da https://www.facebook.com/stanislaospezziga
sto scrivendo una lettera, e nel farlo con le parole disegno un fiume.
il foglio è bianco. senza righe. inizio dal margine inferiore. da Valle (doria), e cerco di risalire fino a monte. controcorrente.
sai, a Valle c'è troppo caos. troppa confusione. l'acqua è piatta, stagna (per cui puzza), non ci son correnti. è facile stare lì. galleggiare. chi prova a risalire viene fermato, mille voci si rincorrono lungo gli argini, l'eco ti dice di tornare indietro, «lasciati trascinare». come i pesci morti.
come Ulisse tappati le orecchie, guarda le sirene ora: son solo quattro maiali con la cravatta presa da quel senegalese che vende roba contraffatta. ascolta il vero Eco (logico).
e risali. non puntare il dito a Valle. nuota fino a monte.
improvvisamente mi sveglio. mi affaccio alla finestra.
ciò che Vedo mi fa schifo. vorrei tornare a dormire e svegliarmi fra 10 anni.
ma la penna si muove da sola, prende vita, disegna piante, pietre, e bestie rare
e un paese che sta per annegare.
mi accendo il calumet, dal suo fumo prendono vita strane nuvole
e le nuvole lo sai, non si possono fermare..
capisco che in realtà sto ancora dormendo, ma non m'importa
tutto quello che vedrò sarà solo un racconto di fantasia.
teste di moro (bendate) si immergono nell'acqua gialla del mare
vedono solo ad un palmo dal loro naso, sbraitano. urlano.
«marea gialla»
troppo facile..
non sprecare fiato, nuota.
risali la corrente.
sai, è una quesitone di priorità. la foce del fiume è un'area sic di interesse comunitario (ITB 010004), il mare no.
quando le loro acque vengono a contatto correggi la tua miopia (culturale): non è l'acqua del fiume che inquina il mare ma la salinità del mare che provoca gravi danni all'ecosistema del fiume.
ecco perché la foce deve rimanere chiusa. «ma tanto si aprirebbe lo stesso da sola!».
si lo so, l'ho sentito dire. ma una cosa stupida anche se la dicono in 100 rimane pur sempre stupida.
questi sono i motivi.
erosione del sistema di spiaggia posta alle foci del Coghinas strettamente legato alla drastica
riduzione degli apporti solidi verso l’area marina/costiera, direttamente connessa alla riduzione del deflusso fluviale alle foci conseguente alla costruzione degli invasi artificiali lungo il corso del Coghinas;
crescente pressione esercitata:
dalla fruizione turistico ricreativa non regolamentata;
dalla presenza di insediamenti turistico ricettivi in ambiti dunali di elevata sensibilità
ambientale
elementi questi che favoriscono l’erosione e comunque la degradazione dei sistemi di spiaggia e delle dune.
progressiva alterazione dell’equilibrio tra acque dolci – continentali e salate‐marine delle falde costiere con il conseguente pericolo di intrusione salina. Questo fenomeno comporta notevoli ripercussioni di carattere ambientale non solo per quanto riguarda il degrado della risorsa idrica sotterranea ma anche per la degenerazione dei suoli fertili e produttivi della piana del Coghinas;
problemi legati al controllo dell’inquinamento delle acque e delle falde superficiali derivante dalle pratiche agricole, maggiormente rilevanti quando vanno ad interferire con ecosistemi naturali;
problemi legati alla difesa del suolo, alla sistemazione idraulica, alla prevenzione e mitigazione del rischio;
eccessiva urbanizzazione per uso turistico con notevoli criticità dal punto di vista idraulico e della sicurezza degli insediamenti poiché alcuni di questi insediamenti si trovano in aree perimetrale PAI;
problemi legati alla gestione della zona delle foci;
pericolo di erosione idrica ed eolica laddove manca la copertura vegetazionale conseguentemente a
disboscamento o al fenomeno degli incendi;
presenza di attività estrattive immediatamente a ridosso della fascia costiera pone dei problemi in
materia di recupero delle stesse sia in termini di sicurezza che di riduzione del notevole impatto,
soprattutto visivo;
necessità di maggiore integrazione con i territori dell'interno migliorando l'accessibilità;
carente dotazione nei nuclei urbani, rurali e turistici di servizi rivolti sia alla popolazione fluttuante
che a quella residente;
necessità di favorire le condizioni per la residenzialità stabile ed il miglioramento della qualità della
vita nei nuclei esistenti;
moltiplicarsi di insediamenti ed infrastrutture che di fatto sottraggono risorsa suolo;
carente salvaguardia del patrimonio rurale degli stazzi.
dimentica tutto il resto, questa è scienza.
coscienza. conoscenza.
non puntare il dito, non serve.
