16.4.07

Senza titolo 1760




Fra le tante canzoni adatte  a questo post , in particolare la  colonna sonora  del film ( vedi  url ala fine del post )  V per vendetta,la musica che apre il sito ufficiale del film  citato in questo post  Lady vendeta,ho scelto la  canzone   November  Rain dei Guns Roses  di cui ( tanto per non essere  ripetitivo )  riporto il video anzi che  il  solito  testo






Era una notte buia e tempestosa di dicembre dal "cielo padano plumbeo" ( per citare la  canzone  Linea Gotica di quello che fu prima della svolta Teocon Lindo Ferretti ) .

Quando non riuscendo a dormire per i tuoni e i lampi che risvegliano, i miei sopiti. incubi ed i miei fantasmi ( dovuti ai miei sensi di colpa,rimorsi e rimpianti non del tutto uccisi o meglio ferite mai davvero rimarginata e destinati,ancora per chissà quanto tempo,a covare sottopelle ) per come mi sono vigliaccamente e  vilmente vendicato,ed ho condotto la mia effimera e deliteria vendetta colpendo  nel mucchio  verso persone  che non c'entravano niente con quella   stupia ( a distanza  d'anni ) questione   o  quando  ormai  non c'era  motivo  o più niente  di  cui vendicarsi, ma  soprattutto per delle cose insignificanti e per il mio smisurato orgoglio ferito , di determinate persone ( che non cito sia per ovvi motivi ma soprattutto per non farmi più male di quello che mi sto facendo scrivendo questo post e poi perché chi mi segue fin da quando l'idea del blog era ancora nella mia mente e poi dagli esordi sa di chi parlo visto che qualcuno mi è sfuggito nel corso dei miei scritti ) ho abbandonato il mio giaciglio e nel silenzio rotto dallo scrosciare del temporale mi sono deciso a bloccare questo flusso di pensieri e metterli per iscritto come faccio spesso in occasioni come queste ( e non solo ) nel mio archivio cartaceo . E poi a volte quando distrugge le mie certezze o mi scombussola tanto come in questo caso le metto online sul blog .
Ripensai al film , lady vendettadi Park Chan-wook   ( sito ufficiale  e  la  discreta scheda  di FilmUp)  e quanto egli ha dichiarato al “The Korea Times << La ricerca della vendetta, in sé, è certamente distruttiva, ma l’immaginare, il tendere verso la vendetta può rendere più sopportabili le vite di chi sta soffrendo. Mettere in pratica la vendetta può portare infelicità e distruzione, ma serbare nel proprio animo l’idea della rivendicazione può rendere la vita meno dolorosa. >> tesi su cui non sono d'accordo perché molto spesso tale rabbia porta vedi le foibe e vendette \ regolamento dei conti dopo la resistenza ad uteriori rancori e odi oltre che ad appesantire i, se tenuto dentro , il proprio volo o il proprio viaggio
<<
12\XII\06
(.... ) La vendetta perché sia efficace va incanalata nella legalità . Solo cosi diventa qualcosa di morale , etico , non effimero ed illegale . E viene usata solo quando è necessario e non ad ogni piccola ed insignificante questione . Solo cosi non sarà una spirale senza fine .
(...)
>>
Questa mia concezione , sarebbe rimasta sepolta in tale archivio , se : 1) non avessi letto quest'altra dichiarazione dello stesso regista : << La vendetta esiste solo perché c’è un rapporto con il passato. Un rapporto di mutua esistenza. L’uomo non riesce a lasciarsi dietro il passato e lo vive con rancore, nutrendo propositi di vendetta. Solo chi riesce ad abbandonare il passato perde propositi di vendetta. >> (da “Cinemavvenire.it” ; 2 ) dal un dialogo con il profilico cdv Mario pischedda e G.P ( un prof di filosofia del superiori di cui ho riportato alcuni articoli della nuova Sardegna sul blog ) che hanno smontato tale mia teoria delle brillanti argomentazioni di cui , sic , non ho conservato traccia ( se non quella di andarmi a rileggermi Hegel e Beccaria ) perché non avevo in quei determinato momento ne telecamera ne registratore .
Ariviamo  alla scorsa settimana mettendo in ordine la mia stanza ho trovato un volantino contro la pena di morte che riportava questo passo di Cesare Beccaria : << Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio.»(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, Capitolo XXVIII.) >> e mi sono letto , qualche giorno dopo , seguendo il consiglio dei due Cdv , il libretto 50\70 circa . Poi per pura curiosità ho cercato in rete qualcosa e su wikipedia Italia ( alla voce Beccaria ) ho trovato questo : << ( .... ) Partendo dalla teoria contrattualistica, che sostanzialmente fonda la società su un contratto teso a salvaguardare i diritti degli individui, garantendo l'ordine, Beccaria definì il delitto come una violazione del contratto. La società nel suo complesso godeva pertanto di un diritto di autodifesa, da esercitare in misura proporzionata al delitto commesso (principio del proporzionalismo della pena) e secondo il principio contrattualistico per cui nessun uomo può disporre della vita di un altro.
