Allarme Massoneria in Toscana

Firenze - Le intercettazioni degli 007 italiani hanno fatto venire a galla la presenza di vari focolai massonici in Toscana, capeggiati in prevalenza da membri dell'Udc. Le indagini sono dirette dal pm Henry John Woodcock. Tra gli indagati spiccano i nomi di Giampiero del Gamba, ex segretario della Dc ed ora dirigente Udc di Livorno; Mauro Lazzeri, responsabile del tesseramento del partito; Luigi Maria Piazza, ingegenre livornese, un tempo consigliere comunale per il Psdi e poi per il Psi. Le localitè toscane dove sono sorti questi focolai massonici sono: Livorno, Arezzo, Lucca, l'Isola d'Elba. Per quinto riguarda Arezzo non è difficile ipotizzare il collegamento fra la massoneria Toscana e quella napoletano visto che il territorio aretino da anni è sede di attività commerciali aperte dal clan casertano dei Casalesi finalizzate al riciclaggio del denaro sporco. I casalesi sono dalla notte dei tempi sospettati di massoneria. Ipotesi on  negabile visto che loro hanno iniziato la loro attività con il ciclo del cemento. Studiando le orgini storiche della massoneria è ben messo in evidenza che i primi massoni, vissuti nel Medio Evo, erano mastri muratori addetti all'edificazione delle case. Romilda Marzari

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