Senza titolo 1833

il mio cuore


è una tarantola


che tesse miraggi


sputa sentenze


e resta nei


paraggi ascolto


i suoi passi


accarezzarmi e


poi spararmi in


sparuti presaggi di


indifferenza le


circostanze son


vane tutto si


insegue calunniato


dal tempo come


una bestemmia


non sai mai s'è


peccato gli


ultimi chiodi li serbo


per maculare il


pallore dei


miei dolori per


appendermi alle


stelle e far


l'amore con


l'indifferenza che


mi dai che dire


solo il silenzio mi


sa esaudire allora


tornerò a masturbare


le mie lacrime


con labbra avizzite


ed occhi orfici


perchè chi non


capisce recepisce


metà croce chi non


si sa far capire ha


ingoiato la forca


per amore

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