Senza titolo 1779

Questa storia inizia in un periodo senza nome, quando uomini e spiriti coesistevano sulla Terra, e il cielo non era ancora solcato da nessun astro. La notte eterna regnava sovrana e solo le innumerevoli stelle interrompevano le tenebre dando forma alla volta celeste.


Un uomo, di cui nessuno ricorda il nome, si perse nei boschi immensi. Vagò per molto senza mai più trovare la strada di casa. Quando era ormai prossimo a perdere la speranza incontrò sul suo cammino un essere che mai aveva visto prima: aveva le sembianze di una donna ma pareva esser fatto d'aria e cantava una canzone che nessun orecchio mortale aveva mai udito. "Chi sei?" gli chiese."Sono la rugiada mattutina, sono la nebbia dopo un temporale, sono il vento tra le frasche, sono la corteccia degli alberi: sono la Dama dei Boschi" rispose. L'uomo rimase immobile, contemplando quella visione onirica per moltissimo tempo. Non gli importava più nulla di tornare a casa, di rivedere i propri amici, la sua famiglia. Voleva restare li per sempre.


Passarono gli anni e l'uomo continuò a rimanere nel bosco, inseguendo quello spirito che non poteva essere catturato. Un giorno, stanco del continuo girovagare,le si prostrò davanti, le dichiarò il suo amore e le chiese di fuggire insieme a lui. La Dama disse: "Io non posso amarti. Sono uno spirito libero e cosi voglio restare." L'uomo non si arrese, ma per quanto si ostinasse, ella non ne volle mai sapere. Tormentata, decise quindi di rendersi invisibile all'uomo.


Ferito, umiliato e sperduto l'uomo vagò in solitudine per tempo immemore. Giunto ad una profonda grotta, vi entrò, lasciando penetrare nel suo cuore i pensieri più oscuri. Ogni respiro anneriva il suo animo. " La mia vita non ha più senso" continuò a ripetere.Col tempo il suo aspetto iniziò a mutare in qualcosa di orribilmente mostruoso e il suo corpo cominciò ad emettere un calore innaturale, in grado di bruciare qualunque cosa.


Quando della sua anima non rimase che cenere uscì dalla grotta e tornò nel bosco. Il calore che emetteva era tale da incendiare ogni albero nelle vicinanze. La Dama, accortasi del pericolo, gli bloccò il cammino e gli chiese: "Chi sei?" ."Sono ciò che tu hai creato. Sono colui che non perdona" rispose l'uomo. "Nessun mortale dal cuore nero metterà piede nel mio regno" ribattè la Dama


Forti aliti di vento si sollevarono e una tempesta d'aria investì l'uomo, ma la sua rabbia lo protesse come scudo di cavaliere. Edere velenose si scagliarono leste contro le sue gambe ma appassirono al contatto. L'uomo giunse quindi davanti a lei e afferrandola per il collo la sollevò da terra." Tu mi hai tolto il senso della vita. Ora io distruggerò ciò che hai di più caro". Ella si dibattè a lungo, ma invano. Con un ultimo sussurro disse:" Perchè mi fai questo? Io non posso amarti. Io sono il bosco. Ciò che vedi è nato dalla mia essenza e io stessa sono il frutto del pensiero del bosco. Vivo qui e non altrove, perchè non vi è altra ragione per me di esistere nel mondo. Sono uno spirito libero."


Una lacrima le scivolò dalla guancia e sfiorò il braccio dell'uomo, che trasalì. Vide il volto di colei che amava deturpato dal dolore ed il bosco in fiamme. IL suo cuore si fermò. "Cosa sto facendo?" disse mentre la appoggiava delicatamente a terra " Ho lasciato che l'odio mi accecasse e ho perso di vista chi ero." "Non a tutti è concesso il dono di essere amati, e me ne rendo conto solo ora, quando è troppo tardi, poichè il mio fuoco non può più essere fermato". Si allontanò da lei e il suo respiro si fece sempre più affannoso. Il calore che sprigionava continuò ad aumentare ed il suo corpo venne circondato da un'aura di pura luce bianca, una luce di ineguagliabile splendore. "Il senso della vita è essere liberi di amare e di rincorrere il proprio sogno, correndo il rischio di non raggiungerlo mai. Saper amare vuol dire anche saper perdere." Iniziò a levarsi da terra mentre il bagliore diventava accecante. "Dove vai?" chiese la Dama. "Me ne vado perchè la mia presenza non distrugga tutto quanto. Sarò lontano nel cielo se vorrai cercarmi. Sarò un simbolo che illuminerà la strada di coloro che si smarriranno. Sarò il monito per l'umana natura. Sarò quanto di più puro esiste sul mondo. Da oggi in poi mi chiamerete Sole."

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