12.4.07

Senza titolo 1752


Nostra signora dell' ipocrisia
da Parnassius Guccinii [1993]


Alla fine della baldoria c'era nell' aria un silenzio strano,
qualcuno ragliava con meno boria e qualcun altro grugniva piano;
alle sfilate degli stilisti si trasgrediva con meno allegria
ed in quei visi sazi e stravisti pulsava un' ombra di malattia.
Un artigiano di scoop forzati scrisse che Weimar già si scorgeva
e fra biscotti sponsorizzati videro un anchorman che piangeva
e poi la nebbia discese a banchi ed il barometro segnò tempesta,
ci risvegliammo più vecchi e stanchi, amaro in bocca, cerchio alla testa...
Il mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male
che la festa era ormai finita e ormai lontano il carnevale
e proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio
ruttando austeri: "Ci vuol pazienza! Siempre adelante ma con juicio!"
E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell' Ipocrisia
perchè una mano lavasse l' altra, tutti colpevoli e così sia!
E minacciosi ed un po' pregando, incenso sparsero al loro Dio,
sempre accusando, sempre cercando il responsabile, non certo io...
La domenica di Mezza Quaresima fu processione di etere di Stato
dai puttanieri a diversi pollici dai furbi del " chi ha dato ha dato "
ed echeggiarono tutte le sere, come rintocchi schioccanti a morto,
amen, mea culpa e miserere, ma neanche un cane che sia risorto
e i cavalieri di tigri a ore e i trombettieri senza ritegno
inamidarono un nuovo pudore, misero a lucido un nuovo sdegno:
si andò alle prime con casto lusso e i quiz pagarono sobri milioni
e in pubblico si linciò il riflusso per farci ridiventare buoni...
Così domenica dopo domenica fu una stagione davvero cupa,
quel lungo mese della quaresima, rise la iena, ululò la lupa,
stelle comete ed altri prodigi facilitarono le conversioni,
mulini bianchi tornaron grigi, candidi agnelli certi ex-leoni.
Soltanto i pochi che si incazzarono dissero che era l' usato passo
fatto dai soliti che ci marciavano per poi rimetterlo sempre là, in basso !
Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare,
solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare...






Riporto qui uno degli interventi più belli   che  ho letto  suol  suicidio di quel ragazzo filippino preso in giro e tormentato dai compagni per la  ( vera o presunta )  sua omosessualità .
Esso è una lettera  tratta  dalla rubrica  lettere   & opinioni   del   2 quotidiano  sardo ( di centro destra ) l'unione sarda del  11\4\2007


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La Resurrezione è un'utopia se un ragazzo angariato si suicida

Dio muore quando la stupidità umana decide di superare se stessa. Dio muore quando l'ignoranza umana sacrifica vittime sull'altare dell'indecenza. Dio muore quando un uomo di Chiesa equipara i gay ai pedofili, ovvero agli autori del reato più indecoroso che la mente umana possa concepire. Dio muore quando un bambino decide di volare oltre la vita perché un mondo ipocrita lo condanna. Dio muore quando gli uomini emettono sentenze in base a leggi che essi violano per primi. Dio muore quando gli illustri onorevoli creano leggi disdicevoli per alimentare i bacini elettorali. Dio muore quando gli illustri onorevoli sacrificano lo Stato laico e liberale inchinandosi ad un Dio che mai hanno ascoltato, offendendolo con l'ipocrisia di finzioni eterossessuali che occultano verità omosessuali. Io non ne posso più di padri che uccidono figli colpevoli di essere gay, di esponenti politici che vendono l'anima ad un credo mai sentito. Io non ne posso più di uno Stato che è incapace di legiferare autonomamente oltre ogni religione. Voglio lo status di cittadina che abita un luogo dove ognuno ha la possibilità di esprimere il suo credo, la sua sessualità, la sua religione, la sua intelligenza. Voglio una Chiesa che curi la mia anima, che mi guidi e sia fonte di carità e fratellanza reale. Voglio una Chiesa che dialoghi e collabori con lo Stato, senza mai interferire e proibire. Voglio la Chiesa di Gesù, morto in croce per salvare tutti gli uomini senza distinzioni di razza, sesso e tantomeno gusti o status sessuali. Allora Dio risorgerà quando il grande Cardinale Martini avrà lo spazio e la possibilità di esprimere l'anima migliore della Chiesa. Dio risorgerà quando Don Gallo o Don Mazzi non saranno gli unici a non aver paura di abbracciare la vera Parola di Dio. E Dio risorgerà quando i diritti civili avranno tutela ed espressione a sinistra come a destra, nell'Udc come nell'Udeur, nello Stato e nella religione. Fermiamoci a pensare almeno per un attimo ad un Gesù morto in Croce come ad un ragazzino morto suicida perché accusato di essere gay. Mi chiedo: dopo duemila anni la Resurrezione dell'uomo è ancora un'utopia e la settimana Santa ha solo il valore di sfamare i nostri corpi di agnelli, colombe e cioccolati dolcemente amari di un consumismo cinico? Ora che la Pasqua è passata, auguro ad ogni uomo di buona volontà la Resurrezione dell'animo, oltre una tavola imbandita di materialismo.

Margherita Denti Referente Gaylib Sardegna Militante di Alleanza Nazionale


Una bellissima  lettera che conferma   quanto dicevo precedentemente  su questo blog ovvero che l'omosessualità  non ha colore politico ideologico . Essa vuole  essere  una risposta sia a chi nonostante sopracitato post  sia nelle tag  " faq e aggiornamento faq"
continuano a ripetermi che sono ateo,miscredente,ofa erroneamente ed impropriamente  l'equazione  laico=ateo post , perchè ( pur non sempre  condividendone  certi eccessi  ) do spazio  a post e  commenti  di Laici,Atei  e AntiClericali  ; sia  a  coloro che  solo perchè do spazio  a post  e commenti religiosi o newage   mi definiscono  beghino  , baciapile, ecc .
Con questo è tutto  . A voi  cari utenti  vecchi e nuovi  , attivi  e passivi   decidere   da che parte sto   se   ---- per  parafrasare  una vecchia canzone di Francesco De Gregori ----  Stai dalle parte di chi ruba nei supermercati O di chi li ha costruiti Rubando ?


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