1) SI narra che Publio Licinio Crasso, sia stato ucciso ed un soldato partico gli abbia troncato la testa, infitta poi su un'asta per atterrire i Romani e che i Parti abbiano ucciso Crasso - da loro considerato come l'uomo più ricco del mondo - facendogli bere dell'oro fuso. La disfatta di Carre, fu una delle più drammatiche catastrofi della storia militare di Roma (soprattuto perché furono perse le Aquile della legione recuperate poi da Germanico).
2) L'evento più famoso del regno di Shapur fu la cattura dell'imperatore romano Valeriano nel 261. Controverso è il destino dell'imperatore dopo la cattura. La versione di Lattanzio è che Valeriano fu prima umiliato da Shapur, che lo usò come uno sgabello per montare a cavallo, e poi venne scuoiato e la sua pelle, riempita di scarti, dipinta di rosso usata come trofeo
Tutti e due i racconti non sono sicuramente veri al 100% ma contengono ovviamente molto dello spirito del tempo. Per riassumere lo "spirito del tempo": i Romani sono la civiltà, il resto è merda. I Romani hanno la civiltà e gli altri la barbarie, fondata sul culto religioso fondamentalista e sulla venerazione del capo oltre ogni logica ed a scapito della stessa vita degli umili. Gli "altri" sono crudeli e cattivi, noi rifelissivi e umani. Le loro guerre sono fatte per chissà quali motivi, le nostre si possono definire "liberazioni".
Se pensiamo a quella stessa situazione proiettata qualche secolo dopo, potremmo vedere Bin Laden nei panni di Shapur e la povera New York, colpita a sangue dal barbaro Afghano, come il povero Valeriano rapito, umiliato e poi ucciso.
L'unica vera differenza è che noi oggi ci scegliamo anche i nemici perchè Bin Laden e i Talebani sono gli ex-amici, frutto della fantasia americana, prima contrro i Russi e oggi contro la "civiltà".
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