Quante volte quest'estate nn vedevo l'ora di essere risvegliato ad ottobre.
Avevo un sacco di verità sul mio ritorno a casa, certe si sono confermate e ne son felice, altre no, ma nn ho fretta, voglio godermi questi mesi con le persone a cui voglio bene, smanettare al massimo la chitarra fino ad esaurimento scorte, ma di questo nn ho paura. Ciò che voglio sicuramente e mandare via dalla mia testa le "mille", (numeri che fanno girare la testa), etichette che dall'estate mi tormentano, perché voler dare per forza un nome preciso a tutte le cose, nn mi importa se ciò che ho in testa nn si può chiamare così o cosà, ma avvolte sono impaurito dall'incertezza delle cose. In effetti niente e nessuno sarà sempre come noi lo "vediamo", ma ho voglia di provare, di credere in qualcuno che per me è. Qualcuno che mi ha sconvolto, che nn mi fa pensare ad altro, qualcuno che mi ha riportato in una condizione che non pensavo di ritrovare, sono flice. Adesso. Io so cosa voglio e cosa provo, non sarà di certo una parola per me difficile da pronunciare ad ammazzarmi, nn ci sono riusciti i crucchi pazzi e affamati. Quindi mi godo il risveglio...
4 commenti:
Bello leggere questi tuoi trascinanti pensieri...
Grazie, ma tutto sembra così difficile e lontano! :P
Ciao
C'erano tempi in cui riuscivo ad assaporare la felicità, ma ultimamente mi resta in bocca sempre un sapore amaro di incompiutezza...
Un pò ti invidio.
Baci stellari
Antares
Sembrano mie parole "ma tutto sembra così difficile e lontano", le dico spesso ultimamente...
però cerchiamo di non lasciarci prendere molto da questa cosa.. armiamoci di un pò di pazienza perchè le cose belle ci sono e arrivano quando devono arrivare.
Un saluto
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