[Ammazzate Beppe Alfano]


 
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<<Uccidete quel cane sciolto>>. A 13 anni dalla morte del cronista che collaborava col quotidiano " La Sicilia " ecco una notizia, che ai più probabilmente non dirà nulla, ma per i Barcellonesi, quelli come me attenti alle cronache locali, una notizia passata quasi marginalmente in radio stamattina, rievoca subito immagini del passato! Faccio una breve ricerca su google e trovo la notizia che m'interessa: "Sonia Alfano minacciata di morte" Perfino il Corriere della Sera gli dedica un trafiletto! Chi è Sonia Alfano? Un alieno? un magistrato? un pentito? No cari amici miei, Sonia Alfano è semplicemente una ragazza, una normalissima ragazza che per uno strano caso del destino si è trovata a combattere contro la mafia, la stessa mafia che in quel tragico 8 gennaio 1993 gli portò via lo sguardo e l'amore di suo padre, maestro di scuola elementare, con la passione del giornalismo investigativo! Sull'assassinio di Beppe Alfano sono state scritte tante cose e fatti tanti reportage, ma fino ad oggi si è arrivati solo all'arresto dell'esecutore (Giuseppe Gullotti, il capomafia Barcellonese che procurò il telecomando a Brusca per fa esplodere il tritolo di Capaci, ndr.) senza riuscire a scoprire chi furono i "veri" mandanti di quell'efferato omicidio. Sonia e la famiglia Alfano oggi non abitano più a Barcellona, anche perchè lei stessa aveva detto in un'intervista: "Ogni volta che vengo a Barcellona vedo l'assassino di mio padre, gli sguardi si incrociano, ed avverto una fitta al cuore". E come dargli torto. già in passato aveva dovuto "combattere" con le illazioni mosse contro la memoria del padre al punto da far aprire un'indagine da parte della commissione parlamentare della Rai per far luce su alcune "manomissioni" fatte, a suo dire, per screditare la figura umana e professionale del padre. Beppe Alfano era di destra, molto vicino all'M.S.I. dell'onorevole Domenico Nania (oggi capogruppo di Alleanza Nazionale al Senato) quel Movimento Sociale Italiano da cui Beppe si sganciò nel 1990 candidandosi in una lista civica antipartitica ed anche quel Movimento che candidò Giuseppe Gullotti nel 1985 in qualità di consigliere. Oggi, io non posso far altro che indignarmi e riflettere su questo tragico episodio e non voglio smettere di ricordare perchè è solo così che tutti noi potremo superare i momenti di difficoltà, i momenti tristi della nostra vita! "Un uomo da solo non vale nulla" ed è per tutti così, Falcone, Borsellino, Alfano e gli altri giornalisti (tra cui l'indimenticato Giuseppe Fava) e persone "per bene" che si sono ribellate alla routine della mafia e per questo barbaramente uccisi, ma mai dimenticati. Come disse Sciascia:"Il nostro, è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare..."

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