anche nell'amore verso gli animali c'è fanatismo

 Una Scultrice milanese compra una pagina del Corriere per salutare il suo gatto oltre a   far  riportare a Olbia via  aerea La salma del felino dalla nuova  sardegna del 13   e  del 14   luglio    dall'unione sarda  del 14

  MILANO. Amore eterno, tanto da acquistare una pagina intera del Corriere della Sera per dire addio al proprio compagno che se ne va, fa niente che si tratti di un gatto. Per la scomparsa dell'amato Sky - "rapito da un neutrino alla deriva di spazi galattici" scrive la scultrice Luciana Matalon, che firma il suo addio nella pagina del Corriere di oggi dove appare ritratta insieme al suo gatto -, necessitava condividere il dolore col maggiore numero possibile di persone.
Anche perchè Sky, dice Luciana Matalon al Corriere, è stato anche una delle più importanti fonti di ispirazione per le sue opere. E così, quando Sky ha esalato l'ultimo respiro, la scultrice ha noleggiato un elicottero per seppellirlo nel giardino della villa di San Pantaleo, vicino ad Olbia, accanto ad una scultura che gli aveva dedicato. E, dopo l'addio privato, quello pubblico sul giornale. 
 
 OLBIA. Ha fatto di tutto, per il suo gatto. Perché quel batuffolino dal pelo morbidissimo e dagli occhi azzurri arrivato a casa sua 14 anni fa, per lei è stato compagno di vita e fonte di ispirazione per le sue opere. E il 1º luglio, quando Sky è morto, la nota scultrice e pittrice Luciana Matalon ha gridato al mondo il suo dolore acquistando una pagina sul Corriere della Sera. Veneta, ma milanese d'adozione e con un amore infinito per la Sardegna, la Matalon ha fatto l'inserzione pubblicata ieri.  E non si è preoccupata minimamente di quanto costasse. I bene informati parlano di un prezzo di listino che potrebbe aggirarsi sui 40mila euro.  Ma c'è di più. Dopo la morte di Sky, l'artista (invitata all'ultima Biennale di Venezia) ha cercato un elicottero che potesse condurla all'alba in Gallura - è qui che ha una splendida casa, sulle colline di San Pantaleo -, per seppellire il gatto sotto una scultura a lui dedicata. Avrebbe speso, anche in questo caso, qualsiasi cifra.  Ma l'iter legato ai piani di volo avrebbe ritardato troppo la partenza e così Luciana Matalon si è imbarcata su un traghetto e il 2 luglio, alle 7 del mattino, è arrivata in quella villa circondata da rocce e con un meraviglioso parco attorno nel quale ha realizzato, negli anni, sculture di ogni genere. Compresa quella per il suo Sky, sotto la quale il gatto ha trovato degna sepoltura.  La Matalon, molto apprezzata dai critici d'arte, è una donna distrutta. Non le importa se in molti la definiranno eccentrica o se la criticheranno. Le fa piacere se tante altre persone che amano gli animali capiranno il senso del suo gesto. «Nella mia testa il trauma è stato così grande, che quando parlo con chiunque un minuto dopo non ricordo più nemmeno che cosa ho detto. Quanto ho speso per l'inserzione? Non so, non mi interessa. La mancanza di Sky è incolmabile, il silenzio del lutto è tremendo. E volevo che tutti sapessero, volevo che tutti vedessero il sole oscurarsi come è stato per me».  L'artista parla al telefono dalla sua fondazione-museo che ha creato a Milano. Ma ha già in mente di trasformare la sua villa di San Pantaleo nella seconda sede istituzionale non trascurando l'idea di donare, un giorno, la sua arte alla Sardegna.  «Un'isola che ho amato sin da quando l'ho conosciuta, quando sulle coste non c'era cemento. Quando sono arrivata in questa terra meravigliosa è stato un colpo di fulmine. E un attimo dopo stavo già pensando di costruirmi una casa. Così ho fatto. Ma il colpo di fulmine c'è stato anche tra me e Sky. Me lo portò, 14 anni fa, la mia veterinaria. Arrivò a casa mia per curare un altro gattino che avevo, ma lei insistette per portarmene uno che aveva trovato in una cesta abbandonata in un autogrill, sulla Milano-Genova. Al telefono dissi alla veterinaria che ero stanca di soffrire e che avevo già perso altri quattro gatti, ma quando vidi Sky, me ne innamorai all'istante. Perché Sky? Perché vuol dire cielo, spazio. Temi a me carissimi. In questi 14 anni, non credo di essermi mai separata da Sky. Lui era sempre con me e quel "neutrino impazzito", così come l'ho definito, me lo ha portato via. La scultura sotto la quale ho sepolto il mio gatto rappresenta una figura astratta che, con il vento, si mette a girare ed emette un sibilo. Sul bronzo sono incise le parole dedicate a Sky. Ma il mio meraviglioso gatto che mi ha consentito di realizzare tante opere, per me non è morto. E' lì, da qualche parte, e io ho ancora bisogno di lavorareicolo più  sobrio con lui. E nel mio immaginario spero di continuare a credere che sia ancora con me».   
Dall'unione invece un articolo più sobrio

