Senza titolo 1886

La signora Prodi e le tasse



La signora Prodi ha rilasciato un'intervista ad un giornale (non ricordo quale: l'ho colta per radio, nella rassegna-stampa di RAI3), molto addolorata per la rivolta degli italiani contro il centro-sinistra e il governo di suo marito. E' che la gente non vuol pagare le tasse, ha detto. «I cittadini non sanno quanto costano allo Stato per l'istruzione, la sanità.».
Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni Prodi  "Prego notare la mentalità che rivela qui madame Prodi." Per lei, non sono i politici e i parassiti pubblici che costano ai cittadini; sono i cittadini che costano troppo a loro. Madame Ceausescu, la consorte e ispiratrice del dittatore rumeno, non avrebbe detto meglio. Non è questione del governo Prodi, un altro sarebbe lo stesso: è il sistema chiuso del regime pubblico parassitario che ci sta mettendo ai ceppi. Non ci incita alla libertà: al contrario, Visco ci sospetta tutti di essere evasori, e prova ad esercitare un controllo sovietico su ogni nostra attività. Controlla i nostri conti in banca, e li sequestra se ritiene che non abbiamo pagato le tasse. Lungi dall'esaltare le nostre energie creative, il sistema ci pone infiniti ostacoli, prescrizioni, obblighi e condizioni punitive al «fare». Ci prescrive minutamente «come» fare le cose, invece di metterci nelle condizioni di farle ed incitarci all'intraprendere, all'inventare, all'esplorare e rischiare in proprio. Nessuna simpatia fra governanti e governati, in Italia, ma reciproco sospetto e insofferenza.
La libertà soffocata dalle prescrizioni arbitrarie si manifesta in forma patologica: accaparramento, manifestazioni di piazza contro le centrali o le discariche, rabbiose insubordinazioni dappertutto, questa è la «società» italiana, un nugolo di dissociazioni, di secessionismi locali. Energie creative, manco a parlarne: arretramento generale della ricerca, della cultura, della voglia di lavorare, perchè tanto non si può diventare ricchi onestamente (riflesso sovietico). E madame Ceausescu sposata Prodi può permettersi di lamentarsi di noi: «Non sapete quanto ci costate, per istruirvi, per darvi l'assistenza sanitaria e la pensione.».

Commenti

beatasolitudo ha detto…
«Non sapete quanto ci costate, per istruirvi, per darvi l'assistenza sanitaria e la pensione.»

Quel "ci" è decisamente di troppo.

E' il caso di ricordare che scuola, sanità, opere pubbliche etc etc etc [and last but not least le formidabili prebende dei nostri rappresentanti istituzionali] vengono sovvenzionate da noi? No, vero?

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