La scorsa settimana si è svolta nel solito locale , il cotton club ormai divenuto il caffè letterario cittadino la presentazione , ed è stata l’ultimo appuntamento del mese in corso , del libro della poliedrica cdv M.antonietta Pirigheddu (www.lunadivetro.it) Le parole assasine .
Tale evento combaciava con la vittoria dello scudetto, dopo quello a tanormale \ a tavolino, meritato e pulito ( ? per come è andata a finire l'inchiesta di calciopoli e visto che in alcune telefonate sui cui non si è andati affondo si parlava dell'inter e delle altre squadre oltre a quelle coinvolte ho i miei dubbi e sospetti ) e dalla, dopo 10-12 anni , se non ricordo male , dalla promozione dell'Ustempio ( squadra cittadina ) dala serie D alla C2 . E quindi eco che oltre le e foto scattate all'autrice che trovate sotto riporto qui anche altre foto scattate ( io sono quello al centro con il giubotto bianco ) con degli amici \ conoscenti prima della presentazione del libro in questione .
L’opera della Pirrigheddu è stata data alle stampe dalla Kimerik, casa editrice impegnata nella ricerca di nuovi talenti e organizzatrice di diversi concorsi letterari .
Proprio in uno di questi Maria Antonietta Pirrigheddu si è segnalata all’attenzione dei responsabili della Kimerik, tanto da vincere con il racconto ( che poi ha dato titolo a tale raccolta ) “Le parole assasine " .
Un 'opera prima dai tratti accattivanti fatti di una scrittura snella e semplice, caratteristiche che ben distinguono lo stile della scrittrice gallurese ( già nota con altri interventi come potete notare dal suo sito riportto nelle righe precedenti ) .
IL libro è stato presetato ad un attento pubblico da Franco Fresi ( al centro della foto ) , il decano ma anche sostenitore di molti scrittori tempiesi e dal , magari lo avessi avuto alle superiori , prof di filosofia e cdv esterno , Giuseppe Pulina ( a sinistra nella foto )
Tra questi c’è ovviamente anche la Pirrigheddu ( foto a destra ) che con Fresi ha in comune la passione per la novella e l’attenzione per la storia e le tradizioni del territorio. “Le parole assassine”
Segno che l’autrice si sente ancora impegnata in una ricerca personale che potrebbe modificare stile e direzioni.
D’altronde, come si legge nell’introduzione dell’opera,che trovate qui integralmente « (...) l’elemento che più di tutti Maria Antonietta Pirrigheddu mette in risalto è la parola: la parola intesa nel suo unicum indivisibile di significato e significante e come tale veicolo di potere . raccoglie anche altri racconti, tutti diversi per trama e svolgimento. (....) La metafora creata dall'autrice è perfetta ed esprime chiaramente la potenza del messaggio. Messaggio che si articola su due livelli : quello della particolare situazione a cui fa riferimento e quello più generale. In entrambi i casi la metafora calza a pennello e trasporta tutta l'intensità dei sentimenti della protagonista e la potenza della parola stessa in quanto veicolo di significato e quindi di emozioni e sentimenti, spesso negativi. Il suo stile è asciutto e lineare. L'autrice si destreggia bene nel gestire al meglio la metafora creata. Riesce anche a realizzare brevi passaggi che molto si avvicinano alla poesia: "Nel cavo della mente, timidamente accorti, si aprono le tane pasciuti centopiedi". Queste sono le costanti riscontrabili in tutti gli altri racconti.(...) ».