IL GESTO Un omaggio al suo ispiratore, alla fonte della sua forza, arte ed energia che per quindici anni le ha fatto compagnia. Per questo Luciana Matalon,(  foto a destra  )  
scultrice e artista eclettica, non ha badato a spese per offrire l'ultimo, ma non ultimo secondo il suo pensiero, saluto a Sky.
IL GATTO SKY Il siamese dagli occhi azzurri, color del cielo, così espressivi da sembrare quasi umani, riposa oggi sotto il verde di una villa a San Pantaleo. Il posto d'onore riservato all'amato animale, fin da cucciolo debole e malaticcio, è un puro gesto d'amore. Amore incondizionato, che non teme giudizi, né critiche di chicchessia. Un gesto istintivo, che non bada a spese, perché i sentimenti non si quantificano e non hanno valore sul mercato.
IL LUTTO «Facevamo ogni cosa insieme, non c' è un ricordo in particolare, le nostre vite erano e sono unite da sensazioni misteriose e magiche» spiega la donna, ottantenne, con un fil di voce. «Gli animali non sono oggetti, malgrado in molti la pensino così. Possono trasmettere tanto affetto e condividere emozioni con te, quanto e più delle persone, e non ti fanno del male» confessa la Matalon al telefono dagli uffici della sua fondazione milanese.
L'ELICOTTERO La scelta del "viaggio" di Sky verso la Sardegna, non è casuale. I tanti itinerari in giro per il mondo con la sua padrona e le altre dimore della signora di origine veneta, non erano amati così tanto da Sky come quella casa sulla collina immersa nella macchia mediterranea del piccolo borgo olbiese.
SAN PANTALEO «Era innamorato della Sardegna» così spiega la sua scelta la donna «ogni estate, al momento di partire per l'isola, sembrava intuisse la destinazione ed entrava di filato nella cesta. Adorava correre e giocare con gli altri gatti a San Pantaleo».
LA VILLA Villa Matalon, e molte delle opere della scultrice, sono custodite da una coppia di guardiani che se ne prende cura durante tutto l'anno e che acconsente anche a delle visite guidate. Anche se Sky è morto, il lavoro di Luciana non è finito. Ha ancora tanto da dare.
«Continuerò a creare finchè avrò vita pensando a Sky, lui sarà sempre con me» conclude la donna.
LA TOMBA Sulla tomba in bronzo, granito rosa e bianco ci sono incastri, scritte e incisioni figlie di una simbologia molto astratta, così ama definirla la donna.

C'è anche un epitaffio, ma quelle parole scritte in lacrime Luciana ora non le ricorda. Per leggerle è sufficiente andare e suonare il campanello.
                          
                    Isabella Chiodino

Sempre  sull'unione  dl  14  la giusta replica di a.raggio@unionesarda.it

Gatti morti in elicottero,gatti vivi nel cassonetto


C ara signora Matalon,
mi dispiace davvero per il suo gatto, morto comunque dopo aver trascorso una vita lunga e serena. Ma ancora più mi dispiace per i mille gatti maltrattati e torturati che nei giorni scorsi la Lida di Olbia ha soccorso e curato, e per tutti quei cagnetti uccisi, o abbandonati, che ogni giorno vengono scaricati di fronte al canile dei “Fratelli minori” o lasciati agonizzare in qualche cassonetto bollente. Proprio lunedì la Lida ha lanciato l'ultima disperata richiesta di aiuto alle istituzioni e ai cittadini più sensibili a questo massacro quotidiano: "Fate che questo film dell'orrore finisca" chiedono in ginocchio.
Ora: è vero che l' affetto di una persona per il suo animale non è quantificabile in denaro, ma cara signora Matalon, non sarebbe stato più bello se l'importo di questa costosissima pagina pubblicitaria sul "Corriere della Sera" (per non parlare del trasferimento in elicottero della salma) fosse stato devoluto ai volontari olbiesi che ormai sono allo stremo delle forze? Forse il suo gatto gliene sarebbe stato davvero grato.

ha  voi  decidere  da  ch parte  stare    se  da una  o  dall'altra  . io  la mia  l'ho  gia  fatta

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