Inoltre a testimoniarne la sua attualità c'è il fatto che la resistenza è sempre messa indiscussione da : 1) un revisionismo estremo i cosidetto negazionismo di tali eventi e nella equiparazione fra chi ha combatutto contro la dittatura fascista e nazista ( pur facendo stragi e vendette anche personali dopo la guerra ) per la democrazia e chi invece ha combattuto dalla parte opposta , indipendemntemente dal suo colore politico ed ideologicpo ( pro usa o pro Urss ) ovvero avvalando un regime \ dittatura che ha portato l'Italia alla II guerra mondiale ed ad allearsi con il nazismo ; 2) dall'impossibile e utopistica ricerca (sia a destra che a sinistra ) di una memoria collettiva fin quando : ancora si mitizzerà ( da una parte ) , si negherà e\o criminalizzerà ( dall'altra ) o la si userà per attaccare l'avversario politico ovvero non riconoscendo che le cause delle morti non sono tutte uguali.
E che questa nuova destra sia parlamentare che non parlamentare non ha ancora imparato come sembra dimostrare questo file audio ( che trovate presso i multimedia di www.emptyvoice.splinder.com neo entrato nella nostra comunity ) e di questo video di una vcecchia edizione della trasmissione televisiva ( una del poche perle in mezo alla merda che c'ènella tv ) blob di qualche anno fa
di un discorso di Borghezio per cosa si è finiti morti per le bastonature delle squadraccie fasciste ( Piero Gobetti ed Giovanni Amendola) , che si è finiti in esilio o nelle carceri e al confine , e per cosa ( chi coerentemente con il proprio antifascismo o perchè in particolare dopo il 25 luglio e l'8 settembre del 1943 ha aperto gli occhi,e chi invece per opportunismo e\o voltare gabbana capita in tutti i movimenti \ cambiamenti non esiste una verginità - perfezione assoluta al 100 %) è ha fatto la scelta di andare in montagna o fiancheggiare nelle città la resistenza \ movimento di liberazione
Linea Gotica
Anche la disperazione impone dei doveriBeppe Fenoglio
E l'infelicità può essere preziosa
Non si teme il proprio tempo
È un problema di spazio
Non si teme il proprio tempo
È un problema di spazioBeppe Fenoglio
Geniali dilettanti in selvaggia parata
Ragioni personali, una questione privata
Geniali dilettanti in selvaggia parata
Ragioni personali, una questione privata
La facoltà di non sentire
La possibilità di non guardare
Il buon senso la logica i fatti le opinioni
Le raccomandazioni
Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi
Occorre essere attenti
Luogo della memoria pomeriggio di festa
Giovane umanità antica fiera indigesta
Cielo padano plumbeo denso incantato increduloBeppe Fenoglio
Un canto partigiano al Comandante Diavolo[1]
Non temere il proprio tempo
È un problema di spazio
Non temere il proprio tempo
È un problema di spazio
Geniali dilettanti
In selvaggia parata
Ragioni personaliBeppe Fenoglio
Una questione privata
La facoltà di non sentire
La possibilità di non guardare
Il buon senso la logica i fatti le opinioni
Le raccomandazioni
Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi
Occorre essere attenti
La mia piccola patria dietro la Linea Gotica
Sa scegliersi la parte
Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi
Occorre essere attenti
Occorre essere attenti occorre essere attenti
e scegliersi la parte dietro la Linea Gotica
Comandante Diavolo [1] Monaco Obbediente [2]
Giovane Staffetta Ribelle Combattente
La mia piccola patria dietro la Linea Gotica
Sa scegliersi la parte...
Mai come ora...
1
Germano nicolini ( Correggio 1919 )
Partigiano Di formazione cattolica,partecipa alla guerra di Liberazione diventando comandante del terzo battaglione SAP della 77ª brigata Manfredi, con il nome di battaglia "Diavolo".Finita la guerra, giovanissimo divenne sindaco di Correggio, in una zona e in un periodo ancora turbati dalle vendette e dai delitti di stampo politico.Tra questi delitti, fece molto scalpore l'assassinio di Don Umberto Pessina, parroco a Correggio, il 18 giugno 1946. Del delitto vennero accusati Ello Ferretti, Antonio Prodi e lo stesso sindaco comunista di Correggio, Germano Nicolini.
Condannati a 22 anni di carcere, scontarono 10 anni di pena in cella, mentre i veri responsabili rimasero liberi, protetti da un intreccio di paure e omertà che legava gli ambienti cattolici e della Dc ansiosi di trovare dei capri espiatori, e lo stesso Pci, che preferì proteggere la fuga dei veri responsabili per calmare la situazione e non riaprire un caso che avrebbe potuto far emergereNel 1990 venne riaperto il caso e furono individuati i veri colpevoli: Cesarino Catellani, Ero Righi ( già rei confessi nel 1946, ma condannati per autocalunnia) e William Gaiti ( anch'esso reo confesso). I tre furono assolti nel 1993 in seguito all'amnistia fatta nel 2 dpopoguerra dallallora ministro dela giustizia Togliatti.