Parole che possono uccidere e scarnificare una quotidianità fatta di finzioni. Concludo affrmando che " Le parole assassine " è bello e suggestivo. La metafora creata dall’autrice è perfetta ed esprime chiaramente la potenza del messaggio. Messaggio che si articola su due livelli: quello della particolare situazione alla quale fa riferimento e quello più generale. In entrambi i casi la metafora calza a pennello e trasporta tutta l’intensità dei sentimenti della protagonista e la potenza della parola stessa in quanto veicolo di significato e quindi di emozioni e sentimenti, spesso negativi. Il suo stile è asciutto e lineare. L’autrice si destreggia bene nel gestire al meglio la metafora creata. Riesce anche a realizzare brevi passaggi che molto si avvicinano alla poesia
Tale evento combaciava con la vittoria dello scudetto, dopo quello a tanormale \ a tavolino, meritato e pulito ( ? per come è andata a finire l'inchiesta di calciopoli e visto che in alcune telefonate sui cui non si è andati affondo si parlava dell'inter e delle altre squadre oltre a quelle coinvolte ho i miei dubbi e sospetti ) e dalla, dopo 10-12 anni , se non ricordo male , dalla promozione dell'Ustempio ( squadra cittadina ) dala serie D alla C2 . E quindi eco che oltre le e foto scattate all'autrice che trovate sotto riporto qui anche altre foto scattate ( io sono quello al centro con il giubotto bianco ) con degli amici \ conoscenti prima della presentazione del libro in questione .
L’opera della Pirrigheddu è stata data alle stampe dalla Kimerik, casa editrice impegnata nella ricerca di nuovi talenti e organizzatrice di diversi concorsi letterari .
Proprio in uno di questi Maria Antonietta Pirrigheddu si è segnalata all’attenzione dei responsabili della Kimerik, tanto da vincere con il racconto ( che poi ha dato titolo a tale raccolta ) “Le parole assasine " .
Un 'opera prima dai tratti accattivanti fatti di una scrittura snella e semplice, caratteristiche che ben distinguono lo stile della scrittrice gallurese ( già nota con altri interventi come potete notare dal suo sito riportto nelle righe precedenti ) .
IL libro è stato presetato ad un attento pubblico da Franco Fresi ( al centro della foto ) , il decano ma anche sostenitore di molti scrittori tempiesi e dal , magari lo avessi avuto alle superiori , prof di filosofia e cdv esterno , Giuseppe Pulina ( a sinistra nella foto )
Tra questi c’è ovviamente anche la Pirrigheddu ( foto a destra ) che con Fresi ha in comune la passione per la novella e l’attenzione per la storia e le tradizioni del territorio. “Le parole assassine”
Segno che l’autrice si sente ancora impegnata in una ricerca personale che potrebbe modificare stile e direzioni.
D’altronde, come si legge nell’introduzione dell’opera,che trovate qui integralmente « (...) l’elemento che più di tutti Maria Antonietta Pirrigheddu mette in risalto è la parola: la parola intesa nel suo unicum indivisibile di significato e significante e come tale veicolo di potere . raccoglie anche altri racconti, tutti diversi per trama e svolgimento. (....) La metafora creata dall'autrice è perfetta ed esprime chiaramente la potenza del messaggio. Messaggio che si articola su due livelli : quello della particolare situazione a cui fa riferimento e quello più generale. In entrambi i casi la metafora calza a pennello e trasporta tutta l'intensità dei sentimenti della protagonista e la potenza della parola stessa in quanto veicolo di significato e quindi di emozioni e sentimenti, spesso negativi. Il suo stile è asciutto e lineare. L'autrice si destreggia bene nel gestire al meglio la metafora creata. Riesce anche a realizzare brevi passaggi che molto si avvicinano alla poesia: "Nel cavo della mente, timidamente accorti, si aprono le tane pasciuti centopiedi". Queste sono le costanti riscontrabili in tutti gli altri racconti.(...) ».
Parole che possono uccidere e scarnificare una quotidianità fatta di finzioni. Concludo affrmando che " Le parole assassine " è bello e suggestivo. La metafora creata dall’autrice è perfetta ed esprime chiaramente la potenza del messaggio. Messaggio che si articola su due livelli: quello della particolare situazione alla quale fa riferimento e quello più generale. In entrambi i casi la metafora calza a pennello e trasporta tutta l’intensità dei sentimenti della protagonista e la potenza della parola stessa in quanto veicolo di significato e quindi di emozioni e sentimenti, spesso negativi. Il suo stile è asciutto e lineare. L’autrice si destreggia bene nel gestire al meglio la metafora creata. Riesce anche a realizzare brevi passaggi che molto si avvicinano alla poesia
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