24.4.07

Spiriti Santi e Pioggie Dorate

Non v'è chi non veda la somiglianza che corre tra l'allegoria dello Spirito Santo, emanazione del dio cristiano, che, per fecondare una vergine adolescente, si insinua nella sua camera e quella della Pioggia Dorata, emanazione diel dio greco, il quale, per inseminare Danae, si insinua nella nicchia di bronzo in cui l'aveva rinchiusa suo padre. 
In entrambi i casi la divinità che si fa carico della fecondazione si serve di una vergine ignara per concepire un personaggio dotato di facoltà superumane allo scopo di aiutare il popolo a uscire fuori da una situazione intollerabile con il sacrificio della propria vita.  
Queste allegorie fanno emergere le terribili condizioni di vita di masse enormi di diseredati, perseguitati da una mortalità infantile paurosa e schiavizzati nello stesso tempo dal despota di turno.
A quei tempi infatti delle donne sterili si diceva che erano state colpite dal castigo divino, mentre coloro che promettevano in giro un futuro radioso suscitavano entusiasmo e acquisivano schiere di seguaci. 
 
Di qui a elaborare l'allegoria della vergine, che, grazie all'intervento di una divinità, mette al mondo il personaggio prodigioso lungamente atteso il passo è breve.
Sfrondati degli orpelli fantasiosi di cui nel tempo l'immaginario collettivo li ha rivestiti, i personaggi oggetto del culto popolare appaiono nella loro vera luce 
di parafulmini sui quali, delusi per la mancata realizzazione delle loro aspettative, i diseredati scaricarono in un colpo solo le loro millenarie frustrazioni.  

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