i fatti del 2008 su cui si sorvola

Lucio Dalla cantava così nel “L’anno che verrà”. L’anno è finito e, sì, qualcosa non va.


Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò
 Da quando sei partito c’è una grossa novità,
 l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.



 come  questa  sui fatti del 29 ottobre 2008 a Piazza Navona [Roma]Questo è quello che conta, non le mezze verità di fascisti e polizia e  i loro   difensori parlamentari o politiki  come   dice     il video i  veri amici si riconoscono nel momento del bisogno  ...





Il 2007 si è chiuso con l’esplosione del bubbone purulento e fetido di quel casus definito “emergenza rifiuti” in Campania, che è in realtà l’acme di una situazione che va avanti da 15 anni e che di tanto in tanto diventa insostenibile anche agli occhi di chi dovrebbe, più che gestirla, evitarla. Il 2008 invece si chiude senza nemmeno un accenno alla pluricitata munnezza e al pattume peggiore che hanno fatto brutta mostra di s&egravein tg e paginoni di giornali italiani e non. Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione Nel discorso del 18 luglio in cui Berlusconi ha annunciato la fine dell’emergenza rifiuti (com’è odioso questo concetto) a Napoli, il premier si è detto orgoglioso del fatto che “il governo sia riuscito in quella che molti ritenevano una missione impossibile” e che i termovalorizzatori, quando entreranno a regime, consentiranno di evitare il ripetersi delle situazioni passate. Basta farsi un giro a Napoli mettendo il naso un po’ fuori da Posillipo e Mergellina per rendersi conto che non è proprio così e perchè si insinui il dubbio che un inceneritore - l’apertura dell’impianto di Acerra è prevista per fine gennaio 2009 - non possa cambiare le cose. Mentalità da Mr sacchetto comprese.




La fatica di Sisifo, dice Cicatiello. E già, perchè “Napule è ‘na carta sporca e nisciuno se ne importa”. La raccolta differenziata non entra nelle case e nelle teste della gente, troppo abituata al vecchio costume dello scaricabarile e dello scarico indiscriminato. “La colpa è delle istituzioni che sono assenti”, è la litania, ma anche ora che le istituzioni bene o male si sono mosse lo spettacolo è pressocchè lo stesso. I Mr Sacchetto della Campania, ossia tutti i cittadini-rifiuto che non si rendono conto che il primo passo per mantenere pulite le proprie città lo devono fare loro, non sono stati ammucchiati in nessuna discarica. E non c’è nessun inceneritore in grado di far sparire le loro cattive abitudini. Il governo ha detto di aver risolto il caso, di aver superato la missione impossibile. In realtà ha solo curato i sintomi e non ha estirpato affatto la malattia, nè sembra possa riuscirci nell’anno che verrà. Il guaio è che se si crede di aver vinto la sfida, come Vico insegna, si rischia l’eterno ripetersi della storia applicata, però, anche a contesti diversi. E i Mr Sacchetto tendono a moltiplicarsi e diffondersi. A Roma





A Catania.




A Cosenza.




E’ facile quindi prevedere un ritorno di Mr Sacchetto nel 2009, perchè in realtà Mr Sacchetto c’è sempre stato. E che abbia o meno un (altro) quarto d’ora di gloria nei prossimi 12 mesi con l’esplosione di un altro bubbone, stiamo certi che male non se la passerà.

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità




ringrazio per le immagini e il post siamotuttilisasimpson.wordpress.com
 se  voi  ne  avete  altre ben vengano

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