3.7.09

Delirio e verità

piuma_04


Bloccata davanti al bianco foglio con la blu

matita.

Si perse in una miriade di vibranti frammenti:

colorati, come se luce filtrasse da vetri

decorati, e musicali come note in libertà in un

pentagramma multidimensionale, e profumati

come oli balsamici.

Smise di pensare …

Smise di percepire il suo corpo e quando iniziò

a scrivere, con l’ultimo barlume di una logica

ormai inutile, si chiese come potesse accadere

visto che il bianco foglio e la blu matita

sembravano fusi e ingovernabili, incorporei ma

reali come non mai.

Da un tempo, un luogo ed uno spazio che non

conosceva ma ri-conosceva vide parole

apparire:

Mi vedrai in ogni stella che riuscirai a guardare

nelle notti insonni, di vigile veglia, di amore

vissuto.

Mi troverai nel fango che calpesti e nel vuoto

in cui credi di vagare, in ogni laccio che

sembrerà vincolarti indissolubilmente, nella

prigionia e nella libertà.

Mi sentirai vibrare in ogni musica che farà

tremare le pareti della stanza e il tuo cuore.

Mi assaporerai riconoscendomi nel dolce della

cioccolata, nell’amaro della tua medicina, nel

salato dell’acqua del mare, nel pungente e

piccante sapore delle cene in compagnia e

persino nell’ insipido quotidiano pasto che

mangerai distrattamente in solitudine.

In ogni guerra ed in ogni pace, in ogni schiaffo

e in ogni abbraccio comprenderai che sono

eterno, che non pongo condizioni, che non ho

limiti e che e non giudico né condanno.

Al sopraggiungere del sonno, come al

risveglio, saprai di fluttuare come una piuma

nel mio infinito esistere, nel mio luminoso

buio, in me …

Sarò in ogni oggetto che toccherai, in ogni

persona che incontrerai, il ogni libro che

leggerai, magari nascosto e camuffato,

irriconoscibile come lo sono ora, senza limiti

di spazio, di tempo, di pensiero, di

sentimento.

Ogni immobile sasso, ogni splendido fiore,

ogni tenero cucciolo, ogni bimbo ed ogni

vecchio saranno il mio segnale per te.

Sai che queste parole, in cui ancora mi puoi

ritrovare, esprimono la mia essenza e ancora

non mi riconosci?

Un lampo, un feroce e dolcissimo stordimento

ed il bianco foglio e la blu matita si fermarono

tra le sue mani.

Riprese consapevolezza di chi lei fosse, di

dove si trovasse, del suo corpo ed il cuore le

esplose nel petto: gioia allo stato puro,

leggerezza infinita, lacrime e bisogno di

correre fuori e urlare al mondo e allo stesso

tempo bisogno di richiudersi in se stessa per

non perdere quel momento magico …


Amore le aveva parlato.



 

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