oggi vorrei segnalarvi un blog , bellissimo esso è http://mariopischeddainmovement.blog.tiscali.it/
ecco l'articolo più bello fra quelli fin'ora letti
LEI MI DICE CHE LE APPARE SPESSO NEI SONNI TORMENTOSI DEL MAL DELLE PALUDI ( CHE PRESE PERO' PER VOLER COCCIUTAMENTE ATTARDARSI IN ORA OBSCURA E BUIA ASSAI TRA LE CANNE DELLA PALUDE CHE E' PROSSIMA ALLA FABRICA PATERNA, LUOGO INSALUBRE A TAL PUNTO CHE GLI OPERAI DEL SUO NOBILE GENITORE PREFERISCON GIACERE SUL FIENO DELLE DELLE SCUDERIE E DELLE TAVERNE CHE DISTANO DIVERSE MIGLIA DA TALE ACQUITRINIO METIFICO, MA LEI INVECE RIPETUTE VOLTE FIDANDO NELLA AFFETTUOSA COMPLICITA' DI UN FAMIGLIO, TALE ANDREA, ANDO' DOVE NEPPURE LE DONNE DI MALAFFARE VANNO, ANDO' REGGENDO UNA LAMPADA FIOCA E UNA IL SUO FAMIGLIO DI FIDUCIA, QUEL POVERO ANDREA DI CUI POI DOVRO DIRLE.LEI ANDAVA IN OBSCURO E MASSIMO SECRETO PER I SUOI STUDI E LE SUE LETTURE A CERCAR DI CATTURAR UN DAGHERROTIPO O UN IMPRESSIONE SENSIBILE DI UN FAUNO O DI UNA FATA O DELLA GIOVINE CHE DUE ANNI OR SONO, NELLA CALDANA ESTIVA, VOLLE , PER UN AMORE CHE ERA FEBBRE E SOLO FEBBRE, IMITAR L'OFELIA CHE MAI CONOBBE) UN GIOVINE DAL FISICO ANGOLOSO E ASCIUTTO, QUASI DEFORME NELLE PROPORZIONI DEGLI ARTI E BRUTTO CHE QUASI REGGENDO L'INNATURALE PESO DI UN VOLTO SGRAZIATO SFRANGIATO COME SON I GENITALI DELLE MUCCHE, MA FORMANTI UN VOLTO UNICO , MA INFRANTO IN DUE VOLTI DI SIBILLIN TERRORE E AMBIGUO FASCINO, MAGRO E MACILENTO, GIALLO QUASI COME OGNI FEBBRICITANTE( ORMAI SFEBBRATO) CHE LEI ABBIA POTUTO VEDERE AL VILLAGGIO SUL CARRO DEL BECCHINO, MAGRO E MACILENTO DICEVO , MA LEI AGGIUNGE VIVO E MOBILE ( COSI' LO VIDE IN SOGNO) E PATRONO DI OGNI MINIMO GESTO IL SUO CORPO FACESSE COME UN DANZATORE CHE A UNA INVISIBILE MUSICA MOVESSE SE STESSO CON LA GRAZIA DI UNA ANIMALE....MI DICE CHE NEL SOGNO REGGEVA , AVVICINANDOSI A LEI, UNA RISPLENDENTE CANNA STRETTA TRA I PUGNI, QUASI ABBANDONATI EPPUR FERREI ( O COSI' LE PARVERO) E INTORNO ALLA CANNA ,LUMINOSA COME BRACE, LEI VIDE CONTORCERSI BISCE, SERPENTI O UN UNICO OSCENO FALLO PULSANTE E NATRIFORME COME LE TENIE CHE ESTRATTE DAL RETTO VENGONO ESPOSTE IN AMPOLLE DI VETRO DAGLI SPEZIALI PER CURIOSITà DEI CLIENTI.
