Senza titolo 1914

oggi la


tristezza


è un vagone


vacante


di serpenti e


tormenti


troppo allegri


per esser spenti


cadono le


stelle sul mio


viso m'avvicino


al paradiso


un'altro affitto


da pagare la


sifilide consuma


le calze sputo


sangue tra


sorrisi di carte


e bicchieri distanti


ecco i corvi


distinti signori


continuano a


perdere contro le


rondini rilanciano


occhi io passo


la mano il sussulto


d'un binario m'ha


svegliato svaliggiato


della mia coscienza


spero che la


pioggia porti pazienza


se ancora la


indosso a


tratti aspetto la


bufera spero che


mi maltratti


mentre imbocco


la sera

Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise