a Causa di studio e problemi vari solo ora riesco a parlare dell'incontro con l'autore organizzato a tempio il 2\7\2009 dala libreria massimo dessena www.libreriamax88.com
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Il libro presentato è "L'ultima frontiera dell'onore, i sardi a Salò" edizioni Doramarkus pagine 181, euro 15 del ricercatore cagliaritano Angelo Abis
Inizialmente , quando massimo mi aveva mandato l'invito non volevo andare sia perchè avevo un esame vicino ( non passato lo ritento il 17 di questo mese ) sia perchè credevo fosse solo ed esclusivamente uan riunione di nostalgici di quel periodo . Ma poi ha prevalso : 1) la mia passione per la storia ., 3) il rimpiantoi , ero troppo piccolo quando mio nonno e mio prozio fascistissimi morirono per chiederli il perchè dela loro scelta ., 4 ) il mio volere conoscere la storia ( lo stesso vale per la cultura ) a 360 gradi .. 5) la mia passione per i vinti ., 6) non volere accettare che la storia sia fatta solo avenimenti e non anche storie umane , e perchè la storia siamo noi comeil titolo di ua famosa canzone
Esso è un pezzo di storia ignorato o considerato secondario da non essere messo in encicolopedia dela storia dela sardegna o in altri saggi e studi su storia della sardegna che ignora come
“Questo libro – si legge nel retro di copertina – si immerge nel fascismo, si appassiona alle ragioni di chi è stato sconfitto. Il libro di Abis fa riconoscere uomini e donne che con ogni mezzo hanno tentato di non far crollare i pilastri sui quali la loro vita poggiava e mostra quale straordinario contributo di sangue e di intelligenza la Sardegna ha dato alla storia d’Italia”.
Molto curata la presentazione fatta dall'appassioanto ricercatore di storia sarda Guido rombi ( il proimo da sinistra nella foto sopra al centro ) sul libro e sull'esclusione fatta dai curatori dell'enciclopedia della sardegna sui sardi a salo .
Dopo la parola è passata all'autore ( al centro dela foto ) che ha spiegato , tematica poi ripresa dall'editore ( a sinistra nella foto ) sul perchè ( interpretazione a mio avviso più o meno condivisibile ) del perchè del tabu su tale argomento , nonostante il fascismo e la rsi facciano parte dela stroria d'italia e siano stati accettati dalle istituzioni repubblicane ( infattoi la fondazione del Msi erede del fascismo fu fatta nel 1946 ) prima della promulgazione della legge scelba 1852 che vieta la ricostituzione del partito fascista .
L'esitore , ed è queto un altro ei motivi che mi ha spinto ad andare alla presentazione , è che << Dare voce a chi è stata negata» sostiene l'editore sassarese Paolo Buzzanca, ex consigliere regionale ed esponente del partito radicale. Che l'editore sia dichiaratamente di sinistra, ma altrettanto "libero" da vincoli di partito, è un fatto significativo. Forse ora anche le università sarde dovranno cominciare rompere tabù ormai superati dalla cronaca. >> ( unione sarda il 27\4\2009 recensione del libro ) , ha giustamente fatto notare coem in Italia , non ci sia una ricerca storiografia autonoma e indipendente , kma che è legata a gruppi politici e culturali e chi sconfina da entrambre le parti viene aml visto , isolato , o censurato oppure peggio ( secondo me un'altra forma , la peggiore di censura , relegato un secondo piano ) .