MI DICE ANCHE CHE IL FAMIGLIO ANDREA( NEL SUO SOGNO) S'ERA ADDORMENTATO E SOLO UNA DELLE DUE LAMPADE BRILLAVA DI UN CIECO LUME, MI DICE DEL PROFUMO INTENSO DEI PINI SULLA RIVA, DELL'ONDA PUTRESCENTE CHE COLPIVA IL SUO OLFATTO SALENDO DALLE FERME ACQUE DELLA PALUDE, MI DICE DELL'IMPROVVISO SCOMPARIRE E TACERE DELLE ZANZARE.
FU ALLORA, LEI DICE E RACCONTA NEL SONNO DI UN SOGNO, CHE LEI LO SENTI' GIUNGERE DALLA RIVA ACCIOTOLATA SULLA SUA SINISTRA, QUELLA CHE LA LUNA NON POTEVA ILLUMINARE SEBBENE DI FIOCA LUCE, RIVA OSCURA ANCHE PERCHE', COME LEI SA, IN ESTENUATE ONDE DA DECENNI SI STENDONO I COLORI E L'ALTRO DELLA FABRICA TINTORIA DEL SUO ONORATO GENITORE SENZA IL QUALE QUESTA LANDA COLTIVEREBBE LA MALARIA COME ALTROVE I CAPRI O GLI STALLONI O LE PECORE DA LANA E NON ULTIMI GLI UBRIACONI.
AH IL SUO ONORATO PADRE, MI CREDA E LE PARLO CON CUORE APERTO, NON SA PIU' CHE FARE DELLE SUE FOLLIE, RICORDA QUANDO LEI MEDESIMA TRAEVA PROFEZIE AFFACCIANDOSI AL BALCONE DEL CASINO DEL GUARDACACCIA SULLO STAGNO E DICEVA "VIRA AL ROSSO, GUERRA PROSSIMA!, VIRA AL BLU OTTIMI RACCOLTI! E QUANTO TEMPO LE CI VOLLE , NONOSTANTE IL SUO GUARDIEFF PER CAPIRE CIO' CHE IO LE SPIEGAVO, CHE LA NATURA E' SEMPLICE DEI FIUMI, DEI LAGHI , GLI STAGNI E I MARI E PERFINO DEGLI OCEANI CHE S'AGITANO NELLE NOSTRE MENTI E CHE OCCORRE CONTEMPLARE E NAVIGARE SOLO A VISTA A SOLE ALTO, GUAI CHI SI AVVENTURA IN ALTRO MODO!
, RICORDA IL SUO STUPORE DI FRONTE ALLA MIA POVERA SCIENZA:I COLORI CANGIANTI IN SUPERFICIE SONO FRUTTO DELLE LAVORAZIONI DEI TESSUTI E DELLE VARIE COMMESSE DI SUO PADRE ,DEL SUO SANTO PADRE CHE DA' LAVORO A FANCIULLE CHE RESTANO POVERE E ONORATE E SE DAL SUO BEL CASINO DEL GUARDACACCIA NON NE VEDE ALCUNA APPARTARSI DIETRO I VAGONI FERMI( CHE PORTANO I TESSUTI) CON BRUTI UBRIACHI E VIOLENTI è GRAZIE A QUELLO SCORRERE DI COLORI SUL FIUME , SULLO STAGNO E IL MARE E SIA GRAZIA A DIO PER QUESTO.
COMUNQUE LEI SIGNORINA MI DICE CHE VIDE IL FAUNO DI CHUI DICEMMO POCANZI NEL SONNO SFILACCIATO DELLLA SUA ENNESIMA FEBBRE E MI RACCONTO' PURE CHE CAMMINAVA SU UN TAPPETO E UN PRATO DI FUOCO CHE PAREVA PRODURSI APPENA I SUOI PIEDI SGRAZIATI ACCENNAVANO A POSARSI E LEI MI DISSE PURE CHE SEMBRAVA SI MUOVESSE, CIOè CHE IL SUO MOTO FOSSE SIMILE A UN CAMMINARE DI UN INVERSO CRISTO, UN CRISTO CHE MUOVEVA LEGGERI PASSI SULLE ACQUE MALEODORANRTI DELLO STAGNI CHE LEI CONTEMPLAVA, MA NELLE LIQUIDE E SENZA FUMO ONDE DEL FUOCO DELLE ERBE DEL TENERO SOTTOBOSCO NOTTURNO.
