2.5.07

laicità questa sconosciuta




E’ polemica per  " gli attacchi " al Vaticano quella  che  dal 1929  quando con i patti lateranensi \  concordato poi confermati,sic,dalla costituzione, è diventata non più un semplice  gruppo di pressione, che  ha caraterizzato  direttamente  e indirettamente  la nostra storia   come  una  seconda  istituzione   .
E’ ancora polemica dopo le dichiarazioni di Andrea Rivera ( www.andrearivera.it/  ) uno dei tre conduttori della  15 edizione del  concerto del Primo Maggio in piazza S.Giovanni (insieme a Claudia Gerini e Paolo Rossi) che ieri, durante la manifestazione, ha detto: “Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, infatti la chiesa non si è mai evoluta”. “Non sopporto - ha proseguito - che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E’ giusto così assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma c’erano due ladroni”. Sarà ( anche se non sono di tale parere )  pure offensiva   e poco rispettosa delle sacre scritture  , ma  è satira  e come talòe  và accettata  o  se dovess'essere criticata  non in quiel modo  li   che è come predicare bene  e  razzolare male   . Infatti  il linguaggio della Chiesa negli ultimi tempi non è linguaggio dell'amore e punta ad eccitare gli animi del cattolicismo(visto che ci chiamano laicisti io li chiamo cattolicisti). Tutto ciò è conseguenza della pesante ingerenza della Chiesa nell'agenda politica istituzionale  che la rende inevitabilmente attaccabile e criticabile  .
Per chi  come me   affronta  le questioni con ironia  guardatevi questa cronaca  di Emilio fede il tirapiedi  più  comico che abbia mai visto 







Immediate le reazioni del mondo politico . Critici verso Rivera i segretari di Cgil, Cisl e Uil . “Sono dichiarazioni molto stupide che non condivido - ha detto Luigi Angeletti della Uil - in un Paese civile la libertà religiosa e della Chiesa è altrettanto importante della libertà politica e sindacale”.
Per Raffaele Bonanni della Cisl “il concerto del primo maggio non è il luogo adatto per fare politica e fare divisioni”.
Duro anche Maurizio Ronconi, vice capogruppo dell’Udc alla Camera: “Un laicismo d’accatto contagia anche il concerto del primo maggio. E’ inqualificabile ed ingiustificabile che un concerto organizzato dalla federazione sindacale scada in un anticlericalismo offensivo per tutti i cattolici”.
Sullo stesso tono le critiche del presidente dell’Udc, Rocco Bottiglione: “Qualcuno a sinistra al concerto del primo maggio non sente il bisogno di esprimere solidarietà a monsignor Bagnasco, oggetto di inqualificabili attacchi alla libertà di espressione dei cristiani. Qualcuno non ha nemmeno la prudenza e la dignità di tacere. Da piazza S.Giovanni si elevano parole di sarcasmo e di incitamento all’odio. Questa è una mancanza di rispetto a tutti i lavoratori cristiani ed a tutti gli uomini che amano il dialogo e la libertà”.
Anche Giorgio Lainati, capogruppo di Forza Italia in Vigilanza Rai non ha apprezzato l’ “attacco gratuito e privo di senso a Papa Benedetto XVI e alla Chiesa cattolica”.
“Il tutto è avvenuto naturalmente dagli schermi del servizio pubblico radiotelevisivo, quello pagato da milioni di abbonati. Siamo curiosi di sapere se la sortita del signor Rivera sia stata concordata con il direttore di Raitre il cattolico Paolo Ruffini sempre così attento alla difesa e al rispetto di tutte le Confessioni religiose nei vari programmi della sua rete”, ha poi aggiunto.
“Le farneticanti parole espresse da Andrea Rivera, uno dei conduttori della manifestazione del primo maggio a San Giovanni, di fatto buttano altra benzina sul fuoco della pericolosa polemica contro la libertà di espressione dei credenti e in particolare del clero cattolico italiano”.
Così il capogruppo dell’Udeur alla Camera, Mauro Fabris.
“Ora mi auguro – ha proseguito - che i sindacati vorranno condannare, come è nella loro tradizione di rispetto per ogni cultura e ogni religione, le parole di sarcasmo e di incitamento all’odio di Andrea Rivera”.
E in una nota congiunta le parlamentari di Forza Italia, Isabella Bertolini, Patrizia Paoletti Tangheroni, Gabriella Carlucci, Simonetta Licastro Scardino e Laura Bianconi chiedono al Governo di “prendere immediatamente una posizione istituzionale, netta ed inequivocabile”.
“Le gravi minacce a Bagnasco, gli epiteti del patetico Rivera rivolti al Santo Padre dal palco di Piazza S. Giovanni, sono atti di gravità inaudita, figli del clima di odio e di derisione laicista, ormai imperante nel Paese. Il Governo deve dissociarsi pubblicamente”, si legge nella nota.
Marco Cappato, segretario dell’Associazione Coscioni e deputato europeo dei Radicali, invece è stato l’unico a difendere Rivera: “Un ‘bravo’ ad Andrea Rivera, che ha ricordato il comportamento del Vaticano sui funerali negati a Welby. Grazie a Rivera, almeno per un attimo, si è intravista la possibilità che questa piazza San Giovanni non consegni il testimone ideale alla ‘San Giovanni clericale’ convocata per il 12 maggio, ma aiuti, lo speriamo e lo chiederemo, la mobilitazione per il ‘coraggio laico’ del 12 maggio, a piazza Navona”.
E mentre ‘L’Osservatore Romano’ considera le parole di Andrea Rivera “terrorismo”, altri ritengono che la reazione del quotidiano sia stata esagerata.
A cominciare dal consigliere Rai Sandro Curzi che ha parlato di “pericolosa provocazione”, dal capogruppo Prc al Senato Giovanni Russo Spena che ha invece sottolineato la mancanza di “senso delle proporzioni” e dal Verde Mauro Bulgarelli che ha giudicato “immotivati gli attacchi del Vaticano ad Andrea Rivera”.
Il protagonista della vicenda, Andrea Rivera, all’indomani del suo tanto discusso intervento rivolto dal palco del Concertone del Primo maggio, si è edetto “dispiaciuto” per le polemiche nate a causa delle sue affermazioni e ha precisato di non aver voluto “offendere alcuna persona o religione”.
Al tempo stesso però ha sottolineato che le battute erano state “concordate con gli autori del Primo maggio”.
Quando c’è una diretta e a salire su un palco è un mattatore, gli autori di un programma mettono in conto “eventuali interventi ‘scomodi’”come quello fatto ieri da Andrea Rivera sul palco del Concertone. Sembrerebbe questa la posizione emersa dall’entourage degli autori del Primo Maggio, secondo i quali “anche per lo spettacolo di ieri si è lavorato su concetti più che su singole frasi il cui peso specifico è responsabilità diretta di chi sul palco è anche autore di se stesso”. Insomma, fanno notare che “si concorda la performance, ma poi il presentatore-mattatore di turno va a ruota libera, modella sul momento il copione”. Impossibile, quindi, secondo gli autori, concordare ogni singola parola. Ma che tristezza  sia che  governi la   sinistra  sia che governi al destra   guai  a criticare  e  a fare satira ( sia bella o brutta  che sia  )  sulla chiesa  e sulle gerarchie    siamo uno stato confessionale e aservito  al Vaticano  . E assistiamo  ad uno stuolo " bipartisan "   di politici  e giornalisti  per  giunta ipocrita   dove pochi sono  realmente cattolici credenti  e non decidono d'aderire a tali valori perchè lo sentono  dentro di loro  , sono persone che predicano bene e razzolano male  e hanno il piede in due staffe  . infatti sono quelle persone  che magari ( come il caso di Pier ferdinado casini )  sono divorziati e  risposati  e poi conducono  la caccia  ale streghe  verso coloro sono  nella sressa situazione  .,  oppure sono contro i Dico / Pacs  però  alcuni di loro ne  usufruiscono  .,  contro l'omosessualità  e  contro la droga , però  sono  tra  quelli  che  loro  condannano \ crociffiggono  , dicono  contro l'aborto ma  poi non solo  condannano  coerentemente  chi lo  fà  a cuor leggero  , ma  anche  chi lo fà  per seri problemi  ( incesto, strupro, non voler  trasmettere  terribili malattie  ereditarie ,. ecc )  e non si preoccupano   dell'aumento  del numero degli aborti in netto aumento  fra le minorenni  .
Potrei continuare  a lungo  , ma  rischierei d'annoiarvi  , continuate  voi se volete .

2 commenti:

EBass ha detto...

Uno stato asservito, dici bene, a volte penso che ci vorrebbe un'altra Porta Pia.


A presto

rosalbas ha detto...

Giustissimo siamo in VATICALIA!

CHE VERGOGNA!!!!!

l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»

da  msn.it      Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...