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25.5.25

DIARIO DI BORDO ANNO III speciale conflitto in israele : combattere il sionismo ma senza discriminare le persone , disinformazione sul genocidio a Gaza , l'esercito israeliano usa i palestinesi come scusi umani ., come mai i fans di israele e della sua politica non accusano anche gli ebrei ultra ortodossi ed antisionisti di essere antisemiti ?

N.b - Poi è impossibile riportare qui tutti gli aggiornamenti continui v'invito a seguire il mio account fb https://www.facebook.com/redbeppeulisse2/

 << L’errore di questa signora è stato questo, di non chiamarli col loro vero nome, sionisti. Io capisco il sentimento di questa donna, la sua indignazione >> infatti Caro Moni Ovadia << ci sono anche degli israeliani che sono contro, sono minoranza ma ci sono. Allora non puoi dire vietato agli israeliani. Israeliani è troppo generico. >> Ma pur odiando il sionismo   come     ho già  detto  nel  post  << tutto quello che  so  sul sionismo e   sulla  palestina    ) perchè da come tutti i movimenti nazionalisti , degera causando atrocità come quelle che hanno caratterizzato la storia degli ultimo due secoli e le cui scorie inquinano i rapporti tra le persone e gli stati , non concordo quando dici : << Io avrei messo un bel cartello vietato ai sionisti. >> . Perché un conto è combattere tale ideologia un altro è discriminare le persone   anche se   è  difficile  in  momenti  come questi    dove   secondo un recente  sondaggio metà  degli israeliani approva  lo sterminio  dei palestinesi a  Gaza    Comunque ottima la tua iniziativa : << Stiamo cercando di costruire una rete italiana di ebrei antisionisti, e ci sono anche due israeliani >> detta a margine della manifestazione contro il riarmo in piazza San Babila a Milano, commentando la notizia della commerciante milanese che ha esposto fuori dal suo negozio il cartello di divieto di ingresso ai cittadini israeliani.
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   come    mai   i pro israeliani   non   dicono   niente  e  tacciono  , mettendo da  parte  l'equazione  antisionista  = antisemita     riservata   a   propal     o   a  coloro  che     sono  contro  la  politica 
israeliana  ,    su  alcuni  rabbini ultra  ortodossi   .  alcuni   dei    quali vivono negli Stati Uniti, altri nel quartiere Mea Shearim di Gerusalemme. All'ingresso di molte loro abitazioni c'è un cartello che afferma "gli ebrei non sono sionisti".  in particolare   Ysroel Meir Hirsch, ebreo ultraortodosso egli fa parte del gruppo "Neturei Karta", Guardiani della città. Rabbini che affermano che il sionismo abbia strumentalizzato l'Olocausto per giustificare le violazioni di diritti umani. IL quale ha affermato che « L’esistenza dello Stato di Israele è criminale, fondata e, ancora oggi, gestita da terroristi. La sua continua occupazione e le sue azioni selvagge vanno contro anche i più elementari standard di umanità e sono una colossale violazione dell’ebraismo. Ora i sionisti stanno distruggendo Gaza, lasciando i suoi tormentati abitanti senza le necessità umane di base: cibo, acqua, riparo, carburante ed elettricità. Il sistema sanitario è al collasso ed il numero di feriti e mutilati è spaventoso. Senza mezzi termini, i sionisti stanno commettendo un genocidio. »
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Io non posso sapere quale sia la verità, se chi affama la popolazione di Gaza sia Israele che non fa passare i camion o Hamas sequestra i convogli degli aiuti per rifornirsi sulla pelle dei civili 
perché ormai la menzogna e la manipolazione imperano su tutti i fronti . Ma certe notizie come questa

Gaza, Mohammad Yassin aveva 5 anni: è morto di fame a causa dal blocco israeliano agli aiuti umanitari Mohammad Mustafa Yassin, 5 anni, è morto all’ospedale al-Ahli Arab Baptist. I medici hanno confermato che la causa del decesso è stata una malnutrizione prolungata.
Un bambino di cinque anni è morto a causa della grave malnutrizione che affligge la popolazione della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche locali, secondo cui il decesso è direttamente legato al blocco degli aiuti imposto da Israele. La notizia è stata confermata anche da Hala Abou-Hassira, ambasciatrice dello Stato di Palestina in Francia. ..... ( non ce la faccio a leggere oltre ho le lacrime agli occhi ) continua su:
https://www.fanpage.it/esteri/gaza-mohammad-yassin-aveva-5-anni-e-morto-di-fame-a-causa-dal-blocco-israeliano-agli-aiuti-umanitari/ )
Ora anche se tale notzia dovesse essere falsa e fosse vero come voi dite che i palestinesi non sono morti di fame stenti, resta la questione di quelli che sono morti sotto le
bombe. Come esempio quella famiglia di una pediatra 9 figli su 10 uccisi ,( foto a destra ) il marito gravemente ferito è in terapia intensiva sono rimasti solo lei e un figlio .
Ammesso che sia vero ciò che dite, volete negare le altre migliaia di bambini morti sotto le bombe?
ma la vostra coscienza l'avete buttata nel cesso e tirato lo sciacquone? è uno sterminio senza se e senza ma. Assassini.














