In realtà il post d'oggi avrebbe dovuto essere un altro . Ma visto l'ennesimo femminicidio visto che Teresa di Tondo di 44 anni ed era un'educatrice. Il marito l'ha fatta a pezzi con un coltello. E dolore nel dolore, a trovarla sul pavimento di casa è stata la figlia diciassettenne. Ma visto che , è notizia di qualche ora fa , lui è stato trovato impiccato , e quindi si parlerà di omicidio suicidio . Femminicidio o omicidio .- suicidio sempre di violenza di genee o sulle donne si tratta . Ho deciso il titolo del post , visti i commenti poi rimossi e non pubblicati in attesa di moderazione ( ecco uno dei motivi per cui uso la moderazione ) a tali argomenti o a semplici post \ storie od argomenti femminili mi si replica
"Eh, ma non parli d'altro, sei monotematica" come se la colpa fosse mia se questa cosa accade tutti i giorni, diverse volte al giorno in ogni luogo del mondo in cui nascere femmina ti espone ad una maggiore possibilità di morire in modo violento per mano maschile.
Purtroppo nel mio piccolo sia che me ne occupi come ora in maniera diretta o indiretta , lasciando che siano le utenti a parlarne , d'evitare cosa purtroppo ormai sta prendendo sempre più di evitare il fatto che
Ci stiamo "abituando", tra una forchettata di spaghetti e un sorso d'acqua, al tg annunciano una morte violenta, fanno il resoconto di quante da 1 gennaio ad oggi, entrano in particolari privati della vita di vittime e carnefici e noi, scuotiamo il capoper disappunto e passiamo al secondo . [...] Il dramma è questo : svegliarsi e quasi ogni mattina venire a sapere che da qualche parte un uomo ha ucciso la moglie, la compagna, o la fidanzata. Teresa di Tondo aveva 44 anni ed era un'educatrice. Come me, mi viene da dire. Il marito l'ha fatta a pezzi con un coltello.E dolore nel dolore, a trovarla sul pavimento di casa è stata la figlia diciassettenne. [...]
Non vedo prese di posizione, non sento la responsabilità di una messa in discussione collettiva, corale, di un sistema che non può più essere tollerato e che andrebbe perseguito con la medesima e indomita determinazione che si riserva alle stragi di mafia e terrorismo. Niente, queste vite spezzate sono un soffio in cronaca che si disperde un attimo dopo. Fanno parte di un sistema, ma vengono trattate come episodi accidentali e isolati, e la violenza è conflitto familiare. Senza leggi, senza tutela, carne al macello.Finché non cambieranno i criteri educativi e culturali che puntano ad insegnare la supremazia , la prevaricazione , il sorpasso ed infine la fagocitosi dell ' uno sull' altro in particolare del maschio sulla femmina , non se ne verrà mai a capo.Il problema sta nella prevenzione. Non credo che un uomo, nell' atto di compiere un omicidio d' impeto, pensi alle conseguenze. Dovrebbe esistere un meccanismo tale che, alle prime avvisaglie, isoli il potenziale omicida, scongiurando che il fattaccio accada. Ma ciò è complicato perché le leggi potrebbero contrastare e perché sono interpretabili a vantaggio dell'accusato . Come dimostra la vicenda dell'amica Patrizia ( la stessa del post citato )
Basta un buon azzeccagarbugli . Ma soprattutto dal fatto che una richiesta di un educazione sentimentale diventi per la classe politico legislativo battaglia ideologica e non di civiltà . Ed intanto lo stillicidio giornaliero continua
concludo con questa frase Virginia Woolf
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