lEI CHIAMO' QUESTA APPARIZIONE ATTESA, MA NON ASPETTATA "ASCLEPIO, IL BEFFARDO DIO CHE TUTTO GUARISCE " O " COLUI CHE TUTTO GUARISCE TRANNE SE STESSO, MI DICE CHE LE SI PRESENTO' COME UNA LARVA BIANCA NEL BUIO, QUASI FOSSE UN DISEGNO FATTO AL BUIO CON UN GESSO BIANCO SU UNA BUIA LAVAGNA NERA E CAPISCO PERCHE' MI RACCONTI CHE NON TROVA PIU' RASSERENANTE PASSARE I DOPO CENA SEDUTA LA CALRE DEL FUOCO QUASI SPENTO DENTRO L'AMPIO CAMINO FAMILIARE VISTO CHE GLI OCCHI LE CADONO SULLA PARETE PIU' LONTASNA DEL MEDESIMO CAMINO DOVE CASUALI GRAFFI LA SPINGONO A RIVEDERE LA SUA APPARIZIONE IN PALUDE.
LEI COMUNQUE STIA CALMA, LE HO PRESCRITTO UNA DOSE SUPPLETIVA DI CHININO E UNO SCIROPPO DI UNA ESSENZA BOLIVIANA CHE DICONO TONIFICHI IL CORPO E L'ANIMA, L'HOO RICEVUTO OGGI DALLA GERMANIA, FARA' SALASSI FREQUENTI E SI RASSEGNI, SI RIPOSI IN STANZE DAGLI USCI ACCOSTATI, NON LEGGA CHE IL BREVIARIO E SE VUOLE E NON PENSI A TUTTO CIO' CHE MI HA RACCONTATO, SONO SICURO CHE COL TEMPO E L'AIUTO DI DIO LE FEBBRI E IL RESTO PASSSERANNO.
PERO' MI CHIEDE DEL SUO FAMIGLIO, IL CARO ANDREA, STANOTTE LA MOGLIE HA SGRAVATO, MAI PARTO FU PIU' LUNGO E TERRIBILE, HA DATO ALLA LUCE UN BIMBO A DUE TESTE CON IL NASO LUNGOE CAMUSO, DUE GRANDI OCHHI SPALANCATI E UNA BOCCA ROSSA E SERRATA COME LA FERITA DI UNA SPADA.
aBBIAMO DATO IL PICCOLO SCHERZO DI NATURA AI MAIALI E MAI L'AVESSIMO FATTO PERCHE' LA SCROFA CHE CPER PRIMA SI APPROPRIO DELLA TESTA E FRANTUMATALA LA DIVORO' HA COMINCIATO A A PARLARE IN LATINO SCURRILE E POSTRIBOLARE, SI PARLA QUESTO E' CERTO E IL CURATO DELLA PIEVE E' ORMAI TUTTA LA NOTTE CHE INGINOCCHIATO PREGA ET TENTA ESORCISMI. nEL RECINTO è COMPARSA INOLTRE UNA SERPE SOTTILE E LUNGA CHE ANNODA OGNI USCIRTA DEL RECINTO COSI' NESSUNO PUO' O HA LA VOLONTA' DI ENTRARVI.
2 commenti:
SAREI L'AUTORE DEL PEZZO, TI RINGRAZIO DELLE PAROLE USATE, QUESTO PEZZO E' PERO' LA "DIDASCALIA" A UNA IMMAGINE, E' GIUSTO SOTTOLINEARLO, CONOSCI L'IMMAGINE?
GIANNI
sono l'autore del precedente commento, avevo dimenticato l'indirizzo:
magrittte@tiscali.it
ciao
gianni
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