E' bello essere un caso clinico.
Quando entro in ospedale medici e infermieri si passano già la voce. Quelli ancora chiusi in sala barelle per una sveltina vengono richiamati di corsa. La dottoressa mi aspetta già nel parcheggio. Noto fibrillazione nei corridoi. Le infermiere mi lanciano occhiatine da dietro le cartelle cliniche con le quali si celano il viso. Inservienti e altri pazienti si rammaricano per non poter assistere all'esame, qualcuno pensa già a qualche scusa per poter oltrepassare la porta e il separé: uno scopettone da passare, un cestino da vuotare ...
Quando entro in ospedale medici e infermieri si passano già la voce. Quelli ancora chiusi in sala barelle per una sveltina vengono richiamati di corsa. La dottoressa mi aspetta già nel parcheggio. Noto fibrillazione nei corridoi. Le infermiere mi lanciano occhiatine da dietro le cartelle cliniche con le quali si celano il viso. Inservienti e altri pazienti si rammaricano per non poter assistere all'esame, qualcuno pensa già a qualche scusa per poter oltrepassare la porta e il separé: uno scopettone da passare, un cestino da vuotare ...
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