Nel 1994 anche Nicolini, Prodi e Ferretti vennero definitivamente prosciolti, e l'ex "comandante Diavolo" venne inisignito della medaglia d'argento al valor militare. eventuali responsabilità di dirigenti locali (frattanto che William Gaiti, il vero assassino, abbandonava il suolo italiano).Ancora oggi Germano Nicolini, ultraottantenne, continua a prestare la sua testimonianza degli orrori della guerra.La storia di Germano Nicolini, comandante Diavolo, è stata ripresa da gli ex CSI con Linea gotica, nella quale è presente anche un altro personaggio simbolo della lotta antifascista Giuseppe Dossetti ( il monaco ubbidiente ) e dai Modena City Ramblers, che con la canzone Al Diével traduzione emiliana di "Diavolo" ( qui potete trovare il testo con la traduzione in italiano e altri dettagli sul personaggio in questione ) l'hanno fatta conoscere al grande pubblico
2
Giuseppe Dossetti ( Genova, 13 febbraio 1913 - Oliveto di Monteveglio,Bologna, 15 dicembre 1996 ) fu giurista, uomo politico e, dal 1959, sacerdote .
Da giovane si iscrisse all'Azione Cattolica e a soli ventuno anni si laureò in giurisprudenza. Animato da profonde convinzioni politiche e moral ied antifascista, partecipò alla Resistenza e al CNL ( Comitato di Liberazione Nazionale ) di Reggio Emilia, anche se rifiutò sempre di usare le armi.
Alla fine del fascismo, divenne professore incaricato di Diritto ecclesiastico all'Università di Modena .
Divenne vicesegretario della Dc ( La sua carriera politica fu poi rapidissima: nel 1945 ) e il Democrazia Cristiana2 giugno 1946 fu eletto alla Costituente, di cui fu uno dei membri più attivi. Nello specifico fece parte della cosiddetta Commissione dei 75, che elaborò la prima bozza della nostra Costituzione, e della prima Sottocommissione che aveva come compito i "diritti e doveri dei cittadini". Sempre nel 1946, con tre dei più importanrti esponenti della Dcfino agli anni 70\80 Amintore Fanfani,Giorgio la Pira e Giuseppe Lazzati (definiti, non senza una punta di disprezzo, i "professorini"), fondò l'associazione Civitas Humana. Decise di non ricandidarsi alle elezioni del 1948 e tornò sulla sua decisione solo per obbedire alla volontà di monsignor Montini (poi Papa Paolo VI). All'interno della D.C. le posizioni di Dossetti, improntate ad un ideale evangelico, si contrapposero quasi inevitabilmente a quelle decisamente pragmatiche di Alcide De Gasperi.
Contrario all'ingresso nella NATO, in cui vedeva la riproposizione di pericolose contrapposizioni internazionali, favorevole a riforme sociali che favorissero gli strati più poveri del paese, Dossetti si presentò al Congresso del partito tenutosi nel luglio 1949 con oltre un terzo dei consensi. La contrapposizione con De Gasperi fu netta; Dossetti accettò la sfida del suo avversario e tornò a coprire la carica di Vicesegretario del partito da cui in precedenza si era dimesso. In questi anni si impegnò a fondo per la realizzazione di grandi riforme che videro luce negli anni successivi: quella agraria, quella tributaria, l'istituzione della Cassa del Mezzogiorno.
Abbandonò la politica attiva nel 1951 per concorrere, senza successo, alla poltrona di e vi fece solo una brevissima riapparizione nel 1956sindaco di Bologna, nel cui consiglio comunale siederà nei due anni successivi.
Nel frattempo, il 6 gennaio 1956, pronunciò dei voti religiosi dopo che, pochi mesi prima, le autorità ecclesiastiche avevano dato la loro approvazione alla regola della comunità monastica della "Piccola Famiglia dell'Annunziata", da lui fondata e basata su "silenzio, preghiera, lavoro e povertà". In seguito Dossetti, già terziario francescano, ricevette, esattamente tre anni dopo i voti, l'ordinazione sacerdotale.
Negli anni '60 partecipò ai lavori del Concilio Vaticano II come collaboratore del cardinale Lercaro ma, anche in questo caso, la sua presenza mal vista da alcuni settori delle gerarchie ecclesiastiche gli fece scegliere il ritiro, senza clamori e polemiche, com'era nel suo stile.
Negli anni la comunità da lui fondata si espanse: dalla prima sede nei pressi di Bologna, alla Terrasanta, dalla Giordania a Casaglia di Monte Sole, frazione di Marzabotto, che negli anni della guerra era stata teatro di un eccidio nazista (il massacro di Marzabotto).
Tornò sotto i riflettori della stampa nel 1994, quando espresse pubblicamente la sua preoccupazione per i propositi di stravolgimento della Costituzione repubblicana, che da vari ambienti politici venivano espressi con sempre maggiore chiarezza e radicalità. Sorsero in tutta Italia associazioni e circoli in difesa della Costituzione che si rifecero al messaggio lanciato dal vecchio sacerdote. La caduta del primo governo Berlusconi e il fallimento di quel disegno affievolirono l'attenzione intorno al movimento in difesa della Costituzione.
Dossetti morì due anni dopo, il 15 dicembre 1996 e fu sepolto insieme con il nome di "Benigno" e divenne Presidente del ai martiri dell'eccidio nel piccolo cimitero di Casaglia di Monte Sole.
Concludo una frase di un'altro " padre della patria " << Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì O giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. >> Piero Calamandrei ( Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955 ) che oggi definscono ( quando in realtà no lo mai stato era un liberale \ repubblicano come potete leggere dala sua biografia ) in senso dispreggiativo, comunista
P.s
Nessun commento:
Posta un commento