30.12.08

Buon Anno 2009

Capo d'aFrica  di Francesco de Gregori

Capo d'Africa stanotte, si parte e si va via,
lontani quel tanto che basta per guadagnarsi la nostalgia.
Stanotte notte bianca che nessuno la può dormire,
c'è qualcosa che ci manca che non sappiamo definire.
Notte bianca, notte strana, con la riva che si allontana,
capo d'Africa è la voce di una donna che ci ama
e che abbiamo abbandonato in un grande appartamento,
ci ha lasciati per un bacio, per uno stupido tradimento.
Capo d'Africa è un dolore, è la fine della luna,
sulla nave ci sta chi fuma mentre passano le prime ore
ed i giorni, i mesi e gli anni, come perle e diamanti di vetro,
come orrori commessi da giovani che vorremmo lasciarci dietro.
Come libri lasciati cadere all'inizio della metà
o come un fratello dimenticato che vive in un'altra città.
Capo d'Africa per favore, non farci morire d'amore,
se possibile facci sognare con il ritmo di questo motore.
Una spiaggia tranquilla, una terra promessa, l'inferno e il Paradiso,
dove un giorno potremmo sbarcare a cavallo di un nuovo sorriso
e fumare a mezzogiorno con il cuore che batte leggero,
e guardare la vita che è intorno dove la vita è bella davvero.


Mi suso se  riporto per  intrero  una  canzone  azinchè alcune strofe e il  linlk, ma  è troppo  bella e  profonda  e descrive  il momento iun cui mi trovo in questo periodo  Ma  ora bado ale  ciancie  e veniamo al post  d'oggi




Ogni volta che leggo i vostri  scritti o i vostri commenti  che  scrivo   ( o a volte  copio ed  incolo  per mancanza di tempo o perchè esterefatto   da certe assurdità  e  brutture  )  i  iie  post   progettati e riempiti – uno per uno – con amore, sensibilità, partecipazione, mi  torna in mente l’immagine della bottiglia nella quale il naufrago introduce il suo messaggio e l’affida alle onde del mare proprio come Robinson Crusoe   del romanzo di Daniel Defoe  sia  nelle varie  versioni letterarie  come  quelle  di  Vendredi ou les Limbes du Pacifique (1967) e  Vendredi ou la Vie sauvage (1971) Micheal Tournier   o  di cinematografiche in particolare quella di Caleb Deschanel del 1989  (mi viene   da pensare che siamo un popolo di sognatori  e  diu utopisti .  Infatti   Ostinatamente continuiamo ad offrire messaggi e a spargere semi, proprio perché ci rendiamo conto di vivere in tempi di naufragio. Naufraghi sì, ma senza abbassare la testa di fronte a nessun prepotente, convinti come Etty Hillesum che «dalla vita si può ricavare qualcosa di positivo in tutte le circostanze, ma si ha il diritto di affermarlo solo se perso-nalmente non si sfugge alle circostanze peggiori».

Dobbiamo aiutarci – noi e chiunque prende in mano questo libro/agenda – a non sfuggire mai alle circostanze peggiori della vita, ma ad affrontarle a viso aperto, con la certezza che prima o poi arriverà l’aurora a rallegrare e illuminare le nostre impaurite esistenze.

Anche durante i giorni di questo 2009. ch vi auguro  [  soprattutto a  quelli  che  non hanno mai  scritto    o  che   hanno scritto  e  commentato  solo una sola  volta  e  si ricordano  che esisto solo a natale  ] e mi auguro  di  camminare   verso obbiettivi solidali   . insieme  con gli altri . Vi lascio   con  un'altra canzone    ho sognato una strada   (   qui il testo   ) d'iIano fossati contenuta  nella raccolta  omonima 2006   regalatomi a natale  da mio fratello  .


e  con  un  nuovo  compagno   di viaggio  Etty Hillisum   trovate  sotto La puntata di CultBook dedicata alla breve e intensissima esperienza della sua   vita    dove  viene  definita  una delle donne più significative del '900








definita  dai compagni   " www.qualevita.it/giorni non violenti "  : << (  ... ) ncora oggi la figura di Etty Hillesum è sicuramente più conosciuta, ma non ancora come meriterebbe. Eppure il suo è un esempio alto, testimoniato con la sua personale esperienza e non solo
con le parole del diario e delle lettere. Oggi che siamo alle prese con manifestazioni continue e sempre più violente di odio, di fondamentalismi di ogni genere, Etty diventa paradossalmente sempre più attuale.Non è incoscienza. È la vittoria su ogni malvagità e violenza.  Un "cuore pensante" per la baracca mondo "  >>  da cui hanno dedicato la l'agenda  del 2009   8 da  cui  ho tratto ispirazione per  questo post  e  di cui ringrazio    cosi  come faccio altrettanto  con voi  tutti\e   .per  gli stimoli che  mi date 

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