4.4.07

Senza titolo 1740

Dopo il Nisba  prima  velato , poi l'esplicito due  di picche     mi  è  venuta  in  mente   questa   riflessione  , che mi sembra  pronta  da  tirare fuori dal " mio archivio  cartaceo "  e  condividerla  con  voi  in modo da risponder   a tutti\e  coloro   che mi chiedono come sia  andata   a finire  con    quella raggazza   diu cui  ho  parlato in  un post precedente  di questo blog  ( per ulteriori dettagli leggetevi   il post di san  valentino  ) .

Lo so che è   doloroso perdere delle  cose  ( sia in senso  fisico \ materiale   sia in senso spirituale  )  durante il  nostro  viaggio  soprattutto  quando ciò  è dovuto  a  causa  tua   (trascuratezza  , pressapochismo , insolenza, ed insistenza  ed  ossessività   ) , ma  è  meglio rassegnarsi  ed andare avanti  ciò che  è stato  è stato . Infatti,lo ho provato sulla mia opera  d'arte   fin qui  fatta \  condotta , a  volte ( ovviamente dopo averci tentato ed ritentato senza  nessun risultato )  è meglio rasegnarsi  ed accettarne  l'esito piuttosto che vivere nel rimorso  ( quello effimero,cioè inutile ed improduttivo ) e piangersi continuamente  addosso  e  non riuscire  a creare  niente  ed andare  avanti nella strada della  vita  .






Voi  direte  che  ciò  vuol  dire  accettare passivamente  le cose che non vanno  o rinunciare  a combattere  . Invece No perchè  ma nel  corso dela nostra esistenza , sia  che la  s'intenda  in senso laico  o    religioso (  mi  è  capitato anche da poco ritrovando  alcuni   amici persi da tempo nelle maglie della rete,quando ancora  chattavo  su icq  o  irc  o altri   programmmi  appositi  a pagamento degli internet   point ed   in un locale  cittadino  o avere perso oggetti  come  una bellissima penna  stilografica 
a cui tenevo , che   poi   ironia dela  sorte   è ritornata  a me  sono  forma di regalo  per il  28 febbraio  giorno dei miei  31  anni    )  può capitare    di trovarne  di nuovi  magari migliori  e più  proficui  o  ch  siano essi a ritrovare  te  .

1 commento:

FantArt ha detto...

Mi dispiace...sono cose che purtroppo capitano...e fanno male...poi, con il tempo tutto passa e prima di tutto ritroverai te stesso e poi anche una lei che ti ama veramente....

l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»

da  msn.it      Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...