Senza titolo 855


Quando in testa ci sono troppe domande e una sensazione di aver detto qualcosa di sbagliato mi piace chiudermi nella mia stanza, ascoltare la mia musica e avere un vestito da preparare.


 


Voglio andare via da qui.



 


“E’ da troppo tempo che desidero farti vedere tutto quello che di bello c’è qui intorno”


 La mia vecchia storia sbagliata non si arrende.



 


Il ruolo è mio, divertente, ma spero di non fare mai la prima.



 


Ferma davanti a tutti i miei libri per decidere cosa rileggere. Duro e reale come cosmo, intimo come seta, scorrevolmente emozionale come kitchen., leggero come balzac e la piccola sarta cinese, divertente come l’uomo autografo e grande come il petalo cremisi.



 


Più di cento foto racchiuse in un album, un libro restituito, un vecchio guantino, ancora lì, sulla mia poltrona, in quella busta… un giorno metterò tutto a posto, scriverò i nomi dei luoghi, rileggerò forse quel libro e rimetterò il guantino.



 


Nel letto mi metto a guardare il puzzle del "Bacio" di Klimt, mi piace fare puzzle, mi rilassano, un giorno se troverò "La notte stellata" di Van Gogh in dimensioni accettabili lo farò.

Commenti

Pietrarosa ha detto…
Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di fare il più bello spettacolo del mondo.Tu che proteggi uomini, animali e baracconi, tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni, tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa' che sulla nostra mensa non venga mai a mancare pane ed applausi. Noi ti chiediamo protezione, ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini.Tu che permetti ai nani e ai giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l'unica rete dei nostri pericolosi esercizi, fa' che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci una tenda, una pista e un riflettore. Guardaci dalle unghie delle nostre donne, ché da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamante le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici. Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno, un pò per amor Tuo, e un pò perchè hanno pagato il biglietto. Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.

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