Paradiso e fango
imprigionano le mie mani.
Paradiso e fango
imprigionano il mio corpo
coperto di ferite.
Donando un bacio si offre un sorriso
offrendo una carezza si dona l’amore
regalando un atto di affetto
si coglie il sorriso di gente senza volto.
Sono un fiore delirante
in un campo deserto.
Vorrei scendere dalla vetta delle utopie
Vorrei risalire il sentiero
per non vedere il mio cuore trafitto.
Vorrei chiudere le porte dell’anima
per non udire il mio pianto
Ma dietro i muri grigi della coscienza
non si ode altro che dolore.
Silvana
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