lo so a volte è difficile, ci son dei paladini delle regole che da soli si son costruiti un piedistallo
non curarti di loro. sono scalzi. a piedi. e la loro vita è da sempre in stallo.
credi davvero che le regole valgan solo per paletta e secchiello?
c'è un regolamento, chiaro e preciso, della zona umida (foce del coghinas):
dice che nessuno può passarci (figuriamoci in barca), nuotare, pescare, fare kitesurf o sport acquatici.
una fascia di rispetto (300 m) per qualsiasi attività (figuriamoci produttiva).
non ti sei mai chiesto come mai queste rarissime specie di uccelli di cui tanto parli nidifichino solo lungo il corso e non nella laguna? a parte qualche folaga..
forse perché tu con la tua attività sei motivo di inquinamento. e con la tua voce non fai che peggiorare le cose.
parli di regole, critichi e urli. ma saresti il primo che dovrebbe far le valige.
il fumo si dirada, è tutto meno chiaro. mi vuole dir qualcosa.
forse che non c'è una ragione. perché le regole non voglion dire niente.
son fatte dagli uomini. e quindi imperfette.
e a volte son cinte così strette che l'anima non è libera di respirare. ne rimane soffocata..
ma una cosa la so. facciamo più silenzio tutti..
ascoltiamo.
non facciamo gesti scellerati. lasciamo perdere gli individualismi, le dichiarazioni al tg, i verbali.
tutti la fuori vorrebbero mangiare un boccone. ma il nostro è avvelenato. abbian solo da perderci.
tutti.
continua a nuotare, presta attenzione ai tuoi movimenti.
perché quando nuoti in mezzo ad acqua putrida devi far attenzione a quanto bevi.
l'inchiostro sta finendo. è meno blu. man mano che risale verso monte..
un bambino cade dalla bici per colpa di una buca, per strada, e va a sbattere sullo spigolo della fioriera.
il bambino muore. una testa di moro bendata punta il dito sulla buca. e sul colore della pseudo-aiuola.
una nuvola lo prende con se: alzati bambino, le ginocchia guariranno.
vieni con me..
risaliamo la corrente insieme. è molte forte in questo punto del fiume.
guarda laggiù: l'appalto viene dato con affidamento diretto, vedi, la stessa persona che lo da poi deve controllare i centimetri di sottofondo e di asfalto. le loro resistenze specifiche son note dal '900 eppure come mai ancora si rompono? è matematica. è legge. non ci son altre sfumature. la nuvola avvolge il bambino..
a volte sai, vengono a mancare questi centimetri, perché l'impresa per poter lavorare deve dare delle tangenti.
dall'ente appaltatore fino al più inutile dei controllori.
ma il bambino è morto. ormai non conta più.
diranno che non aveva il casco (in bici?!). vedrai, multeranno i genitori. e li condanneranno.
tutti riusciranno a tutelarsi. pagando qualche soldo, nemmeno più di tanto.
corrompendo tutti, perfino il direttore della banca lì di fronte che ha assistito impotente.
nessuno andrà a cercarsi la norma che vieta nella maniera più assoluta la presenza di spigoli vivi lungo la carreggiata. o credi che le cordonate dei marciapiedi siano così (con gli angoli arrotondati) verso il fronte strada per estetica?
nessuno andrà inoltre a veder l'importo in X0.000 € di parcella che è costato (alla gente) questo studio di aiuole e verde così grossolano.
scoprirai poi che l'idea originale era un'altra. ma le cose cambiano, e si evolvono. col cambiare delle mode, e sempre a volte, col cambiare di umore di alcuni commercianti. che oggi vogliono il marciapiede largo, domani il parcheggio.
ma non è una scusa. vedi, ognuno dovrebbe aver una spina dorsale.
dritta. altrimenti rischia di esser una bandiera.
la penna si blocca sull'estetica delle cose. son cose troppo soggettive, non le può interpretare.
ma a me piace questo fumo. non appanna. mostra..
ad Amsterdam gli Mvrdv Architecture progettarono dei vasi fuoriscala in un edificio pubblico. e una mela.
ma siamo ad Amsterdam, a monte del pensiero e della conoscenza, senza il piano di tutela paesaggistica e gli Mvrdv hanno una targhetta sul portone grande quanto un palmo. mentre qui siamo a Valle, e i geometri hanno insegne luminose di alcuni metri nell'epicentro del centro storico del paese (l'unico "stazzo" ancora rimasto). dovranno sicuramente compensare la mancanza di centimetri (preziosi)..
la penna ricomincia il suo viaggio verso monte..
spinta dall'onda emotiva di un funerale imminente.
una marea di folla si riversa nella piazza della chiesa. è gialla, torbida. perché poteva fare tanto per evitarlo, ma non lo ha fatto.