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e    poi  dicono  che è  Hamas   ad  usare i  civili    come  scudi Umani   .   dopo    L’inchiesta di Haaretz  ( giornale   israeliano )   sull’uso dei palestinesi come “scudi umani” da parte dell’esercito israeliano 


Le indagini sull’uso di palestinesi come “scudi umani” da parte dell’esercito israeliano

Una nuova inchiesta di AP( agenzia   distampa  Usa  )   ha raccontato che la pratica è sistematica




  Infatti   tali nefandezze vengono confermate da un ex soldato israeliano


.....   

Non sapevo che in italia è  in europa ci fosse un'allergia  alle bandiere palestinesi e al loro  sventolio pacifico  

«Sono stata identificata dai carabinieri perché sventolavo la bandiera della Palestina al Giro d'Italia». Lo ha raccontato Cristina Guarda, europarlamentare per Europa Verde, con un video sui social. «Facevo il mio, da essere umano, cittadina e politica: manifestavo per più di 50.000 vittime e i milioni di palestinesi oppressi, consumati da fame e sete, dilaniati da bombe e fuoco», ha scritto. I carabinieri, ha aggiunto, «hanno fatto un po' più del proprio dovere, identificandomi solo dopo avermi chiesto che bandiera sventolassi».


e    A Milano è accaduto questo. E racconta moltissimo del tempo in cui viviamo. Il sindaco Beppe Sala meritoriamente ha appeso alla finestra di Palazzo Marino un sudario per Gaza per mostrare vicinanza a livello personale e istituzionale alle vittime di Gaza .E, per questa semplice ragione, è finito nel mirino della Brigata ebraica milanese che lo ha accusato apertamente di “non essere il sindaco di tutti”. Come se esporre un sudario
per 50.000 morti civili innocenti ammazzati fosse “di parte”. È di parte, sì: dalla parte di chi resta ancora umano.
E mi è piaciuta stasvolta particolarmente la risposta del sindaco per fermezza e misura.“Se per essere il sindaco di tutti bisogna non esprimere opinioni, io non posso essere così. Io rispetto la comunità ebraica, il popolo ebraico, la sua storia e le sue sofferenze, e sono sempre stato critico con Hamas, ma rispetto il popolo palestinese e soprattutto non rispetto quello che fa Netanyahu. Quello che sta facendo a Gaza è intollerabile e tutte le nostre coscienze si devono ribellare”. Più chiaro di così.





Concludo questa carrellata d'eventi chiedendomi Ma è mai possibile che le comunità ebraiche salvo poche voci isolate ad esempio , Edith Bruck ha 94 anni sopravvissuta all'olocausto \ shoah --- Non qualche pericoloso sovversivo con la kefiah e la bandiera palestinese come accusano i filo israeliani . Accusate anche lei di antisemitismo ora, se avete il coraggio. -----  

 << Quello che accade a Gaza è molto, molto doloroso per me, e credo che sia lo stesso per tutti” ha detto al ‘Quotidiano nazionale’. “Netanyahu sta provocando uno tsunami di antisemitismo, perché tutti identificano gli ebrei con il governo israeliano. Ma la maggioranza degli ebrei e degli israeliani non è assolutamente d’accordo col governo Netanyahu”. “Ma non basta. Gli israeliani devono protestare di più. Non solo il sabato, ma tutti i giorni, anzi giorno e notte. Anche assediando la casa-bunker di Netanyahu e della moglie. Questo è il momento di ribellarsi. Tutti, nell’esercito, dovrebbero ribellarsi e non eseguire ordini che sono disumani. Bisogna dire di no”. 
E poi:
<<Usare Dio per uccidere è una cosa mostruosa. Lo hanno fatto tutti, anche i nazisti. Ricordo le fibbie sulle cinture delle SS ad Auschwitz: c’era scritto “Gott mit uns”, Dio è con noi. Quando uscii dal campo mi dissi: povero Dio, in nome tuo hanno ucciso milioni di persone Le vite dei palestinesi a Gaza vengono trattate come vite di serie b. È l’ora di creare uno Stato palestinese, a quel punto cambierebbe tutto”.


ancora non riescano a prendere coscienza e distanza dalla politica d'Israele che sta facendo danni oltre che al popolo palestinese anche a loro stessi ?? con questo è tutto alla prossima si deus cherete e sos carabineris permittinis (    cit   musicale    )  

2.5.25

"Ignobile, raccapricciante". Furia ebrea contro i Patagarri per la provocazione al Concertone

