Caro D, Le cose c...

Caro D,


Le cose che oggi mi impressionano sono molto poche. La televisione mi insegna che tutto può essere manipolato, la vita mi insegna la competizione.

Ero sul ponte dell'autostrada ieri notte. Mi ero fermato ad osservare le macchine che sfrecciavano in direzione Milano. Non so se l'hai mai fatto anche tu. Ero con la faccia verso Roma e quindi vedevo le macchine da sotto sfrecciare verso di me. In realtà delle macchine vedevo poco. Più che altro vedevo fari. Tanti fari che mi venivano incontro.

Un brivido. Come se mi fossero venute veramente addosso. Quasi paura.

Ieri ero solo, sul ponte dell'autostrada. Erano passate da poco le due. Era buio. Guardavo giù e non pensavo. L'aria era fredda come le mie mani. La mattina ero stato a lavare l'auto in un auto-lavaggio vicino casa e l'addetto alla pulizia interna mi aveva chiesto se per caso avevo freddo. Subito dopo aveva aggiunto che il freddo era solo un'idea: bastava non pensarci.

Sul ponte si sentiva il boato delle auto che sfrecciavano ad alta velocità. Ma io sentivo freddo. Mi capitava che lo sguardo non fosse fisso, ma che andasse sulle colline circostanti alla ricerca di qualche luce. Mi capita spesso. Ma era tutto molto buio. Sai che sul ponticino dell'autostrada c'è una rete metallica abbastanza alta: forse per evitare che qualcuno si butti di sotto. La tentazione effettivamente è sempre molto forte.

Ma mi ci voleva poco: bastava arrampicarmi e passare dall'altra parte. Volare e atterrare in mezzo alla via per Milano. Sicuramente non sarei atterrato in ottime condizioni. Ma forse sarei atterrato vivo. E poi... Poi niente. Più niente.

Questo Natale non sono stato a messa. Non credo più che Dio voglia avere qualcosa da spartire con uno come me. Ci stavo pensando l'altra notte. Non riuscivo a dormire: ormai sono più le notti che non dormo che quelle in cui sogno.

Ma tu che t'intendi di robe mentali e religioni strane: ma che cazzo significa che il freddo è solo un'idea e basta non pensarci? A me sembra un'altra stronzata per illudermi che posso cambiare.

Dio m'ha fatto così e ora m'attacco! Sono così e basta... Ma perchè dovrei cambiare? Ah già... Devo cambiare perchè così sto male! E che ne sai che magari c'ho qualche gene (come li chiami tu e i tuoi amici dottori) che devo essere per forza così, cioè che devo stare per forza male o che, incosciamente (come diceva il tuo amico Jung che tanto ami), godo a stare così? Godo a farmi venire la nausea e il rigetto per il mondo (e per la fottutissima gente che mi circonda) e godo in quell'attimo, sull'autostrada, a farmi venire l'idea, non del freddo, ma di farla finita?

Che tanto, e forse è l'unica verità che mi rimane, so benissimo che se non esiste nulla dopo la morte almeno non soffro più in questa vita e se esiste, so che Dio mi perdonerà e anzi si scuserà con me e mi farà abitare in un paradiso dove il pensiero non esiste ma dove si vive solo di sensazioni tattili, olfattive, uditive, visive e gustative... Come quando ti fai una mega-pasticca d'acido che non pensi più a un benemerito cazzo! Ma che vivi di quelle sensazioni straordinarie.

E così in questo paradiso godrai solo di sensazioni, come quando fai l'amore con una ragazza stupenda che ti ama e raggiungete l'orgasmo insieme e in quell'attimo sentite solo quello e non pensate a niente... E venite insieme in un urlo! E non conoscete più nulla della bellezza, della bruttezza, del male e del bene, della vergogna e del pudore, del disgusto e del piacere! Ed è come se sentiste con tutto il corpo... e il cervello per un attimo muore (diventa solo un ammasso di cellule sensa senso). E siete sudati e i corpi rigidi sono pervasi da sensazioni estreme. Il caldo assurdo vi avvolge. Non pensi! Non pensi ma godi e basta!

Godere significa essere oltre!

E così quando ti lanci nel vuoto, adrenalina pura e poi nulla... Solo sensazioni. Perchè il cervello si è spento. Sei come quei cazzo di molluschi di cui mi parlavi che non hanno il cervello ma hanno le cellule nervose che sentono uguale ma non capiscono niente. Cioè sentono e se li tocchi in un punto del corpo si spostano ma solo per riflesso, perchè non pensano niente. Come quando ti battono il martelletto sul ginocchio e ti si muove la gamba: mica ci pensi! Lo fai e basta!

Allora tu sei separato.

Ma non separato in qualche senso filosofico... Separato proprio fisicamente. Cioè, visto che ti sei lanciato sull'autostrada, sei con un pezzo del corpo sotto un camion blu, con un altro pezzo sotto una lancia delta metallizzata e magari c'hai l'orecchio sulla siepe là vicino. Poi c'è un po' di sangue su una targa ecc.

E allora ogni parte magari reagisce perchè c'ha ancora le cellule nervose, come quel mollusco schifoso. Ma anche le cellule del sangue si muovono perchè pensano che devono andare al cuore perchè sono programmate per farlo. Non sanno che il cuore è sotto lo pneumatico della fiesta bianca, a kilometri di distanza!

E non pensi più ad un cazzo perchè sei frammentato. Come uno specchio rotto che riflette mille cose diverse ma che non sa nulla del tutto-insieme.


Una delle poche cose che mi impressiona oggi è come faccia il cervello ad avere tutti quei pensieri inutili in così poco spazio... E' come mettere tutti gli oceani del mondo in uno di quei contenitori per i rotolini fotografici: ma come cazzo faccio? Non sono mica Mago Merlino! Eppure...


Ti auguro un 2004 senza pensieri di alcun genere, ti auguro il vuoto della mente e la percezione sensoriale assoluta... magari in compagnia della donna dei tuoi sogni :)

Un abbraccio forte

M

Commenti

anonimo ha detto…
Quei contenitori per rotolini fotografici....
Quante istantanee riescono a contenere...
oh! Quei contenitori per rotolini fotografici..
Già

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