C'era anche poliuretano, un materiale altamente tossico, mentre continuano gli accertamenti sulla tossicità della "nube".
Questa estate, mentre in Sicilia divampavano centinaia di incendi, ho avuto un contatto telefonico con un redattore di GAIA, venuti in provincia di Messina all'indomani del rogo "assassino", che ha provocato diverse vittime.
Dicevo, allora che bisognerebbe indagare veramente, su molti di questi roghi, che magari interesseranno gli speculatori e quant'altri, ma in realtà servono ad annullare le tracce dei rifiuti "tossici" disseminati nelle molte discariche abusive delle zone periferiche di tutte le città e paesi del Sud.
Ebbene quello dell'altro ieri a Nesima (un quartiere di Catania) è una conferma che troppe volte non vogliamo vedere. Vedi documento tratto dal quotidiano "La sicilia" (04-10-2007)"
In base quanto si legge sul sopracitato giornale "il fuoco è stato appiccato ai rifiuti speciali e anche tossici, che erano stati conferito di nascosto nell'ampia sciarosa di cui quasi 20 mila metri quadri erano stati adibiti a raccogliere quei particolari scarti". La nube sarebbe piena di Pvc e carbonato di socio e di poliuretano, considerato rifiuto tossico. La presenza di queste sostanze è stata convalidata dal Procuratore aggiunto della Repubblica Enzo Serpotta. Gli 800 sacchi di materiale sospetto erano stati ben interrati.
Il poliuretano è un elemento prodotto soprattutto dalle fabbrioche di scarpe. Il Problema dello smaltimento di questa sostanza è stato rilevato anche a Macerata che ha visto l'inquinamento di numerose falde acquifere. La popolazione ha avuto diversi problemi di nausee e di emicranie.Problema analogo presenta la provincia di nacona dove sono presenti diversi calzaturifici.
Romilda Marzari
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