alla faccia di chi croiminalizza gli immigrati


Lo so che è un news locale , ma spesso tali eventi non fanno notizie e vengono relegati nelle ultime pagine della cronaca cosa che invece non avvienme se invece essi ( con questo non vuol dire che siano tutti criminali o malfattori ) quando invece sono protagonisti al nbegativo ,allora va con il fiume d'inchiostro e con le prime pagine .
Questa introduzione è servita per fare d'apri pista a questo fatto avvenuto nella mia cittadina
dala Nuova sardegna cronaca locale del 23\12\2008

Immigrato trova 3000 euro: li restituisce
Il grande gesto di Abraham, senegalese: non avrei mai potuto tenerli




TEMPIO. «Grazie, Abraham». Abraham è un senegalese, uno dei tanti extracomunitari da anni residenti nell’isola. Lavora a Tempio, ma viaggia ogni giorno da Sassari. Immigrato e pendolare. A lui, un grande grazie, viene rivolto da una cittadina che vuole mantenere l’anonimato. A lei, Abraham, ha restituito il portafogli zeppo di soldi.
All’interno c’erano 3mila euro, tra contanti e assegni, smarriti nel piazzale antistante il magazzino Lidl del quartiere Mantelli. E’ qui che il giovane senegalese propone con garbo e discrezione ai visitatori del supermercato la sua merce, con improbabili guadagni. «Il contenuto del portafogli raccolto da terra per caso, gli avrebbe davvero fatto comodo - commenta la cittadina tempiese ancora incredula di tanta benevolenza-. Nonostante ciò il giovane non ha ceduto alla tentazione e la sua onestà è stata premiata con una donazione che lui, convinto di aver fatto solo il suo dovere di uomo e di cittadino, non voleva accettare. A dispetto infatti dei pregiudizi e della buona dose di razzismo che attanaglia ancora la schiera di immigrati e clandestini, alla ricerca di libertà dalle nostre parti, la “predica” questa volta è giunta dal pulpito meno sospetto. La vicenda di quest’uomo generoso dimostra quindi come nel cuore di ogni straniero, a cui spesso noi guardiamo con sospetto e occhi stizzosi, ci siano una storia, un credo religioso, e degli ideali da seguire». Abraham è ancora là, nella sua postazione davanti al supermercato, il sorriso ampio sul volto pacioso e la sua parca mercanzia accanto a quella straripante dagli scaffali della multinazionale del commercio. «Sì, in Senegal, con quei soldi che erano dentro il portafogli trovato qui davanti, potevo realizzare tante cose - ammette -. Ho pensato invece che essi potevano costituire la pensione di una famiglia, senza i quali si sarebbe trovata in grande difficoltà». Aggiunge che quel ritrovamento non è stato l’unico. Qualche tempo prima aveva ritrovato un altro portafoglio. Aveva quindi visto aggirarsi una persona alla sua ricerca. «Cosa cerchi? Com’era? Cosa conteneva? Alle risposte giuste, gliel’ho consegnato. Conteneva tanto. Ma non c’è stato nessun riconoscimento», conclude Abraham. Diversamente da quest’ultimo caso.
E forse non solamente perché siamo a Natale e si ha bisogno di storie belle.

Commenti

andrea ha detto…
la paura e l'ignoranza che attanagliano la nostra societa' ci rendono schiavi,ristretti mentalmente, rancorosi,e ci pregiudicano il sapere e il conoscere; e' vero, c'e' ancora tanto razzismo,c'e' ancora tanto pregiudizio su cio' che non si conosce,e questo invece di proteggerci non ci rendiamo conto che ci rende schiavi, ma come cavolo si fa', dico io, ancora oggi ad avere paura di cio' che non si conosce?cerchiamo di sostituire la curiosita' alla paura e forse la nostra vita e quella degli altri puo' davvero cambiare, ciao
MAX ha detto…
Ti auguro un 2009 frizzante e pieno di bollicine. Spero che qualche tuo desiderio si realizzi e si concretizzi.
Con affetto ...

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano