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25.11.25

quando si smetteranno le bufale e le deligittimazioni delle iniziative culturali come quelle contro la mostra sul patricarto il 25 novembre smetterà 'essere una giornata retorica e rompi

<< non insegnare a tua figlia ad essere preda ,insegna a tuo figlio a non essere cacciatore >> ( joumana haddad poetessa libanese -1970 - vivente )

Oggi 25 novembre  giornata     contro la violenza    sulle  donne    in una   classica   (  sempre   di meno  in un clima impazzito   a causa del  cambiament climatico  )  giornata    piovosa    e  plumbea  , si coinclude    quela  che ormai  è  diventata    come  succede  con le  giornate    dell'ipocrisia \    giornate  palla in cui  Fa specie peraltro vedere poi le stesse persone che oggi creano e condividono post come questo, pubblicare domani 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, slogan
contro la violenza di genere.Siete ipocriti ed incoerenti. Perché anche insultare  direttamente  o  indirettamente   una persona via social è violenza.Vedi il  caso   di Valentina  Pitzalis   o   di tutti   quelli  che scrivono commenti contro la cagliaritana Martina Smeraldi, 25 anni pornostar, candidata per l'Oscar del porno, sono spessimo i primi che hanno visto ogni suo film in tutte le piattaforme. E proprio      pe  per  concludere  per  quest'anno la  carrellata   contro culturale   sulla settimana     del 25 novembre in cui  s'approfondiscono retoricamente   ma   anche  no  e [SIC]   si  strumentalizzano \  ideologizzano   i  temi  del femminicidio  stavo cercando   ispirazione   per    creare un post  riuflessivo  e   ìil meno   banale  possibile   .
 Ed l'ho trovato    nella  notizia     riportata  sotto  . Dalla  cui  lettura   si deduce     che la  cultura  ( incultura    in  realtà )    tossica si combatte  andando  oltre  la   solita  contrapposizone   tra  atriarcato ed  anti   patriarcato   .  Insomma    bisognerebbe    ,  solo  cosi   i  femminicidi e la  violenza  di genere   verrà  ridotta  e  forse  scomparità  , smettere  di  alimentare   classificandolo  \  etichettandolo  come  abberrazione \  egenerazione   (  quando non lo  è  ) della  cultura  woke   così una narrazione che sminuisce le istanze portate avanti dal movimento femminista,  vedere    estratto  sotto  ,    riducendo a caricatura battaglie che mirano invece a rendere visibile un problema profondo e tutt’altro che risolto. Si tratta di un meccanismo consolidato, che permette di ignorare le responsabilità culturali, politiche e istituzionali, e impedisce la possibilità di un confronto serio su cosa hanno prodotto le disuguaglianze e la violenza di genere.






"Follia woke", "concentrato di teorie gender", "buffonate", "volgarità": è bastata la locandina dell'evento per scatenare i giornali di destra contro il Mupa, il Museo del patriarcato, l'evento lanciato da ActionAid in occasione della settimana di avvicinamento al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una mostra provocatoria, accompagnata da panel e laboratori dedicati a temi come i corpi, la narrazione della violenza e il diritto alla città, con l’obiettivo di immaginare un mondo in cui il patriarcato – origine di stereotipi e discriminazioni che permettono il perpetuarsi della violenza – diventi finalmente solo un “pezzo da museo”.


Quindi   per   combattere  o ridurre    il femminicidio    bisogna andare oltre le  classiche  commemorazioni \  celebrazioni  retoriche ( la maggior parte )   e  mettere  in atto   sul serio  altrimenti  sono  solo  pugnette    e  non  fatti,  delle  serie  politiche   socio culturali  di prevenzione  , educazione,d'aiuto fiscale  \ econimico  ed  legislativo   ai centri  antiviolenza    e  occuparsi  anche degli orfani  dei  femminicidi  . Infatti   Il nostro sistema investe molto  e  male    sulla risposta penale  per  chi commette i reati.  Infatti   ogni tre giorni in Italia viene ammazzata una donna: un dato spaventoso, che non possiamo più accettare  e  prendere  sotto  gamba il  fenomeno :   con discorsi giustificazionalisti e  benaltristi o  in certi casi pseudo  scientifici  come  quelli avvenuti  qualche  giorno fa da  parte  di  due  rappresentanti  governativi   come il  ministro  Nordio e la ministra  Rocella  
 Per fare fronte a questo scempio, le istituzioni hanno   giustamnìmente   introdotto nuovi strumenti di prevenzione: divieti di avvicinamento, pene più  severe e altre forme di tutela come il braccialetto  elettronico. Ma tutto questo, purtroppo, non è bastato.  Si agisce troppo poco e  male    con preconcetti e pregiudizi    sulla prevenzione, l’educazione (  vedere   la  mancata proposta  , problema  atavico   in italia   sono d'anni   che non siriesce  ad  introdurre   nel  sistema scoastico l'eucazione   affettiva  e  sessuale   ) e il contrasto agli  stereotipi. La lotta alla violenza deve spostarsi sul piano sociale e culturale ed  informativo  vista  la  propaganda  e  le  Fake news   e  disinformazione   che  ancora  persiste  . In  sintesi   Dobbiamo come dice      l'articolo  riportato a  sinistra  sopra    tratto  da Giallo    della  scorsa settimana    e il  suo  speciale  sul   25    novembre   Ma  soprattutto    rispettiamo  , proviamoci il  più possibile almeno ,    con i  fatti ogni  giorno : Ma  soprattutot ,  scusate    se mi  ripeto    ancra    una  volta     fare  come la  poesia  citata ad inizio post

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...