produci consuma crepa Bergamo, licenziata mentre è in coma L'azienda: "Intralcia l'attività produttiva"

Si trova in stato vegetativo, ma l'azienda di Bergamo da cui dipende la licenzia: "Intralcia l'attività lavorativa". Intervengono il ministero del Lavoro e i sindacati.
Una donna di 41 anni, in stato vegetativo da un anno e mezzo, è stata licenziata. Secondo l'azienda, insediata a Lallio (Bergamo), "la discontinuità della sua prestazione lavorativa crea evidenti intralci all'attività produttiva".
IL MINISTERO ll ministero del Lavoro ha avviato un'attività ispettiva sul caso. Lo ha annunciato il sottosegretario con delega alle Politiche sociali, Nello Musumeci. "Abbiamo già disposto, tramite la nostra direzione generale per l'attività ispettiva - ha affermato il sottosegretario - una verifica dei fatti denunciati dalla stampa. Al di là dei rispettivi obblighi contrattuali, la condotta dell'azienda appare improntata a un rigido formalismo e a un rigore assolutamente inopportuni e inadeguati rispetto alla tragedia che ha colpito la sfortunata dipendente". "La dignità della persona viene prima di ogni profitto d'impresa - ha concluso Musumeci - e se fossi l'amministratore dell'azienda andrei a chiedere scusa ai familiari".
IL SINDACATO "La vicenda della lavoratrice in coma che è stata licenziata dall'azienda per scadenza dei termini di malattia è talmente grave per il segnale di disumanità che assume, che va ben oltre il confronto sui termini normativi contrattuali e legislativi che hanno portato l'azienda a questa irresponsabile decisione". Lo ha detto il segretario provinciale della Cisl di Bergamo, Ferdinando Piccinini, intervenendo sul caso della donna di 41 anni in stato vegetativo, licenziata da un'azienda di Lallio (Bergamo). "E' questo - ha aggiunto Piccinini - un indicatore di dove può arrivare una concezione puramente economicista dell' impresa, che considera le persone semplicemente alla stregua di "mezzi" di produzione, togliendo quindi al lavoro la sua dimensione più importante e profonda, quella di umanità".
LA DIFESA Dopo la diffusione della notizia del licenziamento l'azienda ha diffuso un altro breve comunicato in cui ribadisce la sua posizione. "La società Nuova Termostampi S.p.A. - si legge nella nota - si dichiara fortemente dispiaciuta che una procedura corretta e di natura esclusivamente contrattuale e giuridica sia stata sovrapposta ad un caso umano drammatico rispetto al quale l'azienda rinnova la solidarietà peraltro sempre dimostrata negli anni alla famiglia".

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