oggi la
tristezza
è un vagone
vacante
di serpenti e
tormenti
troppo allegri
per esser spenti
cadono le
stelle sul mio
viso m'avvicino
al paradiso
un'altro affitto
da pagare la
sifilide consuma
le calze sputo
sangue tra
sorrisi di carte
e bicchieri distanti
ecco i corvi
distinti signori
continuano a
perdere contro le
rondini rilanciano
occhi io passo
la mano il sussulto
d'un binario m'ha
svegliato svaliggiato
della mia coscienza
spero che la
pioggia porti pazienza
se ancora la
indosso a
tratti aspetto la
bufera spero che
mi maltratti
mentre imbocco
la sera
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