12.5.07

reprimenda, famiglia e dintorni

Ma che tristezza il Family Day...non perché non si possa e debba manifestare a sostegno dell'unità e indissolubilità della famiglia...ci mancherebbe. E' che c'è dell'ipocrisia in questo. L'ipocrisia di chi ritiene che aver contratto un matrimonio...e sottolineo contratto...con tanto di firme, bouquet e banchetto nuziale...possa essere dotato di un'aurea particolare ("la santità del matrimonio e della famiglia"), tanto da poter avvocare a sé ( e solo a sé!) certi diritti, negandoli a chi, questa scelta, non l'ha fatta o non intende farla.


Io non ci sto. Intanto perché mi pare che tutta la faccenda sia diventato un modo per garantirsi una certa visibilità politica...politici che stanno cavalcando l'onda e che urlano le loro ragioni come se si fosse in campagna elettorale. Questa è una battaglia per garantire i diritti civili a tutti, non un palcoscenico dal quale proclamare le proprie integerrime virtù di uomini e donne cattolici.


Leggo le dichiarazioni del nostro Pontefice in Brasile e resto basita per le  sue dure reprimenda. In una volta sola, ha attaccato le libere unioni, l'istituto del divorzio, l'aborto, i mezzi di comunicazione sociale, la libertà individuale...per affermare alcuni valori che, vivadio, sono ormai obsoleti...la verginità prima del matrimonio in primis. "Il mondo ha bisogno di vite limpide, di anime chiare, di intelligenze semplici, che rifiutino di essere considerate creature oggetto di piacere". Mi spiace, ma non posso condividere una affermazione del genere senza avere voglia di replicare.


"Vite limpide, anime chiare, intelligenze semplici"...cosa diavolo vuol dire. Sono slogans dietro ai quali si nasconde un disegno ben preciso...la sudditanza della persona che, più è incapace di libero e critico pensiero, più è soggetta ai vincoli imposti dalle istituzioni...in questo la Chiesa mi pare si voglia porre come capofila, irrigidendo la vita individuale entro i limiti di un'etica e di una morale imposte dall'alto.


"...che rifiutino di essere considerate creature oggetto di piacere"...già, il sesso finalizzato solo alla procreazione. Questa è una barzelletta che non fa ridere più nessuno...così come la santità del matrimonio...ma che se ne inventino un'altra migliore! Mi pare si sia tornati al tormentone dell'anima contrapposta alla corruttibilità del corpo...come se una dimensione fosse disgiunta dall'altra...


Rivendico la mia cultura laica...mi lascia libertà di scelta, non mi impone dictat...riconosce  e valorizza il mio cuore, la mia mente, il mio corpo...è portatrice di valori quali la tolleranza e il rispetto dei diritti di tutti...non è oscurantista e non mi impone principi universali a cui attenermi.


Concludo con una considerazione di Vittorio Zucconi che, dalle pagine della Repubblica, chiarisce: "Il "Family Day... non è un biglietto Trenitalia con lo sconto del 20% o una pullmanata al seguito del buon parroco o del segretario provinciale del partito, un giorno di maggio. Il giorno della famiglia è oggi, domani, dopodomani, perché ogni day è un family day, per chi ce l'ha e per chi l'ha costruita sul solo materiale che serve, e che non conosce sesso o età, ed è l'amore. L'esibizionismo della piazza è l'esatto contrario della tenerezza, della intimità, che la famiglia dovrebbe rappresentare".


Questo è quello che mi sento di condividere. La famiglia, sia essa sancita da un atto formale o non, che si costruisce come atto d'amore. Tutto l'altro...sono reprimende di cui possiamo fare a meno!

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