2.12.09

Sempre con te


la grotta3


Immagine di franca


Sono trascorsi alcuni giorni Principessa e il suo amico Glauco si sono trasferiti nell'antica terra di Tuscia. Il sole riscalda le giornate invernali. Gli alberi lungo il viale sono ancora ricchi di colore, si avverte un forte odore, la bruma compare a tratti, la corrozza si ferma e Principessa con il suo amico si avviano verso....


Glauco- Ma cos'è questo odore strano? mi viene la nausea, ieri era il cloro, oggi dove mi hai portato?


Principessa- Brontolone...girati! chiudi gli occhi che mi devo spogliare e poi ti dirò cos'è questo odore.


Glauco- Ho capito... non devo guardarti! Ieri sera, ti ho guardato mentre riposavi, il tuo volto era sereno, sicuro che stavi sognando qualcosa di bello.


Principessa- I miei sogni, sono i miei sogni e sono segreti; si, era un bellissimo sogno, ma non ti dico altro. Questa acqua è preziosa e fa molto bene, passeremo un po' di giorni e poi ritorneremo, anche se il tempo e brutto è bellissimo stare dentro si sta molto bene, anche se fuori fa molto freddo; una volta cadevano dal cielo fiocchi di neve, il vapore li scioglieva come per magia, Glauco ti piace questo posto? sembra un lago magico, e questo odore di zolfo, dopo poco non lo senti più. Poi se non ti lamenti, domani ti porto anche a teatro.


Glauco- Ma che caldo e cosa stai facendo, nuoti, fai ginnastica, ma fermati un attimo, voglio poltrire senza affaticarmi tanto.


Trascorsa una giornata, alla sera Glauco si sente sfinito, vorrebbe fermarsi ma...


Principessa- Io sono pronta, ti piace il mio vestito?


Glauco- Si...si!  andiamo a piedi o prendiamo la carrozza?


Principessa- La notte non vado senza carrozza, ci sono sempre tanti pericoli per una donna sola.


Glauco- credevo che mi facevi ancora stancare, sono sfinito, mi dovrò abituare, altrimenti dovrò trovare un'altra casa, ma non si sa mai quello che trovi. 


Una sala piccola rivestita di rosso, una breve sosta prima di entrare, poi Principessa si siede in prima fila; le luci si spengono, si apre il sipario, Glauco...finalmente  manda un lungo respiro, si rilassa s' accomoda e comincia a sonnecchiare. Passano alcuni minuti, iniziano le risate, Glauco si sveglia, si innervosisce e per attirare la sua attenzione, comincia a far lacrimare Principessa.


Glauco- Ma come parlano? cosa ridono, io non capisco nulla, e poi vorrei ridere anche io, altrimenti fammi dormire  in questa sala al buio e ottima per fare un bel sonnellino.


Principessa- Recitano in vernacolo romano, se fai silenzio, con il mio pensiero ti racconto e ti traduco le frasi, poi da domani, iniziamo a parlare in romanesco.


Glauco- Romanesco...che devo studiare?


Principessa- Certo! studierai insieme a me, poi andiamo al centro di Roma e facciamo pratica. Lo sai che ci sono tantissime fontane che lo  parlano?


Glauco- Mi sono reso conto anche questa estate, ero appena venuto da te, ti ricordi quando hai messo il collirio? credevi che il sole forte ti aveva dato fastidio? ebbene ero io, che, senza presentarmi sono venuto a trovarti. Veramente avevo bussato alla finestra della cucina, ma tu non avevi compreso, poi quando hai fatto l'immagine al vecchio albero di olivo, io per un attimo sono apparso, ero la  luce verde alle radici dell'albero,  e tu mi hai chiamato il folletto Toc.


Principessa- Adesso mi ricordo, era un giorno con tanta luce e la sera tu sei apparso ai piedi dell'albero. Adesso comprendo! Glauco, desidero chiarire una volta per tutte, con me non ti riposerai mai! ti renderò la vita movimentata, poi un giorno ci sarà molto tempo per poltrire e riposeremo in eterno. Se ti vuoi riposare adesso  con me, hai sbagliato persona, lo sai quando mi fermerò? solo quando dovrò trasferirmi sulle nuvole e se posso, porterò con me tanti aquiloni colorati.


Glauco- Perdonami Principessa, cercherò di seguire le tue orme, mi sono affezionato a te, non credevo di passare dal buio alla luce, in così poco tempo. A quale teatro mi porti domani?


Principessa- Una sorpresa, vedrai che ci faremo tante risate.


Glauco- Questa sera mi piacerebbe accendere il fuoco e mangiare qualcosa di buono, sono un po' di giorni, che mi offri solo pietanze insipide, direi quasi brodaglie, con pezzi di erba, eppure sai cucinare, perché non mi fai qualche pietanza succulenta? ho tantissima voglia di una fila di salsicce, un pollo allo spiedo, qualche fetta di pane fatta a bruschetta e castagne arrostite, tutto annaffiato con del buon vino rosso.


Principessa- Così poco? mio caro, piacerebbe anche a me, ma per colpa tua devo rinunciare a tante cose, perciò non ti lamentare delle brodaglie, mangia e non fiatare, se c'è qualcuno che ha diritto di lamentarsi, questa sono io, e mi sembra di non farlo.


Glauco- Perdonami! Non sapevo che avrei combinato tutto questo pastrocchio, mia principessa, cerca di resistere ci abitueremo a convivere insieme, ti sarò fedele fino alla fine, non ti lascerò mai sola, sarò un amante fedele, accarezzerò i tuoi riccioli, veglierò su di te, la sera sussurrerò parole d'amore solo per te. franca bassi


tramonto al trulloImmagine di franca "La luce del sole e Glauco"




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