tutti erano impegnati a puntare il dito dietro. nell'ex campetto in cui son cresciuto.
a quel verde lasciato a se stesso.
chi credi che debba pulirlo? dal fumo si mostrano le comunità cattoliche. chiuse in se stesse, sembran più una setta, escono mal volentieri o mai accolgono il nuovo. non han capito che devono uscire. il Papa ha detto che nel vangelo un pastore ritorna e su 100 pecore si accorge che ne manca una, e va a cercarla. loro ne hanno una, gliene mancano 99. però passano tutto il tempo a pettinarsi l'unica, farla bella. invece di uscire..
un testa di moro punta il dito sul Comune. la benda sta cadendo. inizia a vedere..
ma come sempre rimane a Valle del problema, una volta tagliata l'erba la indossa di nuovo.
è come un sub che prende fiato ma non trova il coraggio di immergersi.
di andare a fondo..
underground.
eppure son soldi nostri. come son stati gestiti tutti gli appalti del verde pubblico fino ad oggi?
e oggi, che non si han più a disposizione XX0.000 €?
si è tornati come prima..
intanto molti maiali sono ingrassati.
ma ora per me son macchiati. e marchiati. come chi ha la peste (suina).
il loro grugnito non mi arriva.
sento solo il rumore di una moto che scala, rallenta. e mentre attraversa la rotonda cade.
l'acqua al posto di innaffiare, annega.
una testa di moro punta il dito sull'asfalto bagnato..
già..
ma è troppo tardi, ancora una volta.
vedi ti sei preoccupato solo della tua coppa dell'olio, della tua macchinetta nuova, dei tuoi specchietti.
e lo specchio parla chiaro: solo di te stesso e dei tuoi interessi.
invece di guardare fuori dal tuo giardino: vedere che in Europa tutti son rivolti ad un futuro verde (ecco cos'era quell'Eco che sentivo), che tutti vanno a lavorare in bicicletta e tengono pulite le piste ciclabili come fosse il pavimento di casa. mentre qui ti parcheggi sopra perché è troppo faticoso far 5 metri a piedi e usi la macchina anche solo per andare a prender il pane.
ti prego..
non lo chiamare più Corso Europa.
è un'offesa all'intelligenza di tutte quelle persone che la fuori si sbattono per risalire la corrente.
cambio strada. entro in una viuzza. e raggiungo una vecchia piazzetta circolare.
han messo una nuova pavimentazione. prima non c'era. ma non mi dispiace.
vedo altri bambini che giocano.
mi ricordo di quando qui ci vivevo io.
è strano, sto sognando ad occhi aperti in un sogno.
c'eran quelli più bravi con la palla, poi un altro che aveva una mira impressionante con i sassi, uno che smontava e rimontava pezzi di bici ogni ora e un altro ancora che picchiava davvero duro quando si arrabbiava.
ora solo uno di quei ragazzi ha fatto un po' di strada nel calcio, quello meno bravo, ma il padre era nella dirigenza della squadra locale e non è stato difficile inserirlo. in una squadra se hai 10 forti e uno scarso vinci uguale. ma il risultato lo dividi ugualmente in 11. gli altri son al bar ora, che parlano di infortuni troppo precoci, di litigate con il Presidente, di talento sprecato e dei tornei di calcetto estivi. quello con la buona mira ora va solamente a caccia perché non c'è stato nessuno che lo abbia mai portato ad un poligono ad allenarsi o ad un centro di tiro con l'arco. il piccolo meccanico invece ha una vecchia Uno turbo del nonno e va ogni tanto in qualche paese a correre nelle gincane, nessuno lo ha mai portato in pista o messo in una squadra di ciclisti. l'altro che picchiava duro ormai è solo un rissaiolo, e tutti lo rispettano di fronte, ma appena si volta vorrebbero vederlo andare giù al più presto. è uno sbandato, i denti a pezzi e una vita da schifo. nessuno gli ha mai insegnato la nobile arte. il pugilato.
capita così che dal fumo esci solamente se sai giocare a calcio, gli altri son solo sfigati. non esiste che siano fenomeni in altro.
ogni anno vengono dati XX0.000€ alla squadra locale. e 0 a tutto il resto.
dove sono i campi da tennis per i ragazzi? le piscine? forse nella fascia di rispetto. ma non quella della zona umida no, quella del campeggio. ti diran che son mancati i soldi. che «son stati dirottati altrove».
cosa?! forse è per questo che gli operai son senza stipendio da 4 mesi? all' impresa vien sempre rinfacciato questo patto di stabilità, devo dirti altro? sai cosa vuol dire anche solo un mese senza stipendio? senza poter pagare l'affitto, senza poterti permettere una pizza con la tua donna, senza dormire?!? è vita?
i mercenari come avvoltoi si fiondano a Valle, uccidono le altre specie. perché l'importante è il prestigio della categoria. Poi poco importa se di locali ce ne sian ben pochi, e manchi totalmente un progetto sui giovani.
la penna si blocca, salta da una all'altra riva.
ma pur sempre di locali si parla.
doppioni di attività, poca inventiva. ho sentito io stesso teste di moro dire ciò.
ci credo.
tu prenderesti i tuoi risparmi e apriresti una libreria? qui? dove alla presenza di Daria (proprio alla foce) c'eran si e no 60 persone di cui 45 tedeschi?!