Beccaria sosteneva quindi l'abolizione della pena di morte, che non impedisce i crimini e non è efficace come deterrente; si occupò della prevenzione dei delitti, favorita a suo avviso dalla certezza più che dalla severità della pena (principio elaborato per la prima volta dall'inglese Robert Peel). Beccaria sosteneva che per un qualunque criminale una vita da trascorrere in carcere con l'ergastolo privati della libertà è peggiore di una condanna a morte, mentre l'esecuzione non vale come monito e deterrente al crimine in quanto le persone tendono a dimenticare e rimuovere completamente un fatto traumatico e pieno di sangue, anche perché nella memoria collettiva l'esecuzione non è collegata ad un ricordo di colpevolezza (non essendo stato seguito il processo).Anche Ugo Foscolo rileverà nelle "Ultime Lettere di Jacopo Ortis" che "le pene crescono coi supplizi".Nel trattato si riprende il principio del valore rieducativo della pena, secondo un filone tipicamente italiano iniziato da Tommaso Campanella, che del carcere aveva avuto eperienza personale: viene rilevato come la piccola delinquenza trovi in questa realtà vitto e alloggio assicurati e abbia un "interesse" a commettere crimini pur di entrarvi. Comunque è "l'estensione e non l'intensione della pena" che spinge a non commettere crimini: dunque occorrerebbero pene certe ed estese nel tempo. Invece, la pena di morte resta ammissibile soltanto nel casi in cui una fuga dal carcere del condannato potesse mettere in pericolo la sicurezza della società . Il punto di vista illuministico del Beccaria si concentra nella seguente frase: "Non vi è libertà ogni qual volta le leggi permettono che in alcuni eventi l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa".>> . Praticamente lo stesso discorso , come diceva G. P, di  Hegel uno dei filosofi più importanti  dela storia della  filosofia  e che  per le  sue  interpretazioni (  a  sinistra  nel  XIX e XX  e a destra  XX e XXI e  nello stesso tempo , almeno per me , che l'ho studiato alle superiori e me lo sono ritrovato nell'esame di storia della filosofia , uno dei più pesanti ) che nella sua opera principale filosofia dello spirito ed in particolare nella descrizione dello spirito oggettivo più precisamente nel diritto ( quello che in giurisprudenza chiamano diritto privato ) : << (...) tuttavia perché la pena sia efficacemente punitiva e formativa ( e non vendicativa ) occorre ch'essa sia riconosciuta interiormente dal colpevole (..) >> ( Filosofi e Filosofie nella storia di Nicola Abbagnano E Giovanni Fornero volume III ) Tutto ciò ha contribuito a mettere in discussione quei residui della mia cultura bellicistica ( ne ho già parlato precedentemente da qualche parte nel blog ) che ancora sopravvivono nonostante il passaggio alla cultura non violenta . Ma mi ha creato un altro turbamento . Infatti mi rivolgo questa domanda ( sempre la dichiarazione del regista di Lady.... ) La vendetta esiste solo perché c’è un rapporto con il passato. Un rapporto di mutua esistenza. L’uomo non riesce a lasciarsi dietro il passato e lo vive con rancore, nutrendo propositi di vendetta. Solo chi riesce ad abbandonare il passato perde propositi di vendetta. Allora dovremo svuotarci e non tenere niente , oppure solo le cose positive ? a cui non ho ancora dato risposta . ma che quando l'avrò la mettero qui sul blog .

Con questo è tutto mi farebbe piacere sentire le vostre esperienze in mertto a questo argomento


Appunti 

Film,Documentari,Fumetti
,da http://it.wikipedia.org/wiki/Vendetta



  • (They Won't Forget), film diretto da Mervyn LeRoy (1937)

  •  (The Mystery of Mr. Wong), film diretto da William Nigh (1939)

  • (Hungry Hill), film diretto da Brian Desmond Hurst (1947)

  •  (Revenge), film per la televisione diretto da Alfred Hitchcock (1955)

  • (Fukushu), manga di Monkey Punch (1964)

  • (The Hit), film diretto da Stephen Frears (1984)


  • (Vengeance: The True Story of an Israeli Counter-Terrorist Team), libro-inchiesta del giornalista canadese George Jonas sul Massacro di Monaco



  • V per vendetta Film del 2005 diretto da James McTeigue. di  e  fumetto scritto da   Alan Moore e disegnato da David Lloyd.


Psicologia   e scienze  sociali





1 commento:

lo_chic ha detto...

v per vendetta mi è piaciuto!

l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»

da  msn.it      Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...