24.7.09

incendi in sardegna 2 Tenores Di Neoneli -

ringrazio per questo documento prezioso la compagna di strada facebookiana Mariass Frau




 


 


 


Como azis totu brusiadu e tantas vidas distrutu,
como chi azis allutu
su irde chi fit restadu,
ite azis balanzadu
ischifosos assassinos ?
Miserabiles cainos,
morzedas in agonìa !
Poberitos innozentes,miserina cussa sorte
ohi, ite cudrele morte
sos cudreles bos han dadu,
in piantu hana lassadu
isposas, mamas e fizos,
a pagare sos fastizos
de cussa zega manìa.
De su rimorsu in su lettu non potana reposare,
e in cella a frazigare,
los lassene a abba e pane,
arrabbiados chei su cane
chi sian de su dolore,
infines unu puntore
chi nd'isperdat sa zenìa.
Sardigna, terra brusiada,terra 'e fogu e de afannos,
non permitas custos dannos,
lassa istare su sufrire,
impresse faghe fuìredisonestos e foghistas,
chi t'an semper, egoistas,
ispulpadu sende bìa.




La danza del fuoco

I monti del mio paese li hanno bruciati, lasciando soltanto carboni ardenti.
Il gelo dell'inverno aveva rovinato tutto, inaridito i pascoli e distrutto le seminagioni, quel rigore nordico aveva causato la cattiva annata e da ogni dove arrivavano lamenti di carestia.
D'estate poi era arrivata la desertica siccità al punto che anche in montagna l'aria era irrespirabile, e la gente era giustamente meravigliata di vedere tanta arsura, con quel caldo sembrava d'essere in Algeria.
Eppure della gente indegna aggiunge male al male: con una criminale rabbia sta bruciando la Sardegna, razza perfida e maligna, hanno seminato la cenere in Barbagia, Barigadu, Nurra, Sulcis e Baronia.
Impuniti, i balentes stanno uccidendo la natura, desertificando tanche e boschi, quei corvi puzzolenti vogliono avvelenare tutto, dovremmo isolarli come se fossero cani randagi.
Li dovrebbero condannare a bruciare lentamente sopra i carboni ardenti, fino a spegnerli, in modo che possano provare quel bel gioco ed in modo che nel fuoco abbandonino la piromania.
I monti del mio paese li hanno bruciati, lasciando soltanto carboni ardenti.
Ora avete bruciato tutto, e distrutto tante vite, ora che avete incenerito il verde superstite, cosa avete guadagnato? Caini miserabili, che possiate morire agonizzanti.
Poveri innocenti, misera la vostra sorte, che morte crudele i crudeli vi hanno dato, avete lasciato nel pianto spose, madri e figli, a pagare gli affanni provocati da quella cieca follia.
Che non possano riposare a causa del rimorso, e che siano lasciati a marcire in una cella, ad acqua e pane, che siano arrabbiati come i cani, doloranti, ed infine un male inguaribile ne disperda la razza.
Sardegna, terra bruciata e addolorata, non permettere più questi danni e smetti di soffrire, fai fuggire in fretta i disonesti e i piromani che egoisticamente ti hanno scarnificata essendo viva.

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