è logico che punti sulla sicurezza: un bel bar, birra fresca e campari. gli unici centri di educazione ambientale in appalto son stati trasformati in chioschi con campo di bocce annesso (e dismesso).
poi se proprio vuoi fare l'alternativo un bel centro scommesse, oppure una sala slot. questa si che è inventiva e creatività.
ehi, ma forse non era meglio il bar?! rovini meno gente e almeno crei un punto di aggregazione in più.
non si sa mai che qualcuno si perda per strada. sai, potrebbe finir tra le grinfia di qualche spacciatore.
ma non ti rendi conto che tutti son strafatti di cocaina, dal più spavaldo dei coglioncelli che pippa nei bagni del bar alle stesse persone che ci amministrano?
perché non porti un tampone domani a Valle e glielo poggi sulla fronte? lo portiamo a far analizzare. scommetti che troviamo più nitrati che nell'acqua della foce?
son tutti d'accordo, non lo capisci? non ce n'è uno che abbia un'idea, dico uno. è lì perché deve stare lì. messo da qualche famiglia importante a far la marionetta. altrimenti mi spieghi il senso di andar per le case a cercare voti? che significa?
cioè mi spieghi in poche parole cosa voglia dire andar da alcune famiglie a "parlare". e tutti gli altri? non contano un caxxo?
la penna è agitata salta ancora sponda.
il fumo scorre veloce e mostra interessi futuri.
vuole risalire la corrente, è quasi a monte.
ora le teste di moro bendate a Valle sembrano così distanti..
speculazione.
un paese sovraccarico.
che ha riversato in questi anni una quantità di cemento pari al grande cretto di Burri, annullandone l'identità, le tipologie edilizie (stazzi), i caratteri dell'estetica. per non parlare degli effetti che avuto sul mercato immobiliare, sul sistema dei servizi, su quelle opere di urbanizzazione primaria garantite dalla Costituzione (art.42), sulla nostra salute.
una testa di moro muove le guardie contro società di controllo. ma i soldi per far ciò non ci sono. il pubblico non riesce più a bilanciare tutta la tua speculazione privata non capisci?
forse dovresti darti una calmata..
chi nuota controcorrente sa di cosa parlo.
mentre le teste di moro son con le braccia tese al cielo, come selvaggi primitivi, aspettando la cometa o un segno di Dio e intonando canti (juve aleee juve aleeee): arriverà il giorno in cui approveranno il Puc.
svegliati! non è questo il futuro.
in Lombardia dal 2005 hanno il Pgt.
siamo nel 2013, stai aspettando una cosa che gli altri avevano 50 anni fa.
come pensi che possa cambiare qualcosa (in meglio)?
i progetti son fermi, è tutto fermo. da anni ormai.
si dice spesso che non si sia fatto niente in questi decenni.
col caxxo. si è fatto tanto, male, e in silenzio. e alcune "grandi" società lo sventolavano ogni giorno davanti agli occhi di tutti (quale miglior modo di nascondere una cosa?)
questo perché gli organi preposti al controllo si son venduti.
tutti, dagli incapaci ai professionisti.
oltre a volte a non aver nemmeno le competenze per fare quello a cui son preposti si son immischiati in tutto quel giro di mafia che ho cercato di farti intuire in queste righe.
io li chiamo dinosauri, quelli più vecchi e furbi, come nel film "la meglio gioventù".
quelli che in poche parole ogni 4 anni decidono le sorti del paese e fan finta di farsi la guerra l'un contro l'altro armati per dar l'impressione di una democrazia possibile.
gli altri semplicemente sceriffi, alla fine loro son solo pedine.
la penna si ferma.
il fumo svanisce.
a monte c'è un tempio.
blindato. protetto.
dagli stessi corpi e organi che dovrebbero proteggere il fiume, l'acqua limpida, e gli spiriti liberi portatori di parole nuove.
questo santuario d'oro in altri luoghi lo chiamano Mafia.
ora bisogna decidere cosa fare:
entrare. oppure tener gli occhi aperti, la schiena dritta e il cuore acceso.
e andar via.
il mondo è sempre più grande, e il tempo sempre meno.
mi sveglio.
il foglio è ancora bianco, ho solo sognato tutto.
d'altronde son solo racconti di fantasia..
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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