la strada è un
demone che
va posseduto
esorcizzato ha
il sapore
dell'antracite
il gusto del
cancro il
ricordo del
malanno non
c'è angolo
terso di polvere
il quieto polline
dei nostri
passi il dolore
di accogliere la
perversione come
i fiori nei
vasi e poi
perdersi per
riabbracciarsi
in quei versi
sterili di tutti
i nostri anni
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