tu chiami
amore i tuoi
schiaffi,li
vesto assente
di tende e garze,
mi nascondo nelle
tenebre,mentre vieni
avanti,non ho più
sapore oltre
quello del sangue.
Aspetto,pochi raggi
di sole nel letto,mi
desta ogni sussurro
di vento ed i lividi
sorridono appena,
non ho voglia,hai
abbusato del mio cuore
fino a renderlo una
stuoia,adesso
che si chiude la
porta,semino lacrime
sui tappeti e massaggio
il sangue con acqua
fredda,spero di cucire
le ultime mie parti con
capelli scarlatti,così
che la gente non si
giri e guardi
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
17.4.07
Senza titolo 1761
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»
da msn.it Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...
Nessun commento:
Posta un commento