I SOTTOFONDO
Rotolando verso sud -Negrita Ieri sul palco del Concertone del Primo maggio i Patagarri gruppo semisconosciuto a chi non segue X factor e simili , ci hanno regalato il momento artisticamente più coraggioso e politicamente più forte.Rivolgendosi al pubblico, Francesco Parazzoli, frontman e trombettista della band, ha pronunciato queste parole importanti: “Pensiamo che, finché ogni popolo non sarà libero di auto-determinarsi e vivere in pace, non potremo essere allegri”.Poi ha intonato più volte “Free Palestine”, “Palestina libera”, sulle note di Hava Nagila canzone popolare ebraica .
Ora tale reinterpretazione puo essere , da pro israeliani ( soprattutto quelli legati acriticamente al sionismo, quelli che identificano l' antisionismo e antisemitismo come un unica cosa , quelli opportunisti e falsi convertiti sulla via di damasco o con un termine a doppio senso farisei ) ma anche no , considerata innoportuna e irrispettosa, l'aver usato Hava Nagila, canzone tradizionale e popolare ebraica, in quanto tale canzone non è solo come in origine per celebrare la vittoria britannica in Palestina al termine della prima guerra mondiale, in occasione della Dichiarazione Balfour ma , spesso cantata e ballata durante le celebrazioni ebraiche come matrimoni e bar mitzvah. Il titolo significa "Rallegriamoci" in ebraico ed è una canzone che trasmette un forte senso di comunità e allegria agli ebrei, per i quali è un elemento identitario. Comprensibile , ma non mi sembra che ci sia antisemitismo in quanto non offende il popolo ebraico e soprattutto israeliano come fanno certi Pro Pal .Infatti io non ho sentito sentito inneggiare alla scomparsa di israele in quel brano. Io ho sentito la richiesta di liberare un popolo dall'annientamento. Hamas va punita, giusto! Ma sterminare tutto il popolo palestinese per colpa di qualche migliaio di individui mi sembra , metaforicamente parlando un tantino esagerato  Un’esibizione che ha scatenato la reazione indignata della comunità ebraica di Roma, che è arrivata a parlare addirittura di “esibizione macabra”.Macabra? Macabro sono i 50.000 morti innocenti a Gaza, i giornalisti ammazzati, i soccorrittori trucidati, gli ospedali bombardati, un popolo senza acqua, cibo ed elettricità. Non un inno alla libertà. Se qualcuno si scandalizza per la la “libertà” di un popolo, allora significa solo una cosa: che quel popolo non è “libero”.



E hanno fatto benissimo i Patagarri a ricordarlo e a ricordarcelo ed per questo che si sono attirati la reazione , hanno scatenato l'ira della comunità ebraica di Roma, che per bocca di Victor Fadlun, presidente, suo presidente, ha dichiarato che "appropriarsi della nostra cultura, delle melodie a noi più care, per invocare la nostra distruzione, è ignobile. C'è qualcosa di davvero sinistro, macabro, nell'esibizione dei Patagarri". Mai, ha aggiunto Fadlun, "ce lo saremmo aspettati in un concerto che celebra il lavoro. Soprattutto in un concerto! Come quello del Nova Music Festival, trasformato dai terroristi palestinesi in un massacro che non è finito, con 59 rapiti da Hamas ancora a Gaza".Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha voluto sottolineare che "una canzone ebraica che ha come significato la gioia di stare insieme è stata appositamente stravolta con l'effetto di creare divisioni e generare odio antisemita anziché mettere in campo ogni sforzo per la convivenza tra i popoli, come le Comunità ebraiche in Italia cercano di fare in ogni ricorrenza". E David Parenzo, giornalista e conduttore, dopo aver ammesso di non sapere chi fossero i Patagarri fino a ieri, ha rivendicato la "libertà di dire loro che prendere una nota canzone ebraica e storpiarla con una bieca propaganda pro Pal e contro Israele è semplicemente raccapricciante". E se ora quella canzone venisse usata nei cortei contro Israele e per la Palestina, l'obiettivo dei Patagarri sarebbe pienamente raggiunto. La band sarebbe responsabile di una enorme provocazione nei confronti della comunità ebraica, fortunatamente civile, a differenza di chi li insulta.
"È già tanto che l'evento non sia diventato il palcoscenico dei terroristi palestinesi fondamentalisti di Hamas", ha detto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, sottolineando che il Concertone "è la prosecuzione della politica con altri mezzi e a spese dei cittadini usando la Rai e il servizio pubblico. La Rai sa che il Concertone dovrebbe avere maggiore attenzione, ma mi pare che sia considerata una sorta di oasi dove ognuno può dire la fesseria che ritiene".
Quindi  concludo  amio  avviso  non ci  sono i  pressuposti    d'antisemitismo  , al massimo   se  si  vuole   trovare  il pelo nell'uovo ,  si può  parlare  d'antisionismo . Cosa  , ripeto er  l'ultima volta  ,  differente  ( anche se  sottilissima  e labile  )  semanticamete    e  non solo  ,  dall'orrippilante  ed  abberrante  antisemitismo  che   ha     creato  solo negli  ultim due  secoli   prima  con i progrom e   poi   con l'ideologia  nazifascista   quello  che noi  tutti conosciamo   cioè  l'oocausto e  la  Shoah  .   Allo  stesso  modo parlare  di palestina  libera   non vuol  dire necessarriamente    essere  pro   Hamas .

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...