Mala Tempora anche per il Natale
Natale 1495. Bertuccio, nascosto in terra di Malaspina (lo sappiamo solo noi) ha mandato un piccione viaggiatore a Marta, la sua donna rimasta a Monte Varchi. Ce ne rende conto Ser Lapo Bartoli, notaio della Repubblica, in un carteggio con un suo corrispondente a Fiorenza. Una spiata, a tutti gli effetti.
“A dì 20 di dicembre 1495, vengo a comunicarVi che son giunte notizie da Mastro Bertuccio. Non sape donde, ancor si nasconde dalle minate vendette. Tengo però a significare che, com’io putavo, non parmi essere traditore della Repubblica: ha infatti mandato alla sua donna una lirica di frate Jeronimo Savonarola ricopiata di sua mano.
Venite, profeti
che avete profetato,
venite tutti lieti;
vedete ch’egli è nato,
il piccolo Messia.
Pastor pien di ventura,
che state voi a vegghiare?
Non abbiate paura;
sentite voi cantare?
Correte ad adorare
Gesù con mente pia.
I magi son venuti
dalla stella guidati,
con lor ricchi tributi
in terra inginocchiati.
Quanto son consolati
adorando il Messia!
Se questo è anco lo pensiero suo, e di dubitar non c’è ragione, omo probo est…”
Tralascio il resto della noiosa lettera. I carteggi tra notai onesti ma “versipelle” non ci interessano. Scoprire che anche il terribile Savonarola scriveva poesie di Natale mi turba un poco e mi da pensare, spero anche a voi tutti. Anche Bertuccio, credo, ci ha pensato bene. Probabilmente temeva l’intercettazione e ha mandato missiva accattivante e non compromettente per l’amata Marta.
Comunque sia: Buon Natale a tutti!
2 commenti:
Grazie per l'ospitalità e BUON NATALE! Oscar
grazier a te piuttosto
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