Si laurea a 82 anni per amore della moglie
Carmelo Toscano aveva finito gli esami già nel 1974 e ieri ha presentato a Sociologia la sua tesi sul capitalismo in agonia
di Giorgio Dal Bosco
Non solo, ma questa è una pagina tenerissima di un libro rosa dove,
tuttavia, di realismo non manca niente. Non manca l'ambizione di lei
«desidero essere la moglie di un dottore» e nemmeno la smorfia di
assenso di lui che, prima, sbuffa un «vabbè, mi arrendo, mi laureo» e,
poi, le sussurra un « sono contento di ...accontentarti». Questa, in
maniera stringata, è la storia di Carmelo Toscano, nato nel 1934,
siciliano di Lentini, bolognese d'adozione, ragioniere, sposato con
Antonietta, venuto a Trento nel 1968 ad iscriversi alla già quasi famosa
Sociologia.
La sua, professionalmente, è una vita tutta dentro “Timo” e Sip,
rispettivamente “nonna” (emiliana) e madre di Telecom, fino al
pensionamento nel 1987. Con la passione, oltre a quella del contestatore
che presagiva come la tecnologia si sarebbe fagocitata centinaia di
migliaia di posti di lavoro, una grande passione – si diceva - per tutto
ciò che è “sociale”, in particolare per una diversa modalità
dell'organizzazione del lavoro che avrebbe dovuto ubbidire
all'imperativo «far lavorare meno ore per far lavorare tutti».
Carmelo si è sempre messo di buzzo buono anche in questo almanaccando
sistemi organizzativi migliori. Quella tesi dal titolo «Capitalismo in
agonia», scritta quando aveva 38 anni, intanto , però rimaneva lì in
casa tra gli scaffali come un impolverato album di foto di famiglia.
Antonietta la moglie, - come sussurra la figlia Alessandra «moglie sì,
ma con un'espressione più intima io definisco meglio una compagna di
vita, una donna che ha condiviso con il marito ogni decisione e ogni
grande o piccola emozione» - ha covato per qualche tempo un segreto
desiderio.
Lo covava, forse, anche tra un gorgheggio e l'altro, tra un'opera e
l'altra, cantando come soprano lirico al Teatro Comunale di Bologna.
Poi, l'anno scorso Carmelo si è trovato tra le mani quel fascicolo
«Capitalismo in agonia» che ha portato , non si sa mai, alla casa
editrice Pendragon che subito ha pubblicato l'opera in due volumi.
Involontariamente Carmelo ha così dato il “la” alla sua laurea. Sì,
perché la moglie Antonietta e la figlia Alessandra come due carbonare
hanno tramato nell'ombra.
Qualche telefonata a sociologia, qualche distinguo e infine la certezza
di una cosa importante: il laureando, all'epoca dell'ultimo esame, per
motivi tutti suoi e non per eventuali ripensamenti sulla eventualità di
laurearsi, si era fatto certificare dall'Università di aver superato
tutti gli esami. E questo attestato che gli ha permesso di laurearsi a
distanza di 42 anni.
Così per Carmelo è arrivata la “bomba”: la richiesta della moglie,
ossia, la preghiera di andare a Trento, discutere la tesi già
pubblicata. La “carboneria” di madre e figlia aveva vinto. D'altra parte
60 anni di matrimonio vissuti senza tentennamenti e con un grande
dolore, supportandosi (attenzione, non sopportandosi) vicendevolmente
dovevano essere festeggiati.
Ecco, appunto, supportandosi. Sì, perché quando Carmelo, allora già
impiegato alla Sip, aveva deciso di iscriversi a Sociologia, la moglie
aveva apprezzato e stimolato l'iniziativa anche se lo studio avrebbe
distolto Carmelo, almeno parzialmente, dal ruolo di grande padre e di
bravo marito.
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