Francesco Grillo ( foto a destra )si teneva
dentro il teatro del Carmine .La
scaletta delle interpretazioni dal titolo scelto dai curatori da lla rassegna : «Liszt al Jazz,
Highball, original piano works-improvisation and more». In essa Grillo
ha compiuto incursioni attraverso più
generi musicali . Ne a , come valsa
la pena di prendersi tutta quella
pioggia per un bellissimo sublime
concerto . Infatti : << (...) Musica jazz, autorevole rivista del settore, lo considera una delle espressioni
più originali del panorama musicale italiano. Il suo stile viene considerato
«avventuroso» e l'album per piano solo, «Highball»,che ha inciso recentemente e
nel quale duetta con un altro virtuoso del pianoforte, Stefano Bollani, si è
meritato il titolo di «stupefacente». Ma chi è Francesco Grillo? Formatosi al il
cconservatorio Verdi di Milano e diplomatosi sotto la guida di Vincenzo
Balzani, Grillo si è perfezionato con i maestri Franco Scala, Lazar Berman e
Boris Petrushanskj. Ha primeggiato in numerosi concorsi pianistici nazionali e
internazionali. Vanta una discreta attività concertistica e, oltre che in
Italia, si esibisce spesso in diversi paesi d'Europa, Usa, Giappone e Messico.
Qualcuno lo ricorderà ospite della trasmissione di Rai-Radiotre, «Invenzioni a
due voci», dove si è cimentato in una improvvisazione su brani dell'area occidentale
e islamica. >>( dalla nuova Sardegna del 5
novembre ) .Ottima l’idea , peccato che
avessi poca batteria nel
cellulare da riuscire a
fare solo una \ due
foto e la fotocamera lasciata a casa
, quella di mettere
sopra di lui uno schermo
che ne riprendesse
le mani leggiadre ( vedere mie foto sotto )
. Da profano e da semplice ascoltatore credo che supererà ulteriormente e soppianterà Giovanni Allevi ( 1 2 ) .
Infatti la sua sua musica è dotata dalla perfetta padronanza del linguaggio compositivo dovuto allo studio fin dall’età di 8 anni del pianoforte << (…) Francesco Grillo è da considerarsi un erede del pianismo classico europeo da una prospettiva contemporanea , dal punto vista privilegiato di chi ha il vantaggio di vivere nel secolo “ dopo “ e può per questo allargare i propri orizzonti creativi partecipando a tradizioni musicali di provenienza diversa >> ( dalla brochure del concerto ) . Ascoltando sia dal vivo sia nel cd s’evidenzia la sua capacità e bravura
nel recuperare senza banalità andando oltre la musica minimale, facilona, da aeroporto o da ascensore, priva di elaborazione e sviluppo, qualcosa di amatissimo dagli ascoltatori da aperitivo. La sua musica per chi non ha un educazione musicale o è abituato a sentire solo robaccia che propone il mercato può ad un primo ascolto sembrare complessa ( ma come non biasimarli ) di facile ascolto , di grande lirismo .Ma almeno essa è una risposta matura e non un prodotto di un'abile operazione di marketing o qualcosa di posticcio e di certe sperimentazioni imbarazzanti presenti in alcuni grandi autori Italiani post Berio ch hanno afflitto e affliggono tutt’ora , troppi tentativi di fusione tra la musica classica e il jazz . . Un ottimo concerto e un promettente disco . Un viaggio rilassante fra due secoli di musica . Un pianista dalle mani leggere . Scommetto che se non avesse tardato a fare il cd Giuseppe Tornatore, gli avrebbe affidato ne La leggenda del pianista sull'oceano ( 1998 ) i pezzi suonati al piano da protagonista
. Da profano e da semplice ascoltatore credo che supererà ulteriormente e soppianterà Giovanni Allevi ( 1 2 ) .
Infatti la sua sua musica è dotata dalla perfetta padronanza del linguaggio compositivo dovuto allo studio fin dall’età di 8 anni del pianoforte << (…) Francesco Grillo è da considerarsi un erede del pianismo classico europeo da una prospettiva contemporanea , dal punto vista privilegiato di chi ha il vantaggio di vivere nel secolo “ dopo “ e può per questo allargare i propri orizzonti creativi partecipando a tradizioni musicali di provenienza diversa >> ( dalla brochure del concerto ) . Ascoltando sia dal vivo sia nel cd s’evidenzia la sua capacità e bravura
nel recuperare senza banalità andando oltre la musica minimale, facilona, da aeroporto o da ascensore, priva di elaborazione e sviluppo, qualcosa di amatissimo dagli ascoltatori da aperitivo. La sua musica per chi non ha un educazione musicale o è abituato a sentire solo robaccia che propone il mercato può ad un primo ascolto sembrare complessa ( ma come non biasimarli ) di facile ascolto , di grande lirismo .Ma almeno essa è una risposta matura e non un prodotto di un'abile operazione di marketing o qualcosa di posticcio e di certe sperimentazioni imbarazzanti presenti in alcuni grandi autori Italiani post Berio ch hanno afflitto e affliggono tutt’ora , troppi tentativi di fusione tra la musica classica e il jazz . . Un ottimo concerto e un promettente disco . Un viaggio rilassante fra due secoli di musica . Un pianista dalle mani leggere . Scommetto che se non avesse tardato a fare il cd Giuseppe Tornatore, gli avrebbe affidato ne La leggenda del pianista sull'oceano ( 1998 ) i pezzi suonati al piano da protagonista
Nessun commento:
Posta un commento