Unico dela presentazione è che è mancato un dibattito vcompleto ( a 360 gradi ) e stimolante forse perchè : si è iniziato in ritardo , visto la concomitante nelgli stessi locali di una mostra di ricami ., 2 ) perchè sono state troppe lunghe i singoli interventi ( moderatore , autore , editore ) ma soprattutot , nonostante la buona voonta di Massimo e del suo staff ci sonos tati interventi e botta e risposta fra pubblico e autore solo di una detterminata parte politica \ culturale .Comunque libro interessante e su un argomento a me appassionato di storia quasi completamente ignoto
per chi volese approfondire
P.s le mie altre foto le trovate ho sul mi o account di facebook quelo configurato sul blog ( sulla destra fra le icone ) o sulla mia pagina di flick qui l'url
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Il libro presentato è "L'ultima frontiera dell'onore, i sardi a Salò" edizioni Doramarkus pagine 181, euro 15 del ricercatore cagliaritano Angelo Abis
Inizialmente , quando massimo mi aveva mandato l'invito non volevo andare sia perchè avevo un esame vicino ( non passato lo ritento il 17 di questo mese ) sia perchè credevo fosse solo ed esclusivamente uan riunione di nostalgici di quel periodo . Ma poi ha prevalso : 1) la mia passione per la storia ., 3) il rimpiantoi , ero troppo piccolo quando mio nonno e mio prozio fascistissimi morirono per chiederli il perchè dela loro scelta ., 4 ) il mio volere conoscere la storia ( lo stesso vale per la cultura ) a 360 gradi .. 5) la mia passione per i vinti ., 6) non volere accettare che la storia sia fatta solo avenimenti e non anche storie umane , e perchè la storia siamo noi comeil titolo di ua famosa canzone
Esso è un pezzo di storia ignorato o considerato secondario da non essere messo in encicolopedia dela storia dela sardegna o in altri saggi e studi su storia della sardegna che ignora come
“Questo libro – si legge nel retro di copertina – si immerge nel fascismo, si appassiona alle ragioni di chi è stato sconfitto. Il libro di Abis fa riconoscere uomini e donne che con ogni mezzo hanno tentato di non far crollare i pilastri sui quali la loro vita poggiava e mostra quale straordinario contributo di sangue e di intelligenza la Sardegna ha dato alla storia d’Italia”.
Molto curata la presentazione fatta dall'appassioanto ricercatore di storia sarda Guido rombi ( il proimo da sinistra nella foto sopra al centro ) sul libro e sull'esclusione fatta dai curatori dell'enciclopedia della sardegna sui sardi a salo .
Dopo la parola è passata all'autore ( al centro dela foto ) che ha spiegato , tematica poi ripresa dall'editore ( a sinistra nella foto ) sul perchè ( interpretazione a mio avviso più o meno condivisibile ) del perchè del tabu su tale argomento , nonostante il fascismo e la rsi facciano parte dela stroria d'italia e siano stati accettati dalle istituzioni repubblicane ( infattoi la fondazione del Msi erede del fascismo fu fatta nel 1946 ) prima della promulgazione della legge scelba 1852 che vieta la ricostituzione del partito fascista .
L'esitore , ed è queto un altro ei motivi che mi ha spinto ad andare alla presentazione , è che << Dare voce a chi è stata negata» sostiene l'editore sassarese Paolo Buzzanca, ex consigliere regionale ed esponente del partito radicale. Che l'editore sia dichiaratamente di sinistra, ma altrettanto "libero" da vincoli di partito, è un fatto significativo. Forse ora anche le università sarde dovranno cominciare rompere tabù ormai superati dalla cronaca. >> ( unione sarda il 27\4\2009 recensione del libro ) , ha giustamente fatto notare coem in Italia , non ci sia una ricerca storiografia autonoma e indipendente , kma che è legata a gruppi politici e culturali e chi sconfina da entrambre le parti viene aml visto , isolato , o censurato oppure peggio ( secondo me un'altra forma , la peggiore di censura , relegato un secondo piano ) .
Unico dela presentazione è che è mancato un dibattito vcompleto ( a 360 gradi ) e stimolante forse perchè : si è iniziato in ritardo , visto la concomitante nelgli stessi locali di una mostra di ricami ., 2 ) perchè sono state troppe lunghe i singoli interventi ( moderatore , autore , editore ) ma soprattutot , nonostante la buona voonta di Massimo e del suo staff ci sonos tati interventi e botta e risposta fra pubblico e autore solo di una detterminata parte politica \ culturale .Comunque libro interessante e su un argomento a me appassionato di storia quasi completamente ignoto
per chi volese approfondire
- l'articolo dell'unione sarda ( che nonostantre sia un giornale berlusconiano come libero e il giornale ) ha eccellenti pagine culturali http://tinyurl.com/n4wkmc oppure qui ma in sintesi http://www.girodivite.it/Diecimila-sardi-a-Salo.html
- www.librando.net/content/view/4601/49/
- casa editrice del libro Edizioni doramarkus Via Salvemini 6 Sassari tel. 079236501 doramarkus.editrice@gmail.com
P.s le mie altre foto le trovate ho sul mi o account di facebook quelo configurato sul blog ( sulla destra fra le icone ) o sulla mia pagina di flick qui l'url
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