27.12.08

Senza titolo 1124


Purtroppo Stefano ha avuto l'otite, un'infezione dell'apparato uditivo che se non curata bene porta la sordità, e per questo motivo non ho avtuo modo di scendere giù a caserta dai miei genitori e da mio fratello. Mi è mancata la casa dei miei natali natali passati, tutta addobbata per le feste. I miei genitori hanno l'usanza di fare un albero di Natatle grande nel salone e di mettere piccoli alberi in ogni camera da letto. Poi ogni arco ha i suoi addobbi con i fili dorati o blu e ci sono Babbi natali a raffica di cui uno che se lo totti dice: Oh Oh Oh Buon Natale. Purtroppo ho pensato alla salute di Stefano, ed anche al suo futuro vista l'importanza dell'infezione. In ogni caso, crisi economica o no, ho fatto anche io un Albero di Natale molto vistoso. Ho decorato con un Babbo Natale ed una Befana le finestre del salotto, ho fatto anche delle decorazioni da finestra a mano. Ho addobbato l'unico arco presente in casa mia. Sotto l'albaero sono stati apposti molti regali per Stefano, grazie a coloro che hanno pensato al mio piccino, anche io naturalemnte gli ho regalato una maglia rossa, un cappello di Babbo Natale, un bavaglino con su scritto "Il mio primo Natale" un servizio fotografico casalingo con una macchinetta usa e getta, un paio di scarpine anti scivolo. Sotto l'albero vi è stato qnahe qualche regalo per me. Però mi sono mancati i mieig enitori e mio fratello. Mi è mancato il loro calore, anche se ci sentiamo spesso per telefono. Mi sono macati gli struffoli, le alici alla pizzaiola, i dolci che i miei genitori comprano ogni anno a Natale. Mi è mancato il recarmi a messa di mezzanotte con i miei cari. Ci sono andata lo stesso con Steafano e devo dire che è stato tranquillo. In ogni caso Edoardo de Filippo in una sua commedia disse "Addà passà a nottata". L'anno prossimo sarà un Natale diverso.


P.S.


Stefano è stato con me anche in pizzeria per la cena natalizia del 19 dicembre con le mie colleghe e devo dire che è stato tranquilloa nche in quella occasione, Si è messo anche a giocare con la figlia di una mia collega che ha due anni.


Romilda


 


 

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