Senza titolo 1919

trascinato al
fondo dalle
onde mobili
che non sanno
dormire
vedo che
galleggiano
corpi stiepidano
le acque le
loro ombre
sembrano nuvole
danzanti qui
da dove le anime
son soltanto
ponti non riesco
ad annegare
forse tra i lilium
saprei amarti
solo per poi
lasciarti ecco
ora galleggiano
anche i chiodi
e la croce
graffia il fondo
del profondo
mare che
profumo d'incenso
denudato tra
gli squali mi
ricorda l'eroina
smorta che
circola contro
senso nella mia
bocca che sapore
di viola il
tuo ultimo bacio
m'ha divelto
come lucifero
all'inferno ora
che abbraccio
l'averno spero
che il grano
sia meno freddo
e che tu cominci
ad amarmi

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