20.3.06

Senza titolo 1197

fra le tante  canzoni che mi vengono in mente  per la  colonna sonora  di questo post  la  più  appropriata  vvisto che   ci sono anche medici  che resistono  e si  fanno oltre  il loro lavoro  anche  compiti che  certi  medici  non farebero mai  con al scusa  che non spetta  al  loro  è

VIVA  L'ITALIA  Di Freancesco De Gregori

Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer e del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia domenticata e da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera e che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.


chi lo ha detto che il giornalismo d'inchiesta  è morto   e tutti i giornalisti asserviti  ?


W L'Italia è il titolo unificante del nuovo ciclo di inchieste firmate da Riccardo Iacona e destinate alla prima serata di RAITRE. In tre domeniche successive il 12,19,26 marzo alle 21.30. Un unico "viaggio", diviso in tre parti, attraverso l'Italia del disagio e del difficile rapporto tra pubblico e privato sui temi scottanti dell'emergenza abitativa, della situazione critica degli Ospedali e dell' intricato e complesso funzionamento della "macchina della giustizia".


2 puntata: "OSPEDALI!" domenica 19 marzo alle 21.30
La signora Anna Montalbo’ cade nella sua casa di Polignano a Mare ,un comune a trenta chilometri da Bari , alle 9 del mattino del 7 gennaio dell’anno scorso . Da quell’ora fino alle quattro e mezza del pomeriggio in tutta la provincia di Bari non si riesce a trovare una neurochirurgia in grado di svuotare l’ematoma che la sta uccidendo . Per otto ore il sistema sanitario pubblico della provincia di Bari non riesce a dare assistenza alla signora Anna e quando finalmente trovano una neurochirurgia ormai e’ troppo tardi : la signora Anna muore senza che neanche si sia provato a salvarle la vita.
Parte da questa storia il viaggio di Riccardo Iacona nella sanita’ pubblica pugliese che attraversa decine di piccoli e grandi ospedali : come mai si muore ancora , nella  maggior  parte dei casi , negli ospedali del Sud .Come mai gli standard sanitari sono cosi’ diversi da quelli del centro nord . Come sono stati spesi i tanti soldi che pure sono stati stanziati per la sanita’ pubblica pugliese in questo caso   Dove vanno a curarsi i malati che non trovano risposte sul territorio come nel mio caso  ch per curare  un  otite  da colesteatoma che mi tormentava  da  28 anni  e  sis tava per  portarmi alla paralisi  facciale  , sono dovuto andare  a Piacenza   , perchè qui in sardegna  nonostante   numnerosi interventi   non  si cava un ragno dal buco  , per  scoprire cosa  che  la  causa del riformarsi  del colesteatoma   era  dovuta  ( cosa che avrebbero potuto scopre  nell'ospedale pubblico , se solo avessero saputo usare   i macchinari  e  che invece a  scoperto un privato sardo che  opera   fuori dall'isola  )  che era dovuta  ad un semplice  setto nasale  deviato  .

3 commenti:

FronEsis82 ha detto...

è stata una bellissima puntata, ma io sono un'affezionata, le ho viste tutte, bravo Iacona!

compagnidiviaggio ha detto...

anch'io

ardovig ha detto...

Una signora è morta per una caduta perché, un po’ come Maria quando stava per partorire, non c’era posto per lei e, ormai troppo tardi, è stata trasferita con un viaggio di duecento chilometri in ambulanza in un ospedale di Foggia.


Non può non chiedersi come fa l’Italia a discutere della vita degli embrioni e ad avere un posizione così rigida sull’eutanasia.


Che Paese è quello che ha cura dei non nati, non lascia morire in pace chi ne avrebbe diritto, ma nello stesso tempo fa morire chi è vivo e ha bisogno di un intervento urgente?


Ardovig


L’AQUILA E LA BAMBINA CIECA

da  Claudia Pasquariello 18 dicembre alle ore 15:10 · Il vento sussurrava tra i pini della montagna, portando con sé gli echi di un mondo ...