Senza titolo 1824

la strada è un


demone che


va posseduto


esorcizzato ha


il sapore


dell'antracite


il gusto del


cancro il


ricordo del


malanno non


c'è angolo


terso di polvere


il quieto polline


dei nostri


passi il dolore


di accogliere la


perversione come


i fiori nei


vasi e poi


perdersi per


riabbracciarsi


in quei versi


sterili di tutti


i nostri anni

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