proprio grazie al suoi isolamento, da l regno d'Italia ( oggi sempre più  )è impoverita  sempe ridotta alla fame da speculazioni e scelte sbagliate. E’ un caso esemplare, di cui il film mette in luce i meccanismi più eclatanti, non senza cercare, con interviste e proiezioni, prospettive di futura prosperità.




un  dei  tanti   poligoni  sardi

<< Questa è la storia di un paese perduto, questa è la storia di un popolo costretto al silenzio>>. Si apre con queste poche ma significative parole pronunciate in voice-over dalla stessa autrice l’ultima e pluridecorata fatica dietro la macchina da presa di Lisa Camillo dal titolo Balentes – I coraggiosi. << Si tratta >>i
secondo l'ottima ed sagace recensione del portale https://www.cinematographe.it/<< di un vero e proprio biglietto da visita che lascia presagire un drastico cambio di pelle e identità per un documentario che, visto il prologo ambientato in Australia, sembrava invece indirizzare la fruizione verso il classico reportage di viaggio a sfondo antropologico e naturalistico. >> qui l'articolo integrale

Un  ottimo  film documentario che  si guarda tutto di un fiato   ,  fiero  indigesto   al potere    ed  ai  suoi  seguaci  in particolare  ,  come lo  si dimostra    nel  film     visto    che  parlare  degli effetti  delle  basi  è  ancora  tabù   per  la  maggior  parte  dei  Sardi  . Un  film  usato  come  prova  \ testimonianza  in un  aula  di Trribunale    come  riferisce  la  regista  stessa   o  in questo  video

COMUNICATO STAMPA - La vittoria di Balentes in Tribunale from Lisa Camillo on Vimeo.


oppure    sul   suo  istangram 


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Mesi fa, grazie all’astuta mossa dell’Avvocato Gianfranco Sollai rappresentante di militari e residenti a Teulada, colpiti da tumore, il mio documentario Balentes fu messo agli atti del processo di Teulada per le importanti testimonianze all’interno del film ed per la vasta ricerca che feci al riguardo. E’ stata la prima volta che un film sia stato messo come prova ad un processo giudiziario.
Grazie al film Balentes e agli avvocati Giacomo Doglio, Roberto Peara, Gianfranco Sollai e Caterina Usala, che il GIP, Maria Alessandra Tedde, ha decretato, in una decisione storica e coraggiosa, sull’imputazione coatta di cinque capi militari che avevano responsabilità sul poligono e andranno a processo per disastro innominato aggravato, rischiando anche l’incarcerazione.
Il GIP. ha dato 5 mesi di tempo al PM per espletare ulteriori indagini al fine di verificare il nesso di causalità tra i deceduti per tumore e l’attività militare. 


Non so che altro aggiungere di originale e di non scontato . Se non di  andarlo a vedere Balentes  andare su Prime Video o su Apple Tv! E magari leggere